Diminuzione liquido seminale.

Buongiorno,
vorrei richiedere un vostro parere per la problematica che da diverso tempo mi affligge. Premesso che venni operato nel '98 di varicocele sx di terzo grado e il mio liquido seminale non è idoneo alla fecondazione naturale, il problema è il seguente... Da circa quattro anni, tempo in cui iniziammo le procedure per l'inseminazione artificiale, il quantitativo emesso è drasticamente diminuito. Inizialmente da 4/5.5 ml ad oggi, o meglio all'ultima raccolta, circa 1/1.5 ml. Anche durante i rapporti sessuali l'eiaculazione non è più abbondante e vigorosa come un tempo, ma si limita a pochi getti a breve distanza. Premetto che nel corso degli anni ho effettuato varie visite specialistiche da diversi (3) dottori senza riuscire a venire a capo della situazione. I sintomi che accuso sono: dolore al testicolo destro (parte superiore). Fastidio che sembra propagarsi all'interno coscia-inguine(non sempre ma spessissimo, dipende dai giorni) a restare seduto in auto o al lavoro. Saltuariamente mi è capitato di notare alcuni puntini rossi sul glande (senza pus, senza esquamazioni, senza lacun tipo di secrezione) che perdurano per un lasso di qualche giorno e poi scompaino così come si sono presentati. Arrossamento leggermente pruriginoso alla base del glande (potrebbe trattarsi di herpes? Ho quasi sempre una macchia rossa a volte pruriginosa, a volte no vicino all'osso sacro). Quando faccio il bagno in acqua fredda spesso il testicolo dx tende a risalire leggermente (potrebbe infiammarsi qualcosa magari a causa della mobilità e diminuire la produzione?). In un paio di occasioni ho avvertito per circa tre/quattro giorni un forte dolore al glande (anche al tatto leggerissimo). Raramente ho accusato forti fitte tra ano e tsticoli simili ad un crampo, che durano un paio di secondi. Spesso inoltre sia da seduto che in piedi mantengo l'ano contratto oltre il dovuto, come se dovessi trattenere feci. Al secondo rapporto sessuale, dopo ad esmpio un'ora dal primo anche dopo giorni di astinenza, l'eiculazione si riduce a poche gocce come nei giorni a seguire. Anni fa recuperavo subito. Gli esami che nel corso del tempo ho effettuato non hanno riscontrato ernie inguinali, infiammazioni delle vescicole seminali, varicocele e infezioni o batteri nelle urine (una volta un virus parainfluenzale trattato con antibiotici) e la prostata è piccola. Un medico mi ha detto che secondo lui sono una persona troppo ansiosa e creo il problema psicologicamente. Sinceramente non credo, ora abbiamo un figlio di 2.5 anni e a dicembre arriverà il secondo, entrambi ottenuti tramite icsi. Conduco una vita serena e salutare, pratico diversi sport a livello amatoriale, lavoro in ufficio, i rapporti sessuali sono molto soddisfacenti e duraturi. Sinceramente non so più che cosa pensare. Non vorrei che in futuro la situazione peggiorasse ancora. Vi ringrazio in anticipo per le vostre preziose risposte. Qualora necessitaste info per gli esami già eseguiti sono a disposizione. Saluti, Ale
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile Signore ,

purtroppo in questi casi , senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta e precisa, cioè capire la causa del problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare a livello diagnostico e terapeutico.

Potrebbe trattarsi di un problema infiammatorio oppure anche di una gìà ventilata causa psicologica ma ora bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare un andrologo.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Dottore buongiorno,
la ringrazio per la celere risposta. È quindi possibile un'implicazione psicologica nel problema anche secondo la sua opinione? Sono state diagnosticate situazioni simili alla mia, con problematiche di questo tipo? La cosa che trovo veramente strana è che mi sento molto bene sia fisicamente (a parte chiaramente i sintomi citati) che mentalmente ma chiaramente non essendo un dottore lascio agli altri il compito di valutare. Mi consiglia quindi di ritornare dallo stesso specialista o di andare da un'altra persona per un diverso consulto? La ringrazio.

Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Risenta lo specialista già interpellato e che già conosce il suo problema e con lui bisogna poi valutare il da farsi.
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente. Cordiali saluti.