Chi e il medico a cui dovrei rivolgermi

salve
ho 30 anni e da piu di un anno ho un problema..
all'inizio era molto sporadico, poi ha iniziato ad andare e venire piu frequentemente.. ora diciamo che e persistente..

ormai non so bene nemmeno io quali sono i sintomi principali da considerare..descrivo la situazione attuale..

noto a volte un arrossamenteo del glande..con comparsa di macchioline rosse un po su tutta la superficie del glande stesso..
a volte bruciore, sempre sul glande..
altre volte il bruciore lo sento quando urino...molte altre volte non ho ne arrossamento ne bruciore..ma in generale una secchezza della pelle del glande.. che da anche fastidio al contatto..

ma in ogni caso, la costante di questa mia condizione negli ultimi mesi e che il pene stesso si e ammosciato.. quasi ristretto direi..e in piu e molto piu sensibile...con eiaculazione molto precoce..
Sento inoltre un dolore interno al pene, verso la base credo, quando sta per indurirsi.. quasi come ci fosse qualcosa che ostacolasse internamente..


All'inizio questa situazione capitava con una frequenza diciamo di una volta ogni 2 mesi, adesso e costante da 3-4 mesi ormai...

sono stato da urologo, da un andrologo..ma non hanno rilevato piu di una semplice balanite, peraltro ora scomparsa..
in tutto questo non so se centra o meno la finasteride, che ormai non prendo piu da mesi..dopo averla presa perpiu di 2 anni..

il mio dubbio e:
e possibile che la causa di tutto questo sia la finasteride?
l'hanno scorso l'ho sospesa per 5-6 mesi, ma non e cambiato niente.. poi ho ricominciato per altri 5 mesi e infine ho smesso definitivamente..

ci sono esami specifici che posso fare per vedere cosa c'e che non va?
chi e il medico a cui dovrei rivolgermi? l'andrologo, urologo o il dermatologo?
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,alla luce di quanto espone credo che sia indispensabile sia l'intervento dell'andrologo che del dermatologo,non fosse altro per far sì che Lei non metta le varie sintomatologie nello stesso contenitore (in genere quello del disagio sessuale).Da andrologo indagherei con un ecodoppler le modalità della dinamica erettiva,l'equilibrio ormonale e valuterei attentamente i rapporti con lo stile di vita.Va da sé che non sapendo nulla sugli eventuali esami diagnostici già praticati aspetterei ragguagli sugli stessi.
La disfunzione erettile su base farmacologica scompare con la sospensione della terapia (in genere dopo circa 1 mese).
Circa gli esami da fare rimando il problema allo specialista che La visiterà.
Cordiali saluti

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
grazie per la risposta cosi veloce..
mi sto convincendo che l'errore e stato considerare come causa di tutto l'aspetto dermatologico, cioe le macchioline rosse che comparivano di tanto in tanto (dovute a una presenza di candida rilevata da un tampone, che e l'unico esame che ho fatto)..
forse quello era solo uno dei problemi..quello minore tra l'altro..secondo me.
invece non e stato indagato sufficientemente l'aspetto andrologico del problema, cioe la difficolta errettile, che persiste tutt'ora anche se la candida non c'e piu..apparentemente..
cos'e l'ecodoppler? e un esame risolutivo? ho sentito parlare anche di ecocolordoppler...
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Cerchi un andrologo di riferimento.Il nostro non dovrebbe essere un campo del "sentito parlare"...o del "secondo me"...
Auguri
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
assolutamente d'accordo con quanto sostenuto dal Colelga IZZO nella Sua risposta correttissima e molto professionale. Inutile discutere di paini diagnostici o terapeutici senz aavere chiaro il quadro della situazione. Certo che esistono esami strumentali per studiare il meccanismo dell'erezione, ma vanno effettuati su scelta ed indicazione di un Collega Andrologo che supervisioni il tutto.
Ci tenga informati
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it