Frattura pene
Vorrei presentarvi il seguente caso: sono un ragazzo di 28 anni a seguito di un trauma durante un rapporto sessuale con la mia partner, forte schiocco ma senza lividi ne gonfiore ne sangue nelle urine, ho effettuato una prima ecografia che riporta:
"L'indagine ha evidenziato la presenza di un area disomogeneamente ipoecogena localizzata prevalentemente sul versante dorsale del pene in corrispondenza del tratto piu distale dei corpi cavernosi, che si estende per un diametro longitudianle max di 3.1 cm e diametro trasversale di 2.7 cm circa. Il reperto è compatibile con stravaso verosimilmente siero emorraggico attualmente in fase di organizzazione conseguente a microlesione traumatica dell'albuginea. Non si evidenziano attualemnte alterazione dei corpi cavernosi".
Dopo un mese e mezzo circa di astensione dai rapporti sessuali ho rifatto un ecografia, cosi come prescritto dal mio medico curante, la quale riporta:
"Il controllo conferma la presenza di un area di evidente ispessimento dell'albuginea al terzo distale del pene sul versante dorsale che appare attualmente molto piu sfumata e meno ipoecogena rispetto alla precedente indagine come da ematoma in fase di parziale risooluzione. Nella norma la restante obiettività".
Attualmente, ossia a distanza di circa due mesi e mezzo dal trauma ho un po di fastidio durante la penetrazione (senso di scarsa "solidità" nel tratto terminale dell'asta; il pene si presenta però come prima del trauma ossia senza incurvamenti particolari.
Gradirei avere un vostro prezioso parere in merito alla situazione, in particolare alla possibilità di avere future complicazioni dovute alla cicatrizzazione come ad esempio incurvamento del pene. Il fatto che attualemnte non vedo nulla di strano puo far pensare che la cosa si stabilizzi cosi oppure evolva in altro modo?
Grazie della vostra cortese attenzione
"L'indagine ha evidenziato la presenza di un area disomogeneamente ipoecogena localizzata prevalentemente sul versante dorsale del pene in corrispondenza del tratto piu distale dei corpi cavernosi, che si estende per un diametro longitudianle max di 3.1 cm e diametro trasversale di 2.7 cm circa. Il reperto è compatibile con stravaso verosimilmente siero emorraggico attualmente in fase di organizzazione conseguente a microlesione traumatica dell'albuginea. Non si evidenziano attualemnte alterazione dei corpi cavernosi".
Dopo un mese e mezzo circa di astensione dai rapporti sessuali ho rifatto un ecografia, cosi come prescritto dal mio medico curante, la quale riporta:
"Il controllo conferma la presenza di un area di evidente ispessimento dell'albuginea al terzo distale del pene sul versante dorsale che appare attualmente molto piu sfumata e meno ipoecogena rispetto alla precedente indagine come da ematoma in fase di parziale risooluzione. Nella norma la restante obiettività".
Attualmente, ossia a distanza di circa due mesi e mezzo dal trauma ho un po di fastidio durante la penetrazione (senso di scarsa "solidità" nel tratto terminale dell'asta; il pene si presenta però come prima del trauma ossia senza incurvamenti particolari.
Gradirei avere un vostro prezioso parere in merito alla situazione, in particolare alla possibilità di avere future complicazioni dovute alla cicatrizzazione come ad esempio incurvamento del pene. Il fatto che attualemnte non vedo nulla di strano puo far pensare che la cosa si stabilizzi cosi oppure evolva in altro modo?
Grazie della vostra cortese attenzione
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Gentile signore, una curvatura patologica dovuta alla cicatrizzazione dell'albuginea del pene è possibile (anche se non con una elevata probabilità) , ma attualmente non può fare altro che tenere sotto controllo la situazione.Nel tempo i disturbi dovrebbero diminuire progressivamente.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 13/07/2010.
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