Una adeguata terapia
Salve. mi compliemento innanzitutto per il servizio che svolgete.
Cerco di esporvi il mio caso, per potere avere un vostro parere al riguardo
Ho 34 anni e da tre mesi ho iniziato una relazione stabile con una ragazza. Fin da subito ho avuto difficoltà ad avere un rapporto sessuale completo con lei ma ho pensato fosse per un pò di ansia da parte mia (premetto che prima di questa relazione per circa 6 anni sono stato single e che nella mia precedente relazione non ho mai avuto problemi di questo tipo).
Ho imputato la cosa a mie ansie o paure, anche perchè quando non si trattava di completare il rapporto (quindi in caso di masturbazione, da parte mia o della mia compagnia) tutto andava per il verso giusto dal punto di vista dell'erezione.
In tre mesi, in ogni caso abbiamo avuto un rapporto completo solo tre volte, nonostante numerosi tentativi.
Mi sono pertanto deciso (forse troppo tardi per non compromettere il mio rapporto visto che la mia compagnia ha deciso di lasciarmi in quanto non reggeva questa situazione) a fare una visita andrologica. L'andrologo mia ha prescritto analisi del sangue per verificare i livelli ormonali e la prossima volta che ci vedremo, per esaminare i referti, mi fare l'ecodoppler dinamico.
Non fumo, non assumo droghe, non bevo e non ho subito particolari traumi fisici.
In attesa di riceve il risultato delle analisi vi chiedo: considerando la mia storia clinica, è verosimile una causa organica del problema? (sia a livello ormonale che vascolare)? Tenete presente che le erezioni mattutine ci sono ancora e che in fase di masturbazione tutto va per il verso giusto.
Qualora si trattasse di una causa psicologica o derivante da stress (gli ultimi mesi lavorativi sono stati davvero sfiancanti per me), è consigliabile prendere cialis o qualcosa di analogo (ovviamente sotto prescrizione medica) a scopo terapeutico, unitamente ad una adeguata terapia con un sessuologo? Lo chiedo sopratutto per "accorciare" i tempi della cura o degli effetti immediati della stessa, anche al fine di poter provare a recuperare il mio rapporto che è stato purtroppo compromesso essenzialmente per questa questione che io ho stupidamente ed in modo superficiale, sottovalutato credendo di poterla risolvere senza l'aiuto di uno specialista.
Vi ringrazio per le vostre risposte e considerazioni.
Cerco di esporvi il mio caso, per potere avere un vostro parere al riguardo
Ho 34 anni e da tre mesi ho iniziato una relazione stabile con una ragazza. Fin da subito ho avuto difficoltà ad avere un rapporto sessuale completo con lei ma ho pensato fosse per un pò di ansia da parte mia (premetto che prima di questa relazione per circa 6 anni sono stato single e che nella mia precedente relazione non ho mai avuto problemi di questo tipo).
Ho imputato la cosa a mie ansie o paure, anche perchè quando non si trattava di completare il rapporto (quindi in caso di masturbazione, da parte mia o della mia compagnia) tutto andava per il verso giusto dal punto di vista dell'erezione.
In tre mesi, in ogni caso abbiamo avuto un rapporto completo solo tre volte, nonostante numerosi tentativi.
Mi sono pertanto deciso (forse troppo tardi per non compromettere il mio rapporto visto che la mia compagnia ha deciso di lasciarmi in quanto non reggeva questa situazione) a fare una visita andrologica. L'andrologo mia ha prescritto analisi del sangue per verificare i livelli ormonali e la prossima volta che ci vedremo, per esaminare i referti, mi fare l'ecodoppler dinamico.
Non fumo, non assumo droghe, non bevo e non ho subito particolari traumi fisici.
In attesa di riceve il risultato delle analisi vi chiedo: considerando la mia storia clinica, è verosimile una causa organica del problema? (sia a livello ormonale che vascolare)? Tenete presente che le erezioni mattutine ci sono ancora e che in fase di masturbazione tutto va per il verso giusto.
