Deficit erezione cause psicologiche o organiche?

Salve,
sto vivendo da qualche tempo un problema che mi sta togliendo serenità e autostima. Mi sono lasciato circa un anno fa dalla mia partner per cause principalmente legate alla sfera sessuale. Dopo un periodo di quasi un anno di intensa e soddisfacente vita sessuale lei ha cominciato a sperimentare una frequente incapacità di raggiungere l'orgasmo. Concomitantemente le mie prestazioni sono notevolmente peggiorate in termini di tempo e adeguata rigidità durante il coito (non riesco a capire se in realtà la sua incapacità di arrivare all'orgasmo sia dovuta proprio a tale peggioramento o viceversa se il declino delle mie performances sia da imputare all'ansia da prestazione e allo stress con cui affrontavamo i rapporti a causa di questa sua incapacità). Ho sempre negato il mio problema di eiaculazione precoce (mai avuto fino a quel momento) e addossato a lei gran parte delle colpe. Fatto sta che il declino da lì è stato inesorabile. I rapporti si sono fatti sempre più sporadici e carichi di ansie e frustrazioni, lei ha progressivamente perso appetito sessuale e io (decisamente più tardi però) pure. Io mi sentivo rifiutato e inadeguato mentre lei, che non aveva cmq mai brillato per spirito d'iniziativa, con la mia complicità, ha sotterrato il problema sottraendosi a qualsiasi discussione e alla ricerca di una soluzione efficace.
Adesso mi trovo in una situazione abbastanza drammatica. Ho avuto un paio di rapporti occasionali nell'anno seguente, entrambi affrontati con un forte carico di stress e ansia da prestazione e poca soddisfazione dato il ripresentarsi dell'eiaculazione precoce. Ultimamente però la cosa mi pare si sia aggravata. Ho difficoltà a raggiungere un'erezione anche durante la masturbazione (problema mai presentatosi prima) e spesso la massima rigidità si ha solo pochi attimi prima dell'eiaculazione e, a volte, nemmeno durante. Ho inoltre notato una diminuzione delle erezioni mattutine.
Tutto questo bel quadretto mi inibisce fortemente nell'approcciarmi serenamente al sesso opposto e ad avere quindi una vita non solo sessualmente ma anche sentimentalmente soddisfacente.
Vorrei quindi comprendere se le cause sono psicologiche o fisiologiche. Ho 28 anni e ammetto di avere uno stile di vita decisamente scorretto. Nonostante una decente attività fisica (2/3 volte a sett.) fumo molto (1 pacchetto al giorno) bevo abbondantemente nel weekend e non solo, faccio un moderato uso di hashish e marijuana, ho tempi dei pasti e di sonno assolutamente irregolari e una dieta disequilibrata, Inoltre ultimamente, a seguito di vari problemi professionali, sto vivendo un momento di grave stress e insoddisfazione personale, che, insieme alle mie preoccupazioni sulla sfera sessuale, temo stiano innescando uno stato di depressione e frustrazione profonda... insomma sono terrorizzato!
Ho sinceramente bisogno di aiuto e pertanto vorrei cominciare a circoscrivere il problema, ma non so se rivolgermi a uno psicologo o a un andrologo... voi cosa consigliate?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
con lo stile di vita che ha e la giovane età che dichiara è veramente dura capire senza una adeguata visita dal vivo ed opportuni esami se il suo problema sia psicogeno od organico,. Tenga presente che quel ritmo di vita arreca danno arterioso evidenziabile fin dai vent' anni. Per cui: a stecchetto e da un collega.
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Dr. Andrea Del Grasso Urologo, Andrologo 202 10
Leggendo la sua lettera, ipotizzare una causa psicogena della Disfunzione erettile e dell'eiaculazione precoce potrebbe essere plausibile. Il problema è che niente può esser dato per scontato e mi sento di consigliarla (oltre a modificare lo stile di vita comne consigliato dal collega) di progredire su due strade: prenotare una visita andrologica per accertarsi, eventualmente con alcuni esami, che dal punto di vista organico tutto sia a posto e in contemporanea affidarsi a un buon psicoterapeuta sessuologo con cui iniziare ad offrontare il problema, da subito, dal punto di vista psicologico. Saluti.

