Viagra e impotenza psicogena
[#1]
salve.
non esistono le erezioni certe, neanche con i farmaci.
cordialmente
non esistono le erezioni certe, neanche con i farmaci.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
[#2]
Ex utente
dott. Biagiotti, la ringrazio per la risposta.
Approfitto ancora di lei per chiederle se l'uso di un ansiolitico potrebbe darmi quella calma necessaria al fine di permettere al viagra di fare il suo "dovere", o se invece il suo uso potrebbe rendere inefficace il sildenafil.
grazie ancora
Approfitto ancora di lei per chiederle se l'uso di un ansiolitico potrebbe darmi quella calma necessaria al fine di permettere al viagra di fare il suo "dovere", o se invece il suo uso potrebbe rendere inefficace il sildenafil.
grazie ancora
[#4]
Gentile Ragazzo,
mi associo al Dr.Biagiotti nel risponderle.
Prima di parlare di possibile terapia orale per il deficit erettivo, diventa indispensabile avere una diagnosi andrologica chiara, con conseguente approccio terapeutico, consono alla sua storia di vita, di coppia e sessuale.
Ottimale sarebbe un “approccio combinato”al d.e, effettuato a quattro mani:
quelle dell’andrologo e quelle del terapeuta specializzato in sessuologia clinica.
A seconda della diagnosi di d.e( primario, secondario, situazionale, assoluto) e della data e cause relative alla disfunzione, si stabilisce unitamente all’andrologo, se effettuare una terapia psico- sessuologica o qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, da effettuare all’inizio della terapia orale, a metà del percorso ed a ridosso della sospensione, per evitare ricadute ed ansie anticipatorie di ricadute.
A volte è “ la paura della paura”, che porta il paziente alla dipendenza psicologica dal farmaco ed a non valutare la possibilità di una sospensione, soprattutto nei pazienti giovani, che non hanno memoria corporea di pregressi successi sessuali.
Auguri
mi associo al Dr.Biagiotti nel risponderle.
Prima di parlare di possibile terapia orale per il deficit erettivo, diventa indispensabile avere una diagnosi andrologica chiara, con conseguente approccio terapeutico, consono alla sua storia di vita, di coppia e sessuale.
Ottimale sarebbe un “approccio combinato”al d.e, effettuato a quattro mani:
quelle dell’andrologo e quelle del terapeuta specializzato in sessuologia clinica.
A seconda della diagnosi di d.e( primario, secondario, situazionale, assoluto) e della data e cause relative alla disfunzione, si stabilisce unitamente all’andrologo, se effettuare una terapia psico- sessuologica o qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, da effettuare all’inizio della terapia orale, a metà del percorso ed a ridosso della sospensione, per evitare ricadute ed ansie anticipatorie di ricadute.
A volte è “ la paura della paura”, che porta il paziente alla dipendenza psicologica dal farmaco ed a non valutare la possibilità di una sospensione, soprattutto nei pazienti giovani, che non hanno memoria corporea di pregressi successi sessuali.
Auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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Gentile ragazzo,
se la diagnosi verrà confermata da un andrologo, alla tua età non credi sarebbe molto più utile lavorare sull'ansia e sull'insicurezza di cui parli e che riconosci?
se la diagnosi verrà confermata da un andrologo, alla tua età non credi sarebbe molto più utile lavorare sull'ansia e sull'insicurezza di cui parli e che riconosci?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 12/09/2010.
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