Qualora si trattasse di una causa psicologica o derivante da stress (gli ultimi mesi lavorativi sono stati davvero sfiancanti per me), è consigliabile prendere cialis o qualcosa di analogo (ovviamente sotto prescrizione medica) a scopo terapeutico, unitamente ad una adeguata terapia con un sessuologo? Lo chiedo sopratutto per "accorciare" i tempi della cura o degli effetti immediati della stessa, anche al fine di poter provare a recuperare il mio rapporto che è stato purtroppo compromesso essenzialmente per questa questione che io ho stupidamente ed in modo superficiale, sottovalutato credendo di poterla risolvere senza l'aiuto di uno specialista.
Vi ringrazio per le vostre risposte e considerazioni.
[#1]
Caro Utente,la disfunzione erettile richiede una diagnosi che,ovviamente,non puo' essere posta per via internet. e che,nella massima parte dei casi,impegna il partner maschile psicologicamente,innestando un'ansia da prestazione.
Il quadro clinico non e' "preoccupante" ma i tempi vanno rispettati,per non "navigare a vista".Co aggiorni quando sara' stata posta la diagnosi andrologica.,se ritiene.Cordialita'.
Il quadro clinico non e' "preoccupante" ma i tempi vanno rispettati,per non "navigare a vista".Co aggiorni quando sara' stata posta la diagnosi andrologica.,se ritiene.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Egregio Dottore,
La ringrazio per la celere e cortese risposta.
Sarà mia cura riferirvi l'esito delle analisi e riferirVi della diagnosi del mio andrologo (ritirerò i referti sabato prossimo).
Lungi da me voler navigare a vista, credo di aver già "sottovalutato" troppo la questione.
Il mio dubbio, sorto anche leggendo Vostri pareri per casi analoghi, è se i farmaci noti in commercio siano un valido aiuto anche in DE di tipo psicogeno unitamente, ripeto, alla terapia psicologica specifica.
Cordili saluti
La ringrazio per la celere e cortese risposta.
Sarà mia cura riferirvi l'esito delle analisi e riferirVi della diagnosi del mio andrologo (ritirerò i referti sabato prossimo).
Lungi da me voler navigare a vista, credo di aver già "sottovalutato" troppo la questione.
Il mio dubbio, sorto anche leggendo Vostri pareri per casi analoghi, è se i farmaci noti in commercio siano un valido aiuto anche in DE di tipo psicogeno unitamente, ripeto, alla terapia psicologica specifica.
Cordili saluti
[#4]
Gentile Utente, concordo con il Collega sulla necessità di attendere che l'andrologo escluda qualunque tipo di patologia organica.
Qualora la disfunzione avesse cause altre, di natura psicologica, è opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupi di disturbi sessuali per una diagnosi accurata.
Ad esempio il deficit erettivo può essere certamente legato all'ansia e allo stress, ma spesso anche a dinamiche di coppia.
Saluti,
Qualora la disfunzione avesse cause altre, di natura psicologica, è opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupi di disturbi sessuali per una diagnosi accurata.
Ad esempio il deficit erettivo può essere certamente legato all'ansia e allo stress, ma spesso anche a dinamiche di coppia.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Egregi Dottori,
attenderò senz'altro la diagnosi dell'andrologo.
Approfitto della vostra gentilezza per esporVi una considerazione: a vostro parere esistono cause della DE più gravi di altre? Mi spiego meglio. Da ciò che è emerso dopo la mia prima visita dall'andrologo (a proposito mi sono dimenticato di dirvi che mi ha sottoposto anche ad un controllo diciamo "tattile" del pene e dei testicoli dal quale è risultato che non è alcun problema), mi è sembrato di capire che lo stesso androgo quasi "sperasse" si trattasse di cause psicologiche, piuttosto che ormonali o vascolari.
Questo perchè la DE derivante da problemi psicologici è "meno malattia" oppure è "più facilmente curabile" rispetto ad una DE causata da disturbi ti tipo organico?
Cordialità
attenderò senz'altro la diagnosi dell'andrologo.
