La comparsa del problema erettivo non è stata accompagnata

Salve.. Ho 32 anni. A circa 20 ho notato per la prima volta e d'improvviso un problema erettivo durante la masturbazione: in particolare non si gonfiava più il glande come in precedenza. Vorrei precisare che fino ad allora non avevo avuto nessunissimo problema erettivo, anzi l'unico problema che avevo era quello di avere un'erezione particolarmente aderente al ventre al punto che non potevo nemmeno "abbassare"il pene senza sentire dolore... cosa che naturalmente mi guardavo bene dal fare.. La comparsa del problema erettivo non è stata accompagnata da nessun dolore.. e nemmeno da nessuna alterazione dell'aspetto esterno del pene.. ma anche al mattino le erezioni si presentavano esattamente con gli stessi problemi che avevo durante la masturbazione.. cioè non si gonfiava più il glande.. e l'erezione in generale era più o meno dimezzata... naturalmente migliorava in alcune posizioni.. come da seduto su una sedia dura etc..ne ho parlato con un medico, che mi ha assicurato che poteva essere solo psicologico... per 5 anni mi sono tenuto il problema così senza che ci fosse mai un segno di miglioramento. nel 2001.. ho avuto un periodo di masturbazione più intensa.. e sul lato sinistro del pene circa un cm sotto il glande si è formato come uno gnocco.. poi il pene si è curvato verso destra.. cioè dal lato opposto.. non è induratio ovviamente perchè l'incurvamento è dal lato opposto al gonfiore (lo gnocco in alcuni momenti tende a riapparire).. per me si trattava piuttosto di una dilatazione delle vene in quella zona.. provocate dalla masturbazione.. come se il sangue non riuscendo più ad affluire correttamente avesse "dilatato" la circolazione perifierica... ma questa è solo una mia opinione..Anche in questo caso nessun dolore.. Mi sono rivolto a 2 urologi, da cui sono stato trattato in modo indecente ( uno ha fatto del terrorismo dicendomi che mi avrebbero tagliato il pene che mi avrebbe provocato un accorciamento.. poi che mi proponeva una terapia sessuologica... naturalmente alla visita non ha rilevato placche al tatto e non mi ha proposto nessuna ecografia nè altro..)Comunque al problema erettivo si era aggiunto un certo storgimento dell'asta a "sciabola"...e perfino una leggera deviazione del flusso dell'urina sulla sinistra..inoltre abbassando il prepuzio si notavano tutte delle venette superficiali che non avevo mai avuto prima.. A questo punto passano altri anni... e nuovamente dopo un periodo di masturbazione più intensa vedo che l'incurvamento si accentua.. sempre a sciabola.. mentre restava tutto il problema erettivo soprattutto riguardo al glande.. A questo proposito devo dire che se mi masturbo e tengo premuta la vena dorsale il pene si gonfia e l'erezione viene mantenuta anche sul glande.. appena tolgo il dito lo sgonfiamento è immediato(1 secondo) : il glande si sgonfia completamente e anche i corpi cavernosi perdono volume.. Vorrei solo aggiungere che durante le masturbazioni, nei momenti di maggiore "pressione" anche muscolare da parte mia.. capitava di percepire come un "fiotto" di sangue che attraversava una zona di chiusura all'interno del pene... più o meno uno due centimetri sotto il glande e al centro del pene: nel momento in cui questo fiotto passava c'era un pieno rigonfiamento del glande (come quando stavo bene).. e anche la detumescenza in questi casi era un po' più lenta per quanto sempre veloce..a novembre mi sono rivolto di nuovo a un urologo.. non vi descrivo com'è andata perchè dubito che credereste che un medico possa comportarsi in un certo modo..( in ogni caso posso fare nomi e cognomi di tutti quelli da cui sono stato visitato..sono di padova), vi basti sapere che non mi ha fatto nessuna visita nè proposto alcun esame dopo avergli descritto la situazione proprio come la sto descrivendo a voi ora..A giugno di quest'anno c'è stato un nuovo peggioramento: il corpo spongioso da metà del pene in su quasi non si gonfia più.. mentre la parte sotto mi sembra molto più gonfia e dilatata di prima..anche quando si gonfia la parte terminale del corpo spongioso è molto più "soffice" e si svuota velocemente.. anche l'erezione in generale è peggiorata ( quello che ne restava). al mattino in particolare la poca erezione rimasta è "strana" perchè ci sono i due corpi cavernosi pieni ( e sempre curvi sulla desrta a sciabola) e il corpo spongioso per nulla tumefatto.. in pratica non si sente nemmeno, si sente solo il solco tra i due corpi cavernosi...Le vene alla base del pene e anche quelle sullo scroto ora sono più visibili e in rilievo di prima.. se mi siedo in particolare.. In sintesi questa è la situazione , ma ci sarebbe altro da dire.. Vi lascio solo immaginare che devastazioni ha provocato nella mia vita.. Ora ho solo paura e sono confuso, come avrete notato dalla scrittura. Ho paura di restare impotente tutta la vita.. Cosa può essere successo? non ho ancora fatto nemmeno un'ecografia... ma secondo voi di che si tratta? Non ho mai provato dolore.. se non lievissimo in seguito ai periodi di masturbazione che vi ho detto e sempre localizzato nella stessa zona, centrale un centimetro, uno e mezzo sotto il glande, in profondità.Può essere induratio? magari in una posizione anomala?A me sembra un problema vascolare.. potrebbe essersi chiusa l'arteria del corpo cavernoso? con la masturbazione può essersi deformato il pene? Ma se si è chiusa l'arteria si può riaprire? posso tornare com'ero?scusatemi ma sono disperato... Vorrei precisare che mai e in nessun caso metterò protesi, piuttosto resto impotente per sempre. grazie dell'ascolto.. ditemi che posso fare.. se avete domande rispondo..
