Sesso anale senza preservativo, volume eiaculato, vescichette seminali
Buongiorno, ho 24 anni, sono gay e vorrei chiedere delle informazioni circa i rischi che organi quali la prostata e le vescichette seminali corrono durante il sesso anale.
Da circa un annetto ho iniziato ad avere problemi di volume dell'eiaculato che sto cercando di risolvere con l'aiuto del mio medico: gli spermiogrammi sono buoni per quanto riguarda il numero e la motilità degli spermatozoi, ma il dato preoccupante è il volume ridotto (0.9ml). Le analisi ormonali avevano rivelato un'evidente iperprolattinemia e un livello basso di testosterone free. L'uso di dostinex, ora come ora, ha riportato la prolattina a livelli ottimali e il testosterone free è immediatamente tornato nel range. Il volume dell'eiaculato è leggermente aumentato , ma ancora è scarso rispetto ai livelli di una volta.
un'ecografia transrettale ha rivelato un volume notevolmente ridotto delle vescichette seminali. Il medico mi ha quindi prescritto un ciclo di acetilcisteina per ridurre la viscosità del liquido seminale. Non ci sono stati grandi miglioramenti.
Quello che mi chiedevo circa questo problema è quanto il sesso anale (praticato da ricettivo) possa aver influito su questa riduzione del mio liquido seminale: c'è stata un'infiammazione della prostata e delle vescichette che ha portato alla riduzione di quest'ultime? Il fatto è che tale pratica sessuale è abbastanza nuova per me : ho iniziato a praticarla con frequenza soltanto un mese fà essendo riuscito solo ultimamente a costruire un rapporto saldo con il mio attuale partner. Negli ultimi anni invece (cioè molto prima che insorgesse il problema del liquido seminale) mi è capitato di praticarla rarissimamente: solo 2 o 3 volte in tutto.
Colgo l'occasione per chiedere anche cosa si rischia praticando sesso anale ricettivo senza preservativo se il partner è stabile e se entrambi siamo risultati sieronegativi al test hiv.
Spero in una vostra risposta, perchè essendo tali tematiche così delicate, provo imbarazzo a parlarne anche col medico che segue il mio caso.
Da circa un annetto ho iniziato ad avere problemi di volume dell'eiaculato che sto cercando di risolvere con l'aiuto del mio medico: gli spermiogrammi sono buoni per quanto riguarda il numero e la motilità degli spermatozoi, ma il dato preoccupante è il volume ridotto (0.9ml). Le analisi ormonali avevano rivelato un'evidente iperprolattinemia e un livello basso di testosterone free. L'uso di dostinex, ora come ora, ha riportato la prolattina a livelli ottimali e il testosterone free è immediatamente tornato nel range. Il volume dell'eiaculato è leggermente aumentato , ma ancora è scarso rispetto ai livelli di una volta.
un'ecografia transrettale ha rivelato un volume notevolmente ridotto delle vescichette seminali. Il medico mi ha quindi prescritto un ciclo di acetilcisteina per ridurre la viscosità del liquido seminale. Non ci sono stati grandi miglioramenti.
Quello che mi chiedevo circa questo problema è quanto il sesso anale (praticato da ricettivo) possa aver influito su questa riduzione del mio liquido seminale: c'è stata un'infiammazione della prostata e delle vescichette che ha portato alla riduzione di quest'ultime? Il fatto è che tale pratica sessuale è abbastanza nuova per me : ho iniziato a praticarla con frequenza soltanto un mese fà essendo riuscito solo ultimamente a costruire un rapporto saldo con il mio attuale partner. Negli ultimi anni invece (cioè molto prima che insorgesse il problema del liquido seminale) mi è capitato di praticarla rarissimamente: solo 2 o 3 volte in tutto.
Colgo l'occasione per chiedere anche cosa si rischia praticando sesso anale ricettivo senza preservativo se il partner è stabile e se entrambi siamo risultati sieronegativi al test hiv.
Spero in una vostra risposta, perchè essendo tali tematiche così delicate, provo imbarazzo a parlarne anche col medico che segue il mio caso.
[#1]
Caro signore,
il sesso anale attivo o passivo non c' entra col volume eiaculatorio. ottimo collega comunque. Il sesso anale va sempre praticato con profilattico in quanto chi penetra è esposto ad elevate cariche batteriche.
il sesso anale attivo o passivo non c' entra col volume eiaculatorio. ottimo collega comunque. Il sesso anale va sempre praticato con profilattico in quanto chi penetra è esposto ad elevate cariche batteriche.
[#2]
Utente
Dottore grazie della sua risposta.
Io pensavo invece che fosse più pericoloso infettarsi per chi è ricevente nel sesso anale.
Il fatto che il mio sperma è così denso non può essere dato da una prostatite e se si, tale infiammazione potrebbe essere causata dal sesso? Il sesso da ricettivo può comunque aggravare la mia situazione?
Quali rischi si corrono a praticare sesso anale sia da ricettivo che da penetrante con o senza il preservativo o come posso avere informazioni a riguardo per poterlo fare più serenamente possibile?
Il suo "ottimo collega"a cosa si riferiva?
Io pensavo invece che fosse più pericoloso infettarsi per chi è ricevente nel sesso anale.
Il fatto che il mio sperma è così denso non può essere dato da una prostatite e se si, tale infiammazione potrebbe essere causata dal sesso? Il sesso da ricettivo può comunque aggravare la mia situazione?
Quali rischi si corrono a praticare sesso anale sia da ricettivo che da penetrante con o senza il preservativo o come posso avere informazioni a riguardo per poterlo fare più serenamente possibile?
Il suo "ottimo collega"a cosa si riferiva?
[#3]
il mio ottimo si riferiva a terapia del collega. Il s4esso anale va fatto con profilattico e stop. Non è che ci sono deleghe o sconti. Quanto alla densità dello sperma non è caratteristica di niente. Se non è malato, non vedo cosa possa aggravare, se ha infiammazione prostaica (e di qua non lo so so) quel continuo massaggiare attraverso le pareti anali non fa benissimo.
[#4]
Gentile Ragazzo,
oltre alle preziose informazioni ricevute dal Dr.Cavallini, le suggerirei di effettuare qualche colloquio di counseling psico-sessuologico con un sessuologo clinico, per maggiore serenità ed informazioni scientificamente veritiere.
L'omosessualità, è frutto di un percorso psico-emozionale e, dopo sessuale, indubbiamente non semplice sul piano psichico.
I suoi dubbi, intrisi di preoccupazioni per la salute e, la sua giovane età e scelta sessuale, fanno trasparire un bisogno di maggiore chiarezza emozionale.
Dall'eventuale percorso di terapia sessuologica, ne trarrà grandi vantaggi in termini di chiarezza emozionale, di coppia e sessuale.
Auguri.
www.valeriarandone.it
oltre alle preziose informazioni ricevute dal Dr.Cavallini, le suggerirei di effettuare qualche colloquio di counseling psico-sessuologico con un sessuologo clinico, per maggiore serenità ed informazioni scientificamente veritiere.
L'omosessualità, è frutto di un percorso psico-emozionale e, dopo sessuale, indubbiamente non semplice sul piano psichico.
I suoi dubbi, intrisi di preoccupazioni per la salute e, la sua giovane età e scelta sessuale, fanno trasparire un bisogno di maggiore chiarezza emozionale.
Dall'eventuale percorso di terapia sessuologica, ne trarrà grandi vantaggi in termini di chiarezza emozionale, di coppia e sessuale.
Auguri.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.5k visite dal 04/07/2010.
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