Approfitto della vostra gentilezza per esporVi una considerazione: a vostro parere esistono cause della DE più gravi di altre? Mi spiego meglio. Da ciò che è emerso dopo la mia prima visita dall'andrologo (a proposito mi sono dimenticato di dirvi che mi ha sottoposto anche ad un controllo diciamo "tattile" del pene e dei testicoli dal quale è risultato che non è alcun problema), mi è sembrato di capire che lo stesso androgo quasi "sperasse" si trattasse di cause psicologiche, piuttosto che ormonali o vascolari.
Questo perchè la DE derivante da problemi psicologici è "meno malattia" oppure è "più facilmente curabile" rispetto ad una DE causata da disturbi ti tipo organico?
Cordialità
[#10]
Utente
Egregi Dottori
come promesso vi posto i risultati dei livelli ormonali
TESTOSTERONE LIBERO 12.49 pg/ml (valori rif. 9.0-50)
T - TESTOSTERONE 4.60 ng/ml (valori di rif. 3-10)
PROLATTINA 8.37 ng/mL (valori rif. 2.5-17)
In attesa di esaminarli con l'andrologo, ho fatto esaminare i risultati al mio medico di base che mi ha detto che i valori sono nella norma e comunque non giustificano una DE di origine ormonale. Mi ha consigliato di prendere una bustina al giorno di EZEREX.
Ovviamente prima di prendere qualsiasi cosa sentirò l'andrologo, ma voi cosa ne pensate? Quali sono gli effetti delle bustine che mi ha consigliato? I valori sono effettivamente nella norma?
Grazie
Saluti
come promesso vi posto i risultati dei livelli ormonali
TESTOSTERONE LIBERO 12.49 pg/ml (valori rif. 9.0-50)
T - TESTOSTERONE 4.60 ng/ml (valori di rif. 3-10)
PROLATTINA 8.37 ng/mL (valori rif. 2.5-17)
In attesa di esaminarli con l'andrologo, ho fatto esaminare i risultati al mio medico di base che mi ha detto che i valori sono nella norma e comunque non giustificano una DE di origine ormonale. Mi ha consigliato di prendere una bustina al giorno di EZEREX.
Ovviamente prima di prendere qualsiasi cosa sentirò l'andrologo, ma voi cosa ne pensate? Quali sono gli effetti delle bustine che mi ha consigliato? I valori sono effettivamente nella norma?
Grazie
Saluti
[#11]
Utente
Salve
eccomi ad aggiornarvi sull'ultima visita che ho effettuato dall'andrologo.
Secondo le sue valutazioni le analisi del sangue sono risultate nella norma, compresi i livelli ormonali e la prolattina.
Ho pertanto effettuato l'ecodoppler penineo dinamico. Tutto nella norma anche a livello vascolare (ne approfitto per rassicurare chi dovesse leggere questo post sull'ecodoppler...è un'esame si invasivo, ma non da alcun problema di sorta...dopo qualche ora l'effetto passa da se).
Insomma, tenuto conto del quadro complessivo e del fatto che prima di tre mesi fa io non avessi mai avuto problemi, la diagnosi è stata disfunzione erettile psicogena.
Mi ha prescritto ezerex (in realtà ha confermato la prescrizione del medico di famiglia) dicendomi che è in ogni caso un integratore che non fa miracoli, se non aiutarmi in questo periodo di stress e di stanchezza.
Inoltre mi ha consigliato cialis 10mg per un mese, al bisogno giusto per riprendere diciamo confidenza e fiducia nel funzionamento del tutto.
Cosa ne pensate?
Ovviamente so che cialis funziona solo se alla fine funziona la mia testa, quindi mi ha anche detto che se fra un mese la cosa non è risolta valuteremo anche l'ipotesi di un supporto psicologico.
Credete sia una diagnosi corretta? Avete qualcosa in particolare da consigliarmi?
Grazie come sempre per la vostra disponibilità
Saluti
eccomi ad aggiornarvi sull'ultima visita che ho effettuato dall'andrologo.
Secondo le sue valutazioni le analisi del sangue sono risultate nella norma, compresi i livelli ormonali e la prolattina.