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
caro lettore,
la sua descrizione dei sintomi potrebbe far pensare ad una forma di Induratio Penis che spesso si accompagna alla presenza di una zona di indurimento, alla curvatura dell'asta in erezione ed ad una erezione non perfettamente rigida.
Il corretto protocollo diagnostico dovrebbe prevedere una visita ed una ecocolordoppler penieno dinamico che possa definire caratteri ed estensione della "placca", caratteristiche della deviazione e della risposta vascolare ed erettile ad uno stimolo farmacologico.
In queste circostanze spesso anche il glande non riesce ad avere un turgore massimale.
Su www.andrositalia.org potrà trovare i dati del Dottor Giorgio Cavallini, esperto del tema, che visita anche a Padova
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Grazie della risposta. Io non ho mai percepito alcuna zona di indurimento.. nè i primi due urologi che mi hanno palpato...ancor oggi non si sente nulla...anche il dolore in pratica in questi anni è stato nullo...il primo urologo aveva ipotizzato che in seguito a un colpo (che sono sicuro di non avere mai preso)si fosse chiusa un'arteria... all'epoca l'incurvamento era già presente.. Comunque da quanto ho letto in giro se un'induratio arriva a interessare il sistema vascolare non c'è molto da fare...
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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
volevo aggiungere anche che l'incurvamento è a sciabola o a banana per capirci, ma non è assolutamente marcato come quello che ho visto sui siti quando si parla di induratio... ed è anche omogeneo, non da un punto preciso in poi...
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Concordo col dott Pozza probabilmente lei ha una problematica di induratio penis plastica associata ad un recurvatum. E'una situazione certamente impegnativa ma non drammatica,occore che lei esegua degli accertamenti preliminari come una ecografia con doppler penieno dinamico e poi si faccia inquadrare correttamente da un buon urologo/andrologo nella sua zona.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
si sono daccordo con quanto detto dal collega Pozza e Masala

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
io credo che non sia difficile, visto che nella Sua città esistono Strutture Andrologiche ed Urologiche Universitarie ed Ospedaliere di vera eccellenza (non farò ovviamente alcun nome, ci mancherebbe altro!), programmare una visita ambulatoriale e gli opportuni esami strumentali di controllo. Occorre raggiungere una diagnosi: Lei ha perso fin troppo tempo prezioso.
Una domnda ce l'avrei: Lei parla sempre e solo di masturbazione...come sono i Suoi rapporti penetrativi sia vaginali che anali?
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
con i limiti del web, il suo quadro è compatibile con malattia di La Peyronie, che non sempre si associa a placca palpabile, e il dolore può essere anche sfumato, come quello che ci ha descritto.
Ritengo decisamente indicata una visita andrologica (se decide di far riferimento ad un urologo - a Padova ce ne sono di eccelsi - è importante che questo specialista abbia anche buone competenze andrologiche) per valutare in dettaglio il quadro (fase acuta/subacuta - come sembra sia il suo caso - o stabilizzata) e nel complesso la sua funzione (e vita) sessuale, per identificare le opportune strategie terapeutiche, che prevedono molti passi prima di considerare la protesi!

Cordialmente,

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore ,
anch'io concordo sulla necessità di non tergiversare oltre e di consultare , senza perdere altro tempo, un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Grazie a tutti per le risposte.. Al dott. Martino: non ho avuto mai rapporti sessuali, fin dalla comparsa del problema l'erezione è stata insufficiente ad avere rapporti sessauli. Fino ad ora mi sono rivolto ad urologi dell'ospedale di Padova. L'ultimo che ho visto ha avuto il coraggio di concludere dicendo "aspettiamo che peggiori così si chiarisce cos'è". Poi ha aggiunto "vuole provare col viagra?". Non mi ha palpato nè proposto alcuna indagine ulteriore.Sosteneva che non sapendo cos'è non poteva fare nulla. Mi era stato detto che era bravo.. se la situazione è peggiorata in questi anni e probabilmente ormai è compromessa non è certo tutta colpa mia..
