Circoncisione, una brutta esperienza da risolvere
Ho 25 anni, il 28 aprile 2010 mi è stata eseguita una frenuloplastica e circoncisione.
Non mi è stata diagnosticata una fimosi; il prepuzio abbondante e il frenulo corto non mi hanno causato in passato particolari problemi.
In erezione il prepuzio scorreva se aiutato manualmente, e la pelle si accumulava, bloccandosi, dietro la corona del glande lasciandolo scoperto.
Dopo 2 o 3 volte in cui il frenulo mi ha procurato un fastidio localizzato, si è lacerato, allungandosi di pochi millimetri.
Da allora ho riscontrato difficoltà nell'attività sessuale.
Il dolore al frenulo dopo pochi giorni non era più un problema, ma la zona era diventata particolarmente sensibile.
Anche l'uso del preservativo era diventato problematico, il prepuzio non si fermava più dietro al glande, con l'accumulo di pelle. Tendeva invece a ricoprire il glande, con continui spostamenti, fastidiosi anche per la formazione di sacche d'aria all'interno del preservativo.
La visita urologica ha riscontrato: frenulo corto (con pregressa lesione), eccesso di tessuto prepuziale. Nel referto era consigliata la frenulotomia, e riportava la mia preferenza ad eseguire una circoncisione.
Intervento eseguito 3 mesi dopo, in una struttura ospedaliera fuori Bologna, tramite SSN.
Inizia quindi la mia cattiva esperienza: il chirurgo era contrario ad eseguire la circoncisione non vedendo fimosi.
Non mi ha dato ascolto circa la visita urologica di 3 mesi prima, e si discuteva su cosa fare quando ero già sul lettino con la prima applicazione di anestetico.
Non mi sembra un modo di mettere un paziente a proprio agio.
Alla mia esplicita richiesta di circoncisione totale, la risposta è stata: che brutto; e ha eseguito quella parziale.
Quindi il dolore. Mi hanno praticato varie iniezioni perché in certi momenti sentivo davvero troppo i tagli e i punti.
L'edema è stato notevole (può essere colpa delle ripetute iniezioni?) e nella parte inferiore i punti hanno creato una superficie estremamente irregolare.
Dopo 3 mesi le escrescenze di pelle dove c'erano i punti in basso, rendono il risultato estetico molto al di sotto delle mie aspettative.
Inoltre c'è più pelle nella parte inferiore che in alto, e a riposo con glande coperto, l'apertura del prepuzio non somiglia molto a una forma circolare.
Infine, c’è un residuo di frenulo vicino all'orifizio del glande, una specie di triangolino o cresta che dir si voglia.
Cosa mi suggerite di fare?
Una nuova operazione di circoncisione totale può eliminare l'attuale cicatrice?
Ed il residuo di frenulo può essere rimosso del tutto?
Devo aspettarmi di nuovo una tale incongruenza fra la visita specialistica e il chirurgo?
Questa volta per la visita devo cercare un andrologo, o va bene un urologo?
Sono stato solo sfortunato con l’anestesia, o è meglio optare per l'anestesia totale la prossima volta?
Quanto tempo deve intercorrere come minimo tra due operazioni di circoncisione?
Credo sia comprensibile il mio desiderio di tornare alla normalità.
Grazie
Non mi è stata diagnosticata una fimosi; il prepuzio abbondante e il frenulo corto non mi hanno causato in passato particolari problemi.
In erezione il prepuzio scorreva se aiutato manualmente, e la pelle si accumulava, bloccandosi, dietro la corona del glande lasciandolo scoperto.
Dopo 2 o 3 volte in cui il frenulo mi ha procurato un fastidio localizzato, si è lacerato, allungandosi di pochi millimetri.
Da allora ho riscontrato difficoltà nell'attività sessuale.
Il dolore al frenulo dopo pochi giorni non era più un problema, ma la zona era diventata particolarmente sensibile.
Anche l'uso del preservativo era diventato problematico, il prepuzio non si fermava più dietro al glande, con l'accumulo di pelle. Tendeva invece a ricoprire il glande, con continui spostamenti, fastidiosi anche per la formazione di sacche d'aria all'interno del preservativo.
La visita urologica ha riscontrato: frenulo corto (con pregressa lesione), eccesso di tessuto prepuziale. Nel referto era consigliata la frenulotomia, e riportava la mia preferenza ad eseguire una circoncisione.
Intervento eseguito 3 mesi dopo, in una struttura ospedaliera fuori Bologna, tramite SSN.
Inizia quindi la mia cattiva esperienza: il chirurgo era contrario ad eseguire la circoncisione non vedendo fimosi.