Dott. Andrea Del Grasso
Urologo - Andrologo

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

concordo con i Colleghi sulla necessità di un'accurata diagnosi da parte dello specialista in persona.
Da quello che Lei scrive non è da escludere che l'ansia abbia alimentato e poi mantenuto il disagio già con la Sua ex ragazza.
Tuttavia non sono da escludere neppure le altre ipotesi che Lei per primo ha avanzato.
L'ansia è sempre nemica di una buona sessualità perchè inibisce i meccanismi che regolano e determinano l'erezione; pertanto il trattamento psicoterapico nel Suo caso è indicato.

Saluti,
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
credo abbia bisogno di entrambe le figure professionali.
Una disfunzionalità della vita sessuale, si ripercuote inevitabilmente ed inesorabilmente sulla qualità della vita,del singolo e della coppia, gettando le basi per possibili complicanze depressive.
L’aspetto diagnostico dell’eiaculazione precoce, è estremamente complesso per quell’aspetto di "soggettività" che riguarda l’esperienza di precocità.
E’ indispensabile,ai fini diagnostici,investigare il tempo oggettivo dell’eiaculazione ,il tempo di latenza dell’eiaculazione intra-vaginale( due o tre spinte o,fuori dall’ambito vaginale),l’esperienza soggettiva della capacità di controllo,di soddisfazione del paziente e della partner e la variabile associata alla preoccupazione ed ansia ed alle dinamiche della relazione in cui si manifesta.
Per quanto riguarda le cause, in ambito psico-sessuologico, si parla di multifattorialità ,vi sono diverse cause,a vari livelli(personali,di coppia,iatrogeni, da cattivo apprendimento sessuale,generali,psicologici,intrapsichici),che interagendo tra di loro,producono e mantengono il disturbo clinico.
Avere la consapevolezza del disagio e della non risolvibilità della disfunzione,senza un’adeguata terapia ,è il primo passo in avanti verso la guarigione.
Auguri affettuosi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Utente
Utente
Cari Dottori,
vi ringrazio sentitamente per la solerzia delle risposte (di domenica per altro!).
In base ai vostri suggerimenti ho deciso di adottare la seguente tattica: primo adottare uno stile di vita più sano (da circa due settimane con enorme sforzo sto cercando di ridurre considerevolmente il numero di sigarette giornaliere), regolando dieta, orari e facendo molto sport. Secondo, prenotare una visita specialistica da un andrologo. Credo che si possa fare direttamente rivolgendosi all'ASL della mia città giusto? però mi pare anche che sia necessaria la prescrizione del proprio medico curante... ed è un passaggio che eviterei volentieri visto l'imbarazzo a parlare di certi argomenti con un vecchio amico di famiglia. Voi cosa consigliate pertanto? Terzo, chiedere proprio all'andrologo in questione di indicarmi uno psicoterapeuta/sessuologo al quale potermi rivolgere. I problemi sostanzialmente però sono due: 1. gli eventuali costi di consulti e terapie (non navigo propriamente nell'oro e non ho nessuna intenzione di coinvolgere la mia famiglia vista la delicatezza degli argomenti e la riservatezza del sottoscritto). 2. come poter trovare professionisti non soltanto capaci (sono sicuro che ve ne sono molti) ma anche umanamente comprensivi e che sappiano mettermi a mio agio dandomi la possibilità di aprirmi in totale sincerità.
Ringraziandovi ancora per l'aiuto attendo vostri ulteriori suggerimenti.
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Ho sinceramente bisogno di aiuto e pertanto vorrei cominciare a circoscrivere il problema, ma non so se rivolgermi a uno psicologo o a un andrologo...
>>>

Gentile utente, come suggeriscono i colleghi, mi sembra che la cosa migliore sia tener d'occhio entrambi i fronti: quello fisico e quello psicologico. Quindi prima di circoscrivere, è necessario allargare la visuale. Il fumo, la dieta sballata e l'uso di sostanze certamente non aiutano.

Visto che il problema riportato è principalmente di natura sessuale, la prima visita può essere senz'altro dall'andrologo. Successivamente, sentito il suo parere, sarà lui a indicare l'opportunità di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta.

Aspetti medici a parte, il deficit erettile e l'eiaculazione precoce possono essere affrontati e risolti anche in poche sedute dallo psicologo, quindi non c'è bisogno di mettere a budget chissà quale cifra.

Riguardo alla visita andrologica, alla sua età non c'è niente di male a chiedere una visita di controllo andrologica al proprio medico. Così come la donna va regolarmente dal ginecologo, altrettanto fa - o dovrebbe fare - l'uomo. Quindi, se vuole rivolgersi alla Asl, al suo medico può semplicemente chiedere una visita andrologica preventiva, di controllo, senza stare a specificare il suo problema, se non vuole.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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