Ho pertanto effettuato l'ecodoppler penineo dinamico. Tutto nella norma anche a livello vascolare (ne approfitto per rassicurare chi dovesse leggere questo post sull'ecodoppler...è un'esame si invasivo, ma non da alcun problema di sorta...dopo qualche ora l'effetto passa da se).
Insomma, tenuto conto del quadro complessivo e del fatto che prima di tre mesi fa io non avessi mai avuto problemi, la diagnosi è stata disfunzione erettile psicogena.
Mi ha prescritto ezerex (in realtà ha confermato la prescrizione del medico di famiglia) dicendomi che è in ogni caso un integratore che non fa miracoli, se non aiutarmi in questo periodo di stress e di stanchezza.
Inoltre mi ha consigliato cialis 10mg per un mese, al bisogno giusto per riprendere diciamo confidenza e fiducia nel funzionamento del tutto.
Cosa ne pensate?
Ovviamente so che cialis funziona solo se alla fine funziona la mia testa, quindi mi ha anche detto che se fra un mese la cosa non è risolta valuteremo anche l'ipotesi di un supporto psicologico.
Credete sia una diagnosi corretta? Avete qualcosa in particolare da consigliarmi?
Grazie come sempre per la vostra disponibilità
Saluti
[#12]
Gentile utente,
C'è un problema di fondo nella sua gestione del problema. Da una parte cerca una diagnosi, dall'altra una soluzione indicando già Lei il tipo di prodotti che conosce per averli letti o sentiti dire. Sono atteggiamenti contraddittori, così come quello di attendere l'andrologo per fargli vedere gli esami per poi invece non attenderlo e farsi prescrivere dal medico un prodotto; e come quello di affermare che non lo assumerà comunque e poi di chiedere gli effetti collaterali (oltretutto questa richiesta la può porre al medico, all'andrologo e quindi ha poco senso porla virtualmente a terzi interlocutori).
L'iter diagnostico può iniziare benissimo dall'inquadramento andrologico. Siccome però Lei afferma che "Ho imputato la cosa a mie ansie o paure" non si capisce: ha delle ansie o paure in generale o ancor prima rispetto ai rapporti ? Le "cause" psichiche si esprimono con sintomi psichici, che quindi non sono "nascosti" chissà dove così da dover essere ipotizzati anche senza traccia. Inoltre tali sindromi sono organiche nel senso che sono nervose, riguardano comunque l'insieme di funzioni nervose e chimiche che regolano il comportamento e la funzione sessuale.
Ha iniziato un percorso con l'andrologo, intanto lo concluda approdando ad una diagnosi o all'esclusione di alcune diagnosi di sua competenza.
C'è un problema di fondo nella sua gestione del problema. Da una parte cerca una diagnosi, dall'altra una soluzione indicando già Lei il tipo di prodotti che conosce per averli letti o sentiti dire. Sono atteggiamenti contraddittori, così come quello di attendere l'andrologo per fargli vedere gli esami per poi invece non attenderlo e farsi prescrivere dal medico un prodotto; e come quello di affermare che non lo assumerà comunque e poi di chiedere gli effetti collaterali (oltretutto questa richiesta la può porre al medico, all'andrologo e quindi ha poco senso porla virtualmente a terzi interlocutori).
L'iter diagnostico può iniziare benissimo dall'inquadramento andrologico. Siccome però Lei afferma che "Ho imputato la cosa a mie ansie o paure" non si capisce: ha delle ansie o paure in generale o ancor prima rispetto ai rapporti ? Le "cause" psichiche si esprimono con sintomi psichici, che quindi non sono "nascosti" chissà dove così da dover essere ipotizzati anche senza traccia. Inoltre tali sindromi sono organiche nel senso che sono nervose, riguardano comunque l'insieme di funzioni nervose e chimiche che regolano il comportamento e la funzione sessuale.
