Un fattore psicologico ho provato ad avere un rapporto sessuale
gentili dottori premetto che soffro di ipertrofia prostatica da circa 5 anni con ingrossamento della prostata di circa 50 mm. Vengo curato con il farmaco terazosina 5 mg una volta al giorno. Sono sposato da 30 anni e con mia moglie seppur non soddisfacenti ho sempre avuto dei normali rapporti sessulai circa uno a settimana ma non per incapacità mia ma perche lei non ne aveva mai voglia. Questo mi ha portato a conoscere un altra donna. all'inizio con questa donna seppur occasionalmente i rapporti sessulai erano piu che soddisfacent. Poi una sera durante un rapporto sessuale orale ho subito una lacerazione parziale del legamento tra il glande e il pene. non sono andato in ospedale perchè la cosa sembrava di poco conto e poi per ovvi motivi. fatto sta che da quella sera i miei rapporti sessuali con quella donna non sono piu stati soddisfacenti nel senso che durante i preliminari ho un erezione totale ma appena inizio il rapporto sessuale il pene perde l'erezione costringendo la mia donna ad avere un rapporto orale per raggiungere l'eiaculazione seppur con erezione ridotta. Su consiglio del medico ho assunto una pastiglia di levitra 10 mg e pensando che fosse un fattore psicologico ho provato ad avere un rapporto sessuale con mia moglie ma con scarsi risultati. Con l'altra donna cerco di evitare i rapporti sessuali per imbarazzo. Premetto che l'altra donna della quale sono veramente innamorato e che amo profondamente, a differenza di mia moglie è molto piu comprensiva tanto che gli ultimi rapporti sessuali avuti con lei sono stati solo di natura orale. Io la desidero questa donna mentree non amo piu mia moglie. Ma nonostante i miei e i suoi sforzi e comprensioni non riesco a soddisfarla sessualmente. Mi scuso se ho usato un linguaggio un po oltre ma era l'unico modo per illustrare la mia situazione. recentemente ho fatto gli esami ematochimici ma a parte un aumento della percentuale di riserva di ferro tutti gli altri valori sono normali. La prego dottore mi aiuti e spero in un suo consiglio.
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Caro signore,
a parte le ovvie implicazioni psicogene a giocare "fuori casa" (mi permetta il termine calcistico), sarebe veramente il caso di sentire un collega per una diagnosi definitiva circa il suo problema che può avere cause circolatorie, ormonali o psicogene. Fatto questo una terapia mirata la aiuterà. Tenga presente che certi "esami" spesso si risolvono con bocciatura. Una occhiatina al frenulo è di rigore, che non sia il caso di ritocchino chirurgico.
a parte le ovvie implicazioni psicogene a giocare "fuori casa" (mi permetta il termine calcistico), sarebe veramente il caso di sentire un collega per una diagnosi definitiva circa il suo problema che può avere cause circolatorie, ormonali o psicogene. Fatto questo una terapia mirata la aiuterà. Tenga presente che certi "esami" spesso si risolvono con bocciatura. Una occhiatina al frenulo è di rigore, che non sia il caso di ritocchino chirurgico.
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Penso che il suo problema abbia una forte componente psicologica , funzionale.
Senta il suo medico curante e poi a ruota un esperto psicosessuologo.
Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .
Un cordiale saluto.
Senta il suo medico curante e poi a ruota un esperto psicosessuologo.
Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#3]
Gentile Signore,
quando le dinamiche relazionali, emozionali e sessuali, non sono molto chiare, possono subentrare difficoltà come quelle che sta vivendo lei.
Le suggerirei di consultare un sessuologo clinico, al fine di effettuare qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, che l'aiuterà a fare chiarezza ed a risolvere la sua difficoltà ssessuale.
Auguri.
quando le dinamiche relazionali, emozionali e sessuali, non sono molto chiare, possono subentrare difficoltà come quelle che sta vivendo lei.
Le suggerirei di consultare un sessuologo clinico, al fine di effettuare qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, che l'aiuterà a fare chiarezza ed a risolvere la sua difficoltà ssessuale.
Auguri.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile lettore,
oltre alle corrette indicazioni qui ricevute dalla collega Randone, se desidera poi ancora approfondire queste tematiche, le consiglio proprio la lettura del suo bel libro: "Sessualità: usi e costumi degli italiani sotto le lenzuola" Casa Editrice Kimerik .
Un cordiale saluto.
oltre alle corrette indicazioni qui ricevute dalla collega Randone, se desidera poi ancora approfondire queste tematiche, le consiglio proprio la lettura del suo bel libro: "Sessualità: usi e costumi degli italiani sotto le lenzuola" Casa Editrice Kimerik .
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 29/07/2010.
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