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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
aggiungo altri particolari :l'incurvamento è più visibile con le "mezze" erezioni.. e tende a vedersi meno con le erezioni più "piene"..cioè c'è quasi un effetto raddrizzamento: anche per questo a lungo avevo pensato a un problema circolatorio (oltre che per quanto mi aveva detto il primo urologo che mi aveva visitato). Riguardo al tempo che ho perso: devo ammettere di essere molto timido e da questo punto di vista non poteva capitarmi problema peggiore.. Comunque i primi anni cercavo anch'io di convincermi che fosse tutto psicologico.. non c'era dolore, non c'era niente di strano, solo il glande non si riempiva più.. Poi avevo dei momenti di crisi, ne parlavo di nuovo con i medici e loro mi dicevano che poteva essere solo psicologico, così il tempo è passato. Mi è capitato di trovarmi in maggiore intimità con due ragazze nel 2000, entrambe si sono subito accorte del problema.. personalmente l'eccitazione era a mille, per cui l'idea che fosse un problema reale si è fatta strada.. poi come ho già detto nel 2001 il primo incurvamento e le prime visite andate come sono andate... Poi si è interessato un medico che si è informato per farmi fare una visita come si deve.. ma , come succede in questi casi, dal momento dell'interessamento a quello del reale contatto è passato un altro po'.. Infine l'ultima incredibile visita con uno dei medici di urologia considerati "bravi" dell'ospedale di Padova. Nel frattempo ho anche cambiato medico di famiglia perchè non mi prendeva seriamente..Forse non ho fatto abbastanza, ma come ho detto il carattere non mi ha aiutato.. tendo a demoralizzarmi.
Riguardo alle terapie farmacologiche.. è pensabile che siano sufficienti in un caso come il mio? certo questo sarebbe l'ideale..Danno qualche risultato?
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
il problema sta tutto nel fatto che nessuno dei Colleghi Andrologi che fino a questo momento Lei ha consultato è riuscito a "catturare" la Sua fiducia. Che debbo dirLe? Si, una terapia farmacologica potrebbe essere più che utile nel Suo caso, così come un indispensabile supporto piscosessuologico. Ma tutto deve basarsi su una diagnosi almeno di presunzione, raggiunta clinicamente e con l'ausilio di indagini strumentali. Tutto è complicato dalla mancanza di una figura Medica Specializzata di riferimento. La invito, con pazienza e costanza, a cercarla. Non deve essere necessariamente un "nome", purchè sia preparato, professionale, coscienzioso e carico di umanità.
Auguri affettuosi
Prof. Giovanni MARTINO
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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Sto cercando un andrologo, o un urologo per fare l'ecografia.. spero quanto prima di poter portare alla vostra attenzione l'esito... si tratterà sicuramente di induratio. Credo sia localizzata tra i due corpi cavernosi, per questo non è palpabile, in ogni caso è da lì che proviene il dolore. come dicevo: fin dal suo esordio la malattia mi ha provocato una vera e propria impotenza, in quanto il glande non è che non ha un turgore ottimale ma è proprio delle dimensioni a riposo.. Certo colpisce che sia bastato così poco a compromettere il meccanismo erettivo in una persona giovanissima, ricordo che avevo 20 anni esatti.. Ho un po' paura di fare questa domanda: è pensabile che possa ritornare ad avere un'erezione naturale?(cioè non protesi).. se non come prima almeno soddisfacente, perchè adesso non lo è per nulla.. E' più difficoltosa da curare una placca localizzata tra i corpi cavernosi o non crea particolari problemi? Pensavo che anche laddove i farmaci avessero una qualche efficacia non sono mai risolutivi e quindi resterei impotente. Sembra che il mio meccanismo veno occlusivo sia incredibilmente delicato. Sono domande dettate dalla disperazione.. ma fatico a rassegnarmi all'idea di dover restare così... Altra domanda per me importate è la spesa.. Al di là delle spese per il medico, i farmaci che si usano per l'induratio, almeno quelli, sono forniti dal servizio sanitario? o hanno una qualche riduzione? sono cari?un ciclo di 6 mesi di terapia ( mi pare siano questi i tempi) quanto mi verrebbe a costare di farmaci? grazie mille davvero per le risposte..
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile utente,
credo sia fuori luogo parlare di protesi. A diagnosi avvenuta si potrebbe discutere del tipo di terapia, della durata della stessa e dei costi. Impossibile fare previsioni.
Attendiamo notizie in merito.
Auguri affettuosi per tutto ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
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