Ha iniziato un percorso con l'andrologo, intanto lo concluda approdando ad una diagnosi o all'esclusione di alcune diagnosi di sua competenza.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#13]
Utente
Egregio Dottor. Pacini,
la "virtualità" dello strumento che stiamo utilizzando, probabilmente rende poco chiare le mie parole, pertanto mi scuso se mi sono spiegato in modo non corretto.
Non mi sono fatto prescrivere nessun prodotto dal mio medico di base, ma è stato lui a consigliarmene uno (e mi riferisco all'ezerex) e non conoscendo l'esito dell'ecodoppler ho preferito non assumerlo fintanto che non ne parlavo con l'andrologo. Questo è quello che è successo. Non mi sono affidato ad alcun prodotto che "conosco" o dei quali "ho sentito dire".
La diagnosi la ha fatta l'andrologo.
Quanto al suo virgolettato "Ho imputato la cosa a mie ansie o paure", lo confermo nel senso che è stato il mio primo pensiero, essendo io una persona un pò ansiosa e vivendo in questo periodo numerosi cambiamenti e stress anche lavorativi.
Spero di essere stato maggiormente chiaro rispetto ai miei post precedenti.
Ci tengo a precisare che non ho fatto alcuna diagnosi sulla mia situazione, ne mi sono autoprescritto alcun farmaco.
Saluti
la "virtualità" dello strumento che stiamo utilizzando, probabilmente rende poco chiare le mie parole, pertanto mi scuso se mi sono spiegato in modo non corretto.
Non mi sono fatto prescrivere nessun prodotto dal mio medico di base, ma è stato lui a consigliarmene uno (e mi riferisco all'ezerex) e non conoscendo l'esito dell'ecodoppler ho preferito non assumerlo fintanto che non ne parlavo con l'andrologo. Questo è quello che è successo. Non mi sono affidato ad alcun prodotto che "conosco" o dei quali "ho sentito dire".
La diagnosi la ha fatta l'andrologo.
Quanto al suo virgolettato "Ho imputato la cosa a mie ansie o paure", lo confermo nel senso che è stato il mio primo pensiero, essendo io una persona un pò ansiosa e vivendo in questo periodo numerosi cambiamenti e stress anche lavorativi.
Spero di essere stato maggiormente chiaro rispetto ai miei post precedenti.
Ci tengo a precisare che non ho fatto alcuna diagnosi sulla mia situazione, ne mi sono autoprescritto alcun farmaco.
Saluti
[#14]
La mia risposta arrivava prima della sua ultima, questo il motivo della confusione.
In termini psichiatrici a me non sembra chiara la situazione. Se l'impotenza è psicogena (termine pessimo, diciamo legata a sintomi psichici), e se il cialis è presentato come dipendente dal fatto che "se alla fine funziona la mia testa", non è chiaro il ragionamento.
Sull'uso andrologico dell'ezerex lascio la parola agli andrologi.
In termini psichiatrici a me non sembra chiara la situazione. Se l'impotenza è psicogena (termine pessimo, diciamo legata a sintomi psichici), e se il cialis è presentato come dipendente dal fatto che "se alla fine funziona la mia testa", non è chiaro il ragionamento.
Sull'uso andrologico dell'ezerex lascio la parola agli andrologi.
[#15]
Utente
Ok tutto chiarito!
In effetti io concordo con lei e credo che il termine "psicogena" si rifersca al fatto che non deriva da cause organiche (ormonali e/o vascolari).
Sul fatto della testa, anche qui mi scuso per la scarsa chiarezza, intendevo riportare quanto riferitomo dall'andrologo, ovvero che l'effetto del cialis può in qualche modo essere inibito se i problemi psicologici (la famosa mia testa) prendono il soppravvento.
Anche qui vorrei essere chiaro: non sono un medico ne tantomeno uno psicologo, quindi uso magari termini impropri e quando parlo della mia testa o problemi legati ad essa, mi riferisco allo stress che il lavoro mi ha procurato (e che sto comunque risolvendo modificando i miei orari).
Sull'ezerex l'andrologo è stato chiaro: è un integratore vitaminico ma non mi ha detto che, sopratutto nel breve periodo, produrrà effetti sull'erezione.