Non mi ha dato ascolto circa la visita urologica di 3 mesi prima, e si discuteva su cosa fare quando ero già sul lettino con la prima applicazione di anestetico.
Non mi sembra un modo di mettere un paziente a proprio agio.
Alla mia esplicita richiesta di circoncisione totale, la risposta è stata: che brutto; e ha eseguito quella parziale.
Quindi il dolore. Mi hanno praticato varie iniezioni perché in certi momenti sentivo davvero troppo i tagli e i punti.
L'edema è stato notevole (può essere colpa delle ripetute iniezioni?) e nella parte inferiore i punti hanno creato una superficie estremamente irregolare.
Dopo 3 mesi le escrescenze di pelle dove c'erano i punti in basso, rendono il risultato estetico molto al di sotto delle mie aspettative.
Inoltre c'è più pelle nella parte inferiore che in alto, e a riposo con glande coperto, l'apertura del prepuzio non somiglia molto a una forma circolare.
Infine, c’è un residuo di frenulo vicino all'orifizio del glande, una specie di triangolino o cresta che dir si voglia.
Cosa mi suggerite di fare?
Una nuova operazione di circoncisione totale può eliminare l'attuale cicatrice?
Ed il residuo di frenulo può essere rimosso del tutto?
Devo aspettarmi di nuovo una tale incongruenza fra la visita specialistica e il chirurgo?
Questa volta per la visita devo cercare un andrologo, o va bene un urologo?
Sono stato solo sfortunato con l’anestesia, o è meglio optare per l'anestesia totale la prossima volta?
Quanto tempo deve intercorrere come minimo tra due operazioni di circoncisione?
Credo sia comprensibile il mio desiderio di tornare alla normalità.
Grazie
[#1]
Caro lettore, inizierò dalla fine della lettera per cercare di rispondere: il tuo desiderio di tornare alla normalità è certamente legittimo.
Per fare il tipo di intervento che menzioni l'anestesia locale (con le iniezioni di anestetico sul pene) è un'anestesia corretta. La quantità delle punture necessarie, a volte, dipende dalla risposta del paziente all'anestetico e comunque, anche se si forma un po' di edema, questo si risolve in pochi giorni.
Il risultato estetico e funzionale dell'intervento deve essere però valutato con una visita specialistica. La cosa migliore sarebbe tornare dal chirurgo che ti ha operato (se hai ancora fiducia in lui) o da un urologo o un andrologo che, se è necessario, ti possa eseguire una revisione estetica del prepuzio e del frenulo. Se questo problema ti condiziona il rapporto sessuale sia dal punto di vista di fastidio e dolore durante la penetrazione sia dal punto di vista psicologico/estetico il collega valuterà l'indicazione all'intervento che comunque dopo 3-4 mesi può essere eseguito.
Per fare il tipo di intervento che menzioni l'anestesia locale (con le iniezioni di anestetico sul pene) è un'anestesia corretta. La quantità delle punture necessarie, a volte, dipende dalla risposta del paziente all'anestetico e comunque, anche se si forma un po' di edema, questo si risolve in pochi giorni.
Il risultato estetico e funzionale dell'intervento deve essere però valutato con una visita specialistica. La cosa migliore sarebbe tornare dal chirurgo che ti ha operato (se hai ancora fiducia in lui) o da un urologo o un andrologo che, se è necessario, ti possa eseguire una revisione estetica del prepuzio e del frenulo. Se questo problema ti condiziona il rapporto sessuale sia dal punto di vista di fastidio e dolore durante la penetrazione sia dal punto di vista psicologico/estetico il collega valuterà l'indicazione all'intervento che comunque dopo 3-4 mesi può essere eseguito.
Dott. Andrea Del Grasso
Urologo - Andrologo
[#2]
Utente
Grazie Dottore, apprezzo molto il suo contributo.
Proprio per un fatto di fiducia non ripeterò l'esperienza nelle strutture a cui mi sono affidato in precedenza.
Ho iniziato la ricerca di uno specialista che possa seguire il mio caso, possibilmente sia nella visita che in una eventuale operazione.
Valuterò Bologna e le aree facilmente raggingibili, ogni segnalazione a riguardo è ben accetta.
Saluti
Proprio per un fatto di fiducia non ripeterò l'esperienza nelle strutture a cui mi sono affidato in precedenza.
Ho iniziato la ricerca di uno specialista che possa seguire il mio caso, possibilmente sia nella visita che in una eventuale operazione.
Valuterò Bologna e le aree facilmente raggingibili, ogni segnalazione a riguardo è ben accetta.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13k visite dal 04/08/2010.
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