Ho subito provato ad avere un rapporto con mia moglie ma l'erezione non e' arrivata
sono stato operato da piccolo per ben 2 volte di fimosi. Cio' mi ha lasciato il glande particolarmete sensibile e comunque la pelle del prepuzio non si scopre da sola ma manualmente (con un senso non di dolore ma di fastidio).
Sono quindi sempre stato facilmente preda di "perdite" di erezione.
Nonostante tutto mi sono sposato ed ho avuto 2 figli.
Due anni fa ho avuto un blocco: una sera mia moglie voleva avere un rapporto sessuale con me ed io, complice un gran mal di testa che non ricordo di aver mai piu' avuto, ho fallito.
Da quella volta non abbiamo piu' avuto rapporti.
Recentemente, spinto anche dalla paura di perdere mia moglie, mi sono sottoposto a visita andrologica che non ha, apperentemente, rilevato nessun problema (con gran sconforto di mia moglie). L'andrologo mi ha mandato da una psicologa e dopo la prima seduta mi sono sentito molto meglio avendo delle line guida da seguire, esercizi di Kegel ecc.
Ho subito provato ad avere un rapporto con mia moglie ma l'erezione non e' arrivata. Dopo le ferie ricontattero' la psicologa, ma temo di non farcela e vedo il divorzio al'orizzonte.
Consideravo cose tipo viagra come l'ultima spiaggia, ma la psicologa mi ha detto che i farmaci non funzionano se non c'e' una certa condizione (di desiderio?).
Sono un 36enne molto preoccupato.
Sono quindi sempre stato facilmente preda di "perdite" di erezione.
Nonostante tutto mi sono sposato ed ho avuto 2 figli.
Due anni fa ho avuto un blocco: una sera mia moglie voleva avere un rapporto sessuale con me ed io, complice un gran mal di testa che non ricordo di aver mai piu' avuto, ho fallito.
Da quella volta non abbiamo piu' avuto rapporti.
Recentemente, spinto anche dalla paura di perdere mia moglie, mi sono sottoposto a visita andrologica che non ha, apperentemente, rilevato nessun problema (con gran sconforto di mia moglie). L'andrologo mi ha mandato da una psicologa e dopo la prima seduta mi sono sentito molto meglio avendo delle line guida da seguire, esercizi di Kegel ecc.
Ho subito provato ad avere un rapporto con mia moglie ma l'erezione non e' arrivata. Dopo le ferie ricontattero' la psicologa, ma temo di non farcela e vedo il divorzio al'orizzonte.
Consideravo cose tipo viagra come l'ultima spiaggia, ma la psicologa mi ha detto che i farmaci non funzionano se non c'e' una certa condizione (di desiderio?).
Sono un 36enne molto preoccupato.
[#1]
La sua psicologa può anche avere ragione ma ora riconsulterei un esperto andrologo e con lui ridiscuterei una eventuale strategia "combinata" che spesso in questi casi estremi viene consigliata.
Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .
Un cordiale saluto.
Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
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Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Gentile Signore,
come giustamente le ha suggerito il Dr.Beretta, l'approccio dovrebbe essere combinato al suo disagio, che sta inoltre destabilizzando la sua psiche e la sua unione.
Il keghel, non serve affatto al deficit erettivo, ma al potenziamento della terapia sessuologica per l'eiaculazione precoce.
La terapia dovrebbe essere sia farmacologica, super visionata da un andrologo,( la terapia orale per il d.e., oggi in clinica viene rappresentata da tre farmaci), e psico-sessuologica, eseguita da un sessuologo clinico, se è anche psicoterapeuta meglio ancora.
le due figura professionali, che si occuperanno di lei e della sua sessualità, si confronteranno e collaboreranno con e per lei, al fine di riabilitare il suo talamo e, di svezzarla farmacologicamente nel più breve tempo possibile.
Auguri.
www.valeriarandone.it
come giustamente le ha suggerito il Dr.Beretta, l'approccio dovrebbe essere combinato al suo disagio, che sta inoltre destabilizzando la sua psiche e la sua unione.
Il keghel, non serve affatto al deficit erettivo, ma al potenziamento della terapia sessuologica per l'eiaculazione precoce.
La terapia dovrebbe essere sia farmacologica, super visionata da un andrologo,( la terapia orale per il d.e., oggi in clinica viene rappresentata da tre farmaci), e psico-sessuologica, eseguita da un sessuologo clinico, se è anche psicoterapeuta meglio ancora.
le due figura professionali, che si occuperanno di lei e della sua sessualità, si confronteranno e collaboreranno con e per lei, al fine di riabilitare il suo talamo e, di svezzarla farmacologicamente nel più breve tempo possibile.
Auguri.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.4k visite dal 10/07/2010.
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