Saluti
In effetti io concordo con lei e credo che il termine "psicogena" si rifersca al fatto che non deriva da cause organiche (ormonali e/o vascolari).
Sul fatto della testa, anche qui mi scuso per la scarsa chiarezza, intendevo riportare quanto riferitomo dall'andrologo, ovvero che l'effetto del cialis può in qualche modo essere inibito se i problemi psicologici (la famosa mia testa) prendono il soppravvento.
Anche qui vorrei essere chiaro: non sono un medico ne tantomeno uno psicologo, quindi uso magari termini impropri e quando parlo della mia testa o problemi legati ad essa, mi riferisco allo stress che il lavoro mi ha procurato (e che sto comunque risolvendo modificando i miei orari).
Sull'ezerex l'andrologo è stato chiaro: è un integratore vitaminico ma non mi ha detto che, sopratutto nel breve periodo, produrrà effetti sull'erezione.
Saluti
[#18]
Gentile utente,
se contribuisce presumo che contribuisca all'effetto sulla funzione erettile secondo la diagnosi.
Non riesco a capire però una cosa: che cosa avrebbero i vasi sanguigni che non ha, visto che la diagnosi è di impotenza "psicogena" ?
se contribuisce presumo che contribuisca all'effetto sulla funzione erettile secondo la diagnosi.
Non riesco a capire però una cosa: che cosa avrebbero i vasi sanguigni che non ha, visto che la diagnosi è di impotenza "psicogena" ?
[#19]
Utente
Egregio Dottore,
credo che lei, e glielo dico con stima e fuor di polemica,
abbia ben capito tutto.
Purtroppo io non sono in grado di dire, finchè non ne vedrò i risultati, se la diagnosi e la cura sono corretti ma credo, sempre in attesa che si pronuncino in merito i Pregiatissimi andrologi, che i farmaci che mi ha prescritto servano in qualche modo per sbloccare un circolo vizioso che si è creato e che non mi consente di avere le risposte che dovrei poter avere in assenza dei farmaci.
Tanto è vero che l'andrologo ha specificato che nel caso in cui non riuscissi diciamo a "sbloccarmi" (virgolettato mio, quindi come sempre probabilmente non corretto dal punto di vista terminologico) da solo e con l'aiuto di questi farmaci (ma del cialis sopratutto) avremmo preso in considerazione la possibilità di farci aiutare da uno psicologo sessuologo.
Ora, sull'opportunità di fare questo intervento a "4 mani" da subito io non entro nel merito, e non posso farlo finchè non vedrò i risultati di ciò che mi ha prescitto di fare.
Saluti
credo che lei, e glielo dico con stima e fuor di polemica,
abbia ben capito tutto.
Purtroppo io non sono in grado di dire, finchè non ne vedrò i risultati, se la diagnosi e la cura sono corretti ma credo, sempre in attesa che si pronuncino in merito i Pregiatissimi andrologi, che i farmaci che mi ha prescritto servano in qualche modo per sbloccare un circolo vizioso che si è creato e che non mi consente di avere le risposte che dovrei poter avere in assenza dei farmaci.
Tanto è vero che l'andrologo ha specificato che nel caso in cui non riuscissi diciamo a "sbloccarmi" (virgolettato mio, quindi come sempre probabilmente non corretto dal punto di vista terminologico) da solo e con l'aiuto di questi farmaci (ma del cialis sopratutto) avremmo preso in considerazione la possibilità di farci aiutare da uno psicologo sessuologo.
Ora, sull'opportunità di fare questo intervento a "4 mani" da subito io non entro nel merito, e non posso farlo finchè non vedrò i risultati di ciò che mi ha prescitto di fare.
Saluti
[#20]
>>> Tenete presente che le erezioni mattutine ci sono ancora e che in fase di masturbazione tutto va per il verso giusto.
>>>
Gentile utente, già da sola, quest'informazione lasciava propendere per un'origine psicogena del suo problema. Ad ogni modo ha fatto bene a seguire l'iter diagnostico prescritto, e la diagnosi che ha ricevuto ha infatti confermato l'ipotesi.
