Dolore al testicolo, che test bisogna fare?

Gentile dott.
ho 21 anni e da un paio di anni ormai (forse 3 o di piu) sentivo un forte dolore al testicolo sinistro ogni tanto, quando stavo seduto oppure quando facevo attivita fisica. Dolore che passava in fretta, percio non ci ho fatto tanto caso perche ho pensato che magari fosse qualcosa causata dai cambiamenti del corpo. Ultimamente da qualche mese ho avuto dei forti dolori all'addome e al testicolo sinistro. Per di piu sentivo come un peso al lato sinistro e avevo anche un senso di gonfiore dell'addome(che a volte si estendeva anche con un leggero dolore del rene sinistro), a volte anche nausea. Osservando e facendo dei "test" dei testicoli con le mani ho notato che sul testicolo sinistro ho come un piccolo nodulo, e ho visto anche che le vene del lato sinistro sono come piu spesse, piu numerose e piu dure di quelle del lato destro (con il quale non ho problemi). Ho notato anche delle macchie di color viola. Comunque, sono andato da un urologo, che dopo la visita mi ha detto di non peroccuparmi perche avevo solo una leggera infezione e mi ha dato del Maxaquin e VSL#3 per 5 giorni e mi ha detto di fare dei test: Urocultura, Spermiocultura e Spermiogramma e che se mi sarei sentito meglio e i risultati fossero stati positivi non c'era motivo per cui ritornare. Dopo la visita ho preso i medicinali e ho fatto i test. Il test del urocultura ha dato esito negativo e quello della Spermiocultura anche. Il liquido seminale invece ha dato questi risultati, che ritengo siano "normali":
Volume 4.5 ml (1.5-6.0)
Colore Giallognolo
Aspetto Torbido
Viscosita Normale
Ph 8,0
Coagulaz. Completa in circa 30 min
Fluidificaz. Completa in circa 30 min
Nr nemaspermi 47100 mmc
Nemaspermi anomali <20% (0-20)
Nemaspermi mobili dopo 2 hr 60%
Indice di motilita 3 (3-4)
Moto lineare

Zone di spermioagglutinazione, leucociti 3-4 per campo microscopico a 40x, emazie 4-5 per campo microscopico a 40x.


Vorrei chiedere la sua opinione riguardo a questo. Per di piu dopo il trattamento con i medicinali il dolore e sparito per qualche giorno ma e ritornato e dopo che ho ripetuto ancora una volta la cura, non ha dato alcun risultato. La cosa che mi preoccupa e' anche il nodulo comparso sul testicolo. Volevo chiedere (senza che faccia di nuovo una visita dal mio dottore, visto che essendo lui un dott. di nome mi e costata un bel po): posso fare dei test che possano rilevare piu precisamente che cosa ho(ho sentito che con l'ecografia o eco doppler si puo), se si quale devo fare? La ringrazio anticipatamente e aspetto una sua risposta.
Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Signore,alla luce di quanto descrive,e della negatività della visita specialistica effettuata,riterrei il problema di scarsa valenza clinica.Credo,comunque, che sia opportuno praticare un'ecografia scrotale,delle vie seminali e delle logge renali.Non escluderei un risentimento pubalgico(abbastanza frequente in che esercita attività sportiva).Nel tempo ripeta lo spermiogramma presso un laboratorio specialistico (i dati forniti mi sembrano non esaustivi).Ci aggiorni.
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
resto un po' perplesso.
Diamo per scontato che il Collega "di nome" abbia emesso la diagnosi corretta. Tuttavia Lei continua a non stare bene. Dal collega "di nome" non vuoLe o può ritornare (visto che oltre il nome ...ci sono anche i fatti...in euro)...e allora che si fa?
Semplice ...si fa "l'andrologo fai da te". Ci si autoprescrive tutta una serie di esami di laboratorio e strumentali...magari suffragati dall'appoggio di un Forum in rete... e si tenta di supplire al mancato aiuto del Medico Specialista "di nome". Non mi trova per niente d'accordo.
Io La inviterei a ricontattare il Suo Medico di famiglia o, se lui lo ritenesse opportuno, un altro Specialista, forse meno "di nome" ma più frequentabile, per fare un completo esame obbiettivo.
Come ho già scritto altre volte, non tutti i segni e i sintomi clinici riferiti nella sede inguino-addominale debbono necessariamente essere addebitati a patologie dell'apparato genitale. Nella zona esistono tutta una serie di strutture anatomiche di tipo muscolare, tendineo, legamentoso, nervoso e vascolare responsabili di affezioni più o meno gravi, di difficile diagnostica differenziale.
In quelle persone che praticano intense attività sportive i problemi a carico delle strutture anatomiche sopra accennate possono essere non solo più frequenti ma anche più eclatanti.
Non si devono trascurare quindi, ma questo è specifico compito del Suo Medico, le altre possibilità (un sospetto di ernia inguinale o crurale, una pubalgia, una cruralgia, una tendinite, una miosite, una nevrite dell'otturatorio, patologie del rachide etc. etc. etc. etc.).
Mi piacerebbe conoscere l'esito della visita.
Affettuosi auguri per la risoluzione del Suo problema e cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#3]
Attivo dal 2007 al 2022
Ex utente
Vi ringrazio per la vostra attenzione.
Volevo solo dire che: essendo in italia per studio, non ho il mio medico, e neanche la tessera S.S.N, percio le visite fatte (essendo un po in ansia e avendo un po di fretta per capire cosa avevo) ho dovuto farle in una clinica privata (e' per questo che il medico "di nome" mi e' costato un bel po). Non sono contrario al "andare dal medico", volevo solo sapere se magari facendo un ecografia o qualcos'altro, si potesse capire meglio e piu precisamente(senza dover ripassare dal medico "di nome"..che magari ad occhio e croce, senza l'aiuto della "tecnologia" non avrebbe trovato la diagnosi giusta). E poi e chiaro che senza una visita vera e propria dal medico (cioe solo sui forum etc) non si puo risolvere del tutto il problema, pero visto che ce un sito dove si puo consultare il medico, perche non farlo, no? Comunque, presto faro un altra visita dal medico, e magari altri esami, e cosi si sapra meglio. Volevo solo chiedere un altra cosa (se mi e' permesso): facendo gli auto-test, ho notato sulla "cima" testicolo sinistro questo piccolo "nodulo" a forma di una virgola (cioe si collega al testicolo tramite un sottilissimo "tubo"), e leggendo un po sui website ho trovato che puo essere un "epididymitis", ho anche letto che uno dei sintomi e anche la nausea (che ho iniziato ad avere ultimamente), volevo solo (per curiosita, prima di fare la visita di nuovo) sapere se e probabile.
Grazie ancora e cordiali saluti.
[#4]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,sul polo superiore di entrambi i testicoli si trovano gli epididimi,perfettamente descritti da Lei a seguito di autopalpazione.Le assicuro che quando é in corso un'epididimite il Paziente si reca subito da uno specialista in quanto la sintomatologia dolorosa é certamente tale da non permettere né tentenamenti né pause di riflessione.
Si rechi con serenità da un medico paziente e disponibile a rispondere ai suoi quesiti in modo esauriente e definitivo.
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo
[#5]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
ecco mi sembra che la più saggia decisione sia proprio quella di sottoporsi ad un nuovo controllo Medico Specialistico...lasciando a questo Collega il compito di decidere se e quali esami strumentali consigliarLe di effettuare. Le assicuro che, oltre a gudagnarne in serenità, Lei ne guadagna in euro, evitando spese per esami che nessuno Le può, prima di un corretto esame clinico, assicurare se siano o meno davvero necessari.
Infine due parole sulla autopalpazione dei testicoli: ben venga, era ora che si diffondesse tale pratica, essenziale nella prevenzione delle patologie dell'apparato genitale maschile, specie tumorali....ma...attenzione c'è un ma...
Come si fa a procedere ad una corretta autopalpazione se PRIMA non c'è stato un Medico che insegna dove farla, come farla, cosa si deve o non si deve sentire perchè fisiologico e cosa si deve sentire invece quando c'è una patologia? Fare una autopalpazione senza sapere cosa si cerca è inutile...o addirittura dannoso. Lei probabilmenete "ha sentito" la testa dell'epididimo, quindi un reperto del tutto fisiologico. Pur non sapendo assolutamente cosa fosse, per fortuna non si è fatto prendere da ansie o agitazioni. Ma non sono tutti come Lei: molti avrebebro fatto delle congetture ben diverse e di diversa gravità.
Se desidera farci sapere il referto del prossimo controllo clinico cui si sottoporrà, ne avremo credo tutti piacere.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#6]
Attivo dal 2007 al 2022
Ex utente
Gentili dottori,

