Riflessione
Gentili medici,
ho letto spesso interventi preoccupati di numerosi giovani inerenti le dimensioni del proprio pene, e ho visto come, nella maggior parte delle risposte, si diffidi dal riporre eccessive speranze in cure miracolose o su interventi chirurgici comunque consigliati in un esiguo numero di casi. A fronte di ciò, mi sorge una riflessione sul fatto che è forse un pò inutile e mortificante piangerci eccessivamente addosso (talvolta lo faccio pure con una certa dose di ragione: 8cm x 8 a riposo) perchè ho intuito che cambiare qualcosa sarebbe un'impari lotta contro i mulini a vento. Ho intuito, e correggetemi se sbaglio, che una volta escluse patologie (2 urologi spero me le avrebbero diagnosticate) che la natura ha attribuito anche all'organo genitale una certa proporzione armonica con il resto del corpo e quindi non mi stupisco troppo che un nerboruto atleta alto 1,90m abbia un pene più grosso del mio che peso 60kg! Avrà più grandi dei miei pure i deltoidi, gli omeri, i polmoni i reni o i piedi!!
Vorrei avere un Vostro parere al riguardo su questa questione e sulla seconda, che da questa ne consegue: perchè noi uomini attribuiamo tanta frustrante attenzione alle dimensioni del nostro membro, mentre, fortunatamente, non proviamo lo stesso disappunto nel confrontare le nostre mani con quelle abili di un chirurgo od un pianista,il nostro cervello con quello di un premio nobel o la nostra agilità con quella di un ginnasta? Sono certo che, razionalmente, attribuiamo la medesima importanza anche a queste doti, ma istintivamente poniamo molta più attenzione all'altro angoscioso confronto. E' forse un retaggio ancestrale? Perchè? Grazie per le preziose risposte.
ho letto spesso interventi preoccupati di numerosi giovani inerenti le dimensioni del proprio pene, e ho visto come, nella maggior parte delle risposte, si diffidi dal riporre eccessive speranze in cure miracolose o su interventi chirurgici comunque consigliati in un esiguo numero di casi. A fronte di ciò, mi sorge una riflessione sul fatto che è forse un pò inutile e mortificante piangerci eccessivamente addosso (talvolta lo faccio pure con una certa dose di ragione: 8cm x 8 a riposo) perchè ho intuito che cambiare qualcosa sarebbe un'impari lotta contro i mulini a vento. Ho intuito, e correggetemi se sbaglio, che una volta escluse patologie (2 urologi spero me le avrebbero diagnosticate) che la natura ha attribuito anche all'organo genitale una certa proporzione armonica con il resto del corpo e quindi non mi stupisco troppo che un nerboruto atleta alto 1,90m abbia un pene più grosso del mio che peso 60kg! Avrà più grandi dei miei pure i deltoidi, gli omeri, i polmoni i reni o i piedi!!
Vorrei avere un Vostro parere al riguardo su questa questione e sulla seconda, che da questa ne consegue: perchè noi uomini attribuiamo tanta frustrante attenzione alle dimensioni del nostro membro, mentre, fortunatamente, non proviamo lo stesso disappunto nel confrontare le nostre mani con quelle abili di un chirurgo od un pianista,il nostro cervello con quello di un premio nobel o la nostra agilità con quella di un ginnasta? Sono certo che, razionalmente, attribuiamo la medesima importanza anche a queste doti, ma istintivamente poniamo molta più attenzione all'altro angoscioso confronto. E' forse un retaggio ancestrale? Perchè? Grazie per le preziose risposte.
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Gentile utente,
non necessariamente le dimemsioni del pene sono direttamente proprozionali alle dimensioni corporee. D'altra parte attribuire un significato al proprio pene significa in ultima analisi attribuire un significato a sé stessi. E questo meccanismo psicologico è responsabile (con tutto ciò che già la sessualità in genere comporta) delle "riflessioni" che aleggiano attorno all'organo sessuale maschile.
Cordialmente.
Stefano Garbolino
non necessariamente le dimemsioni del pene sono direttamente proprozionali alle dimensioni corporee. D'altra parte attribuire un significato al proprio pene significa in ultima analisi attribuire un significato a sé stessi. E questo meccanismo psicologico è responsabile (con tutto ciò che già la sessualità in genere comporta) delle "riflessioni" che aleggiano attorno all'organo sessuale maschile.
Cordialmente.
Stefano Garbolino
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
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Caro Utente,credo che le dimensioni del pene "a riposo",come hanno confermato 2 urologi da Lei consultati,rientrino nella normalità.Ciò non significa che un uomo non possa confessare che 2 o 3 cm. in più non gli sarebbero dispiaciuti...La invito però a riflettere sulla funzione dinamica del pene,cioè l'erezione.A tal proposito Le chiedo:
ha mai avuto un rapporto sessuale o si é mai mostrato nudo ad una donna?Se si,questa/e donna/e ha/hanno riavuto rapporti sessuali con Lei?Le ha/hanno mai detto che il pene in erezione era piccolo?
In verità i problemi dell'intimo tendono ad essere sopravvalutati se non si ha la coscienza e la conoscenza del proprio essere.
Ci faccia sapere,se ritiene
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo
ha mai avuto un rapporto sessuale o si é mai mostrato nudo ad una donna?Se si,questa/e donna/e ha/hanno riavuto rapporti sessuali con Lei?Le ha/hanno mai detto che il pene in erezione era piccolo?
In verità i problemi dell'intimo tendono ad essere sopravvalutati se non si ha la coscienza e la conoscenza del proprio essere.
Ci faccia sapere,se ritiene
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#3]
Concordo pienamente quanto esposto dai coleghi che mi hanno preceduto stressando personalmente la problematica che mi pare di natura prettamente psicologica.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 11/07/2007.
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