Segua ora la cura che le è stata seegnata, tenendo presente che un intervento psicoterapeutico mirato sarà probabilmente necessario per risolvere tutto. La cura psicologica del suo problema può essere anche breve e svolgersi nell'arco di poche sedute, utilizzando l'approccio adatto.
In estrema sintesi, il lavoro psicologico in questi casi si basa sull'imparare, aiutati dallo psicologo, a riorientare il proprio vissuto cognitivo ed emotivo verso una direzione più funzionale, senza avvitarsi in preoccupazioni che, più o meno consapevolmente, finiscono per creare il problema e renderlo reale.
Cordiali saluti
>>>
Gentile utente, già da sola, quest'informazione lasciava propendere per un'origine psicogena del suo problema. Ad ogni modo ha fatto bene a seguire l'iter diagnostico prescritto, e la diagnosi che ha ricevuto ha infatti confermato l'ipotesi.
Segua ora la cura che le è stata seegnata, tenendo presente che un intervento psicoterapeutico mirato sarà probabilmente necessario per risolvere tutto. La cura psicologica del suo problema può essere anche breve e svolgersi nell'arco di poche sedute, utilizzando l'approccio adatto.
In estrema sintesi, il lavoro psicologico in questi casi si basa sull'imparare, aiutati dallo psicologo, a riorientare il proprio vissuto cognitivo ed emotivo verso una direzione più funzionale, senza avvitarsi in preoccupazioni che, più o meno consapevolmente, finiscono per creare il problema e renderlo reale.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#21]
Gentile utente,
i circoli viziosi possono essere sbloccati, la risoluzione del meccanismo di fondo dovrebbe individuare quale tipo di "braccio" del circolo vizioso si innesca autonomamente e per primo, altrimenti il suddetto circolo tenderà a riproporsi dopo una fase di "sblocco".
Certamente che c'è intercomunicazione e che si può anche utilizzare due approcci su tutti e due i possibili obiettivi, a quel punto parrebbe logico però utilizzare approcci specifici per cervello e apparato genitale, sinergicamente.
Non so se il caso sia questo, forse il decorso lo chiarirà.
i circoli viziosi possono essere sbloccati, la risoluzione del meccanismo di fondo dovrebbe individuare quale tipo di "braccio" del circolo vizioso si innesca autonomamente e per primo, altrimenti il suddetto circolo tenderà a riproporsi dopo una fase di "sblocco".
Certamente che c'è intercomunicazione e che si può anche utilizzare due approcci su tutti e due i possibili obiettivi, a quel punto parrebbe logico però utilizzare approcci specifici per cervello e apparato genitale, sinergicamente.
Non so se il caso sia questo, forse il decorso lo chiarirà.
[#22]
Utente
Egregi Dottori,
dopo qualche giorno di riflessione sulla mia situazione ho deciso di seguire un percorso psicologico per capire e risolvere il mio problema.
Credo che la diagnosi fattami dall'andrologo (DE di origine psicogena) sia in ogni caso la diagnosi di un problema, e quindi vorrei risolverlo se possibile senza farmaci (anche perchè se non ho nulla di organico forse non ne ho bisogno).
Purtroppo la mia relazione è finita del tutto anche e sopratutto per questa mia problematica, che intendo quindi capire e risolvere in via definitiva.
Ciò detto, con il consiglio dell'andrologo mi recherò domani dalla psico-sessuologa che segue, secondo quanto dettomi dall'andrologo (ovviamente domani ne saprò di più)un approccio cognitivo comportamentale.
Potete chiarirmi in cosa consiste? Di solito il problema con questo approccio si ricolve in tempi brevi o lunghi? Conoscete il costo, orientativo, delle sedute?
Ovviamente: tutto è relativo al mio problema specifico, ma spero che possiata in ogni caso darmi qualche delucidazione.
Cordiali saluti
dopo qualche giorno di riflessione sulla mia situazione ho deciso di seguire un percorso psicologico per capire e risolvere il mio problema.
Credo che la diagnosi fattami dall'andrologo (DE di origine psicogena) sia in ogni caso la diagnosi di un problema, e quindi vorrei risolverlo se possibile senza farmaci (anche perchè se non ho nulla di organico forse non ne ho bisogno).
Purtroppo la mia relazione è finita del tutto anche e sopratutto per questa mia problematica, che intendo quindi capire e risolvere in via definitiva.
Ciò detto, con il consiglio dell'andrologo mi recherò domani dalla psico-sessuologa che segue, secondo quanto dettomi dall'andrologo (ovviamente domani ne saprò di più)un approccio cognitivo comportamentale.
Potete chiarirmi in cosa consiste? Di solito il problema con questo approccio si ricolve in tempi brevi o lunghi? Conoscete il costo, orientativo, delle sedute?
Ovviamente: tutto è relativo al mio problema specifico, ma spero che possiata in ogni caso darmi qualche delucidazione.
Cordiali saluti
[#23]
Gentile utente,
Lei farà il percorso che riterrà opportuno, se possibile su indicazione di un medico (come al momento farà). Eviti però alcuni errori comuni di impostazione:
a) decidere quali terapie farà sulla base di criteri non collegati alla loro utilità, del tipo "mi curo ma non voglio farlo nel modo x", ovvero per esempio con farmaci
b) creare un legame inesistente tra farmaci e organicità, perché organicità significa una serie di cause evidenziabili macroscopicamente, per il resto i disturbi "funzionali" possono benissimo essere curati con farmaci o con altre tecniche. La DE psicogena non è una diagnosi metafisica, riguarda comunque una parte del suo corpo che è coinvolta nel funzionamento dell'apparato sessuale.
Pertanto, una cura di questo tipo inizia "bene" se è l'opzione indicatale dall'andrologo, meno "bene" se l'andrologo le ha indicato una soluzione perché altre le ha escluse Lei a priori sulla base di criteri non medici.
Lei farà il percorso che riterrà opportuno, se possibile su indicazione di un medico (come al momento farà). Eviti però alcuni errori comuni di impostazione:
a) decidere quali terapie farà sulla base di criteri non collegati alla loro utilità, del tipo "mi curo ma non voglio farlo nel modo x", ovvero per esempio con farmaci
b) creare un legame inesistente tra farmaci e organicità, perché organicità significa una serie di cause evidenziabili macroscopicamente, per il resto i disturbi "funzionali" possono benissimo essere curati con farmaci o con altre tecniche. La DE psicogena non è una diagnosi metafisica, riguarda comunque una parte del suo corpo che è coinvolta nel funzionamento dell'apparato sessuale.
Pertanto, una cura di questo tipo inizia "bene" se è l'opzione indicatale dall'andrologo, meno "bene" se l'andrologo le ha indicato una soluzione perché altre le ha escluse Lei a priori sulla base di criteri non medici.
[#25]
"Credo che la diagnosi fattami dall'andrologo (DE di origine psicogena) sia in ogni caso la diagnosi di un problema, e quindi vorrei risolverlo se possibile senza farmaci (anche perchè se non ho nulla di organico forse non ne ho bisogno)."
Da questa frase non sembrava.
Saluti
Da questa frase non sembrava.
Saluti
[#26]
Utente
"A quel punto parrebbe logico però utilizzare approcci specifici per cervello e apparato genitale, sinergicamente"
Credo che il virgolettato sia Suo, ed è quello che intendo fare (ripeto d'accordo con i medici) ... forse mi sono espresso male.
Potrebbe chiarirmi in cosa consiste l'approccio cognitivo-comportamentale e come si svolgono le sedute?
Grazie mille per la disponibilità
Cordiali saluti
Credo che il virgolettato sia Suo, ed è quello che intendo fare (ripeto d'accordo con i medici) ... forse mi sono espresso male.
Potrebbe chiarirmi in cosa consiste l'approccio cognitivo-comportamentale e come si svolgono le sedute?
Grazie mille per la disponibilità
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 27 risposte e 5.2k visite dal 05/09/2010.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?