Radicolo nevrite cremasterica

All’età di 6 anni, ho sofferto di ernia inguinale con rigonfiamento dello scroto, trattata con cinturino rigido di contenimento.
Fino all’età di 37 anni non ho avuto più problemi, in quanto a detta dei medici, cicatrizzatasi.
Nell’Aprile del 2010 mi sono dovuto sottoporre ad intervento chirurgico con inserimento di protesi per piccola ernia inguinale.
Il fatto scatenante è stato un forte stress fisico agonistico ed a mio avviso un forte “Urlo liberatorio” post gara, che mi ha liberato dalla tensione, causandomi un dolore lancinante subito dopo. Nel giro di una settimana non riuscivo a deambulare bene a causa del forte dolore e del fastidio alla parte inferiore sx., non sopportando all’addome neanche un pigiama. Unica posizione comoda ed indolore era rimanendo sdraiato a pancia in aria.
Dopo l’intervento ho effettuato 2 ecografie (fatte dal chirurgo che mi ha operato), che hanno confermato la buona riuscita dell’intervento, diagnosticando però una Radicolo Nevrite Cremasterica.
Per riassumere i sintomi vorrei dirvi che:
- Ho delle continue contrazioni dello scroto durante il giorno (tipo reazione all’acqua fredda)
- Di notte, dormo senza slip, in quanto sento il bisogno di tenere libera la parte che al mattino risulta del tutto rilassata
- Provo sollievo stando sdraiato in qualsiasi posizione, non sentendo nessun “rientramento d’ernia” come invece sentivo prima dell’operazione
- Se resto seduto senza sforzare la gamba sx (es. frizione auto) riesco a stare con pochissimo fastidio.
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- Restando seduto ma effettuando diverse discussioni verbali (es: riunioni o lunghi dibattiti) il fastidio aumenta sensibilmente
- Se resto molto in piedi il fastidio aumenta con una sensazione di rigonfiamento della parte, ma è solo una sensazione in quanto nulla si gonfia
Se nel contempo poggio delicatamente la mano poco sopra la ferita dell’operazione (suturata in maniera direi perfetta), il dolore si allieva
Se sollevo i testicoli con la mano, il dolore si allevia
- Unico fastidio/sensazione fissa, come avere sulla parte appena inferiore alla cicatrice, una sorta “bolla d’aria” che si muove in continuazione.
Tale sensazione è stata diagnosticata dal chirurgo, come la reazione allo “sfioramento” del cremastere sulla protesi
- Ho provato a fare attività fisica leggera, corsetta e calci al pallone, ed anche qui se sostengo la parte il fastidio di allevia

Negli ultimi mesi, ho fatto lunghe passeggiate, attività fisica leggerissima, dieta corporea (1,78cm x 78kg) ed alterno giornate di ottimo stato fisico (fastidio ridotto al 10%) e giornate di dolori lancinanti dove solo restando seduto a gambe alzate, riesco a recuperare. Comunque mai al 100%.

Il medico mi ha prescritto dei farmaci che non ho mai preso, mirati al rilassamento dei nervi.
Avendo specificato di prenderli in casi estremi ed essendo io molto contrario all’assunzione di farmaci, ho atteso altri 2 mesi nella speranza che il tutto si alleviasse nel tempo.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

una diagnosi di radicolonevrite cremasterica mi sembra molto "sopraffina", specie dopo un intervento per ernia inguinale abbastanza insolito. Personalmente non credo che un "urlo liberatorio" possa determinare la furiuscita di una "tumefazione" erniaria che è abbastanza evidente alla visita clinica anche senza ricorrere a procedure diagnostica particolari (e costose)
Senta il suo chirurgo che sicuramente avrà potuto verificare direttamente la cosa
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Utente
Utente
Potrebbe spiegarmi meglio.
Io proprio ieri sera e questa notte ho avuto dolori lancinanti con addirittura sensazione di nausea.
Ho preso, su suggerimento del mio medico, la prima pastiglia di Ketoplus antinfiammatorio da prendere per 7 giorni.
Devo dire che il tutto è stato aggravato dal fatto che da 3 giorni guido una vettura con la frizione e sto nuovamente sforzando (sforzando è una parolono forse) meglio dire riutilizzando la gamba sinistra.
Il dolore/fastidio si ripercuiote sulla parte interna della coscia e arriva fino a darmi la sensazione di stimolo per defecare.
Lo sport da me praticato è l'automobilismo (fino a prima dell'intervento) ed il lavoro che faccio è il rappresentante.
Cosa certa che le dico è che da quando ho questi fastidi, anche dopo l'intervento, non posso permettermi di urlare (esempio forte rimprovero a mio figlio), in quanto la parte sx, zone intervento, mi sembra quasi possa esplodere e devo rilassarmi, magari stando seduto per recuperare.
Io non ho problemi a fare delle visite "costose", se queste mi fossero prescritte.
Potreste aiutarmi?
Io vorrei effettuare un'altra visita, magari specialistica, ma non saprei dove.
Nel contempo non vorrei andare contro al chirurgo ed al medico curante, per rispetto della loro professione.

Grazie anticipatamente