ritorno a scrivere di nuovo riguardo al mio problema. Qualche mese fa sono andato dal dottore per fare una visita e ho portato da lui anche gli esiti delle visite che avevo fatto prima (descrite sopra) e anche un ecografia dalla quale e venuto fuori che ho una cisti/idatide sul testicolo sinistro e un evidenziabile varicocele bilaterale, di piccole dimensioni a destra e di medie dimensioni a sinistra. Quando sono andato dal medico non avevo piu tanti dolori e quindi consultandomi con lui riguardo all'idatide mi ha detto che se non mi dava disturbo o dolori era meglio non sottopormi ad un intervento, visto che si tratta solo di una cisti priva di attivita, ma solo risultato di residui (che penso voi sapete molto meglio di me) e visto che un intervento in piu (tra anestesie ecc) non fa mai bene alla salute. Mi ha consigliato nel caso sentissi dolori molto forti di andare al pronto soccorso oppure ritornare da lui per fissare un intervento che tra l'altro mi ha detto che si fa in regime di Day-hospital.
Riguardo al varicocele invece, anche su questo mi ha detto che per quanto riguarda a lui, si potrebbe anche fare un intervento, pero senza essere sicuri di risultati.
Adesso vorrei chiedervi due cose: Primo, e possibile che l'idatide (forse di Morgagni per quanto ho letto) sparisca insieme al dolore?
E possibile che diventi poi causa di qualcosa di piu grave?

Secondo, e' possibile che un varicocele sparisca insieme al dolore senza intervento? Se mi sottopongo ad un intervento chirurgico o radiologico e possibile che abbia dei risultati?
Essendo uno studente vorrei chiedere quanto potrebbe costare un intervento di radiologia (visto che e quello che mi pare piu adatto)?
Essendo ancora il problema del fatto che non ho il medico e ne la tessera sanitaria vorrei chiedervi anche se e possibile consigliarmi un centro dove dirigermi oppure se e piu conveniente (in termini di denaro, di tempo e di sanita) l'ospedale. E' possibile fare visite, interventi, analisi, senza la tessera? Nel caso mi decidessi di farla (visto che ormai ho pagato di piu per le visite private), e' vero che all'ospedale ci sono code lunghe e bisogna aspettare troppo?
Sono in attesa dei vostri suggerimenti sperando di essere stato chiaro. Grazie.
Cordiali saluti
[#7]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
effettivamente sottoporsi ad un intervento chirurgico per asportare una idatide di Morgagni asintomatica non è proponibile. Lo diverrebbe se la idatide andasse incontro alla complicanