Assunzione occasionale cialis.
Buongiorno,
volevo togliermi un dubbio circa l’utilizzo del Cialis.
Circa 2 mesi fa mi recai dal curante (poi dall’andrologo che mi confermò il parere del curante) perché notai un calo del desiderio associato a difficoltà di erezione. Dopo una serie di accertamenti non emerse nulla di rilevante ed associarono l’episodio (che si rivelò occasionale) a stress o ad elementi del genere. Mi consigliarono comunque, all’occorrenza, l’uso del Cialis che ho utilizzato 2 volte in 2 mesi ma solo per essere certo di non “”toppare” con effetti notevoli.
Mi domandavo ora: pur non avendone bisogno (non ho più avuto problemi erettivi), l’uso saltuario del Cialis può avere un effetto di assuefazione? Intendo dire: l’organismo si potrebbe abituare al farmaco e darne poi una sorte di dipendenza?
Saluti.
Andrea.
volevo togliermi un dubbio circa l’utilizzo del Cialis.
Circa 2 mesi fa mi recai dal curante (poi dall’andrologo che mi confermò il parere del curante) perché notai un calo del desiderio associato a difficoltà di erezione. Dopo una serie di accertamenti non emerse nulla di rilevante ed associarono l’episodio (che si rivelò occasionale) a stress o ad elementi del genere. Mi consigliarono comunque, all’occorrenza, l’uso del Cialis che ho utilizzato 2 volte in 2 mesi ma solo per essere certo di non “”toppare” con effetti notevoli.
Mi domandavo ora: pur non avendone bisogno (non ho più avuto problemi erettivi), l’uso saltuario del Cialis può avere un effetto di assuefazione? Intendo dire: l’organismo si potrebbe abituare al farmaco e darne poi una sorte di dipendenza?
Saluti.
Andrea.
[#1]
Caro Utente,non e' stata dimostrata,a tuttoggi,una tachifilassi (assuefazione) al tadalafil.Mantenga un stile di vita corretto e il benessere indotto dal medicinale sara' garantito.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Gentile Utente,
se ha effettuato diagnosi e terapia, perchè avverte ancora la necessità di adoperare la terapia orale per il deficit erettivo?
Il tipo di assuefazione che potrebbe manifestarsi è quella psicologica.
Il farmaco rappresenta una “stampella emotiva”, su cui far affidamento, in situazioni di stress, di cambio partner, di avventure sessuali difficoltose o ad alto impatto erotico.
Ottimale, nei casi di assunzione di terapia orale, sarebbe un “approccio combinato”al d.e, , effettuato a quattro mani: quelle dell’andrologo e quelle del sessuologo clinico.
In associazione temporale alla diagnosi ed alla terapia per la disfunzione sessuale, il sessuologo, effettua la sua anamnesi psico-sessuologica, che diviene un momento di fondamentale importanza, sia per il clinico che per il paziente, diviene un contenitore di ansie, emozioni, paure, difficoltà sessuali e non, rappresenta la “ storia sessuale” del paziente, dall’inizio a quel momento.
A seconda della diagnosi di d.e( primario, secondario, situazionale, assoluto) e della data e cause relative alla disfunzione, si stabilisce unitamente all’andrologo, se effettuare una terapia sessuologica o qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, da effettuare all’inizio della terapia orale, a metà del percorso ed a ridosso della sospensione, per evitare ricadute ed ansie anticipatorie di ricadute.
Auguri
se ha effettuato diagnosi e terapia, perchè avverte ancora la necessità di adoperare la terapia orale per il deficit erettivo?
Il tipo di assuefazione che potrebbe manifestarsi è quella psicologica.
Il farmaco rappresenta una “stampella emotiva”, su cui far affidamento, in situazioni di stress, di cambio partner, di avventure sessuali difficoltose o ad alto impatto erotico.
Ottimale, nei casi di assunzione di terapia orale, sarebbe un “approccio combinato”al d.e, , effettuato a quattro mani: quelle dell’andrologo e quelle del sessuologo clinico.
In associazione temporale alla diagnosi ed alla terapia per la disfunzione sessuale, il sessuologo, effettua la sua anamnesi psico-sessuologica, che diviene un momento di fondamentale importanza, sia per il clinico che per il paziente, diviene un contenitore di ansie, emozioni, paure, difficoltà sessuali e non, rappresenta la “ storia sessuale” del paziente, dall’inizio a quel momento.
A seconda della diagnosi di d.e( primario, secondario, situazionale, assoluto) e della data e cause relative alla disfunzione, si stabilisce unitamente all’andrologo, se effettuare una terapia sessuologica o qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, da effettuare all’inizio della terapia orale, a metà del percorso ed a ridosso della sospensione, per evitare ricadute ed ansie anticipatorie di ricadute.
Auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Cari dottori,
grazie per le risposte, in particolare alla Dott.ssa Randone alla quale volevo dire che in effetti non avrei la nececcità del Cialis, ma diciamo che in alcune situazioni ove non vorrei correre alcun rischio di fallimento, mi tranquillizza assumerlo. La domanda è: questo tipo di assunzione (la media è di 1 volta al mese) è in qualche modo deleteriO?
Saluti e buone ferie (se ancora non le avete fatte).
grazie per le risposte, in particolare alla Dott.ssa Randone alla quale volevo dire che in effetti non avrei la nececcità del Cialis, ma diciamo che in alcune situazioni ove non vorrei correre alcun rischio di fallimento, mi tranquillizza assumerlo. La domanda è: questo tipo di assunzione (la media è di 1 volta al mese) è in qualche modo deleteriO?
Saluti e buone ferie (se ancora non le avete fatte).
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 17.1k visite dal 06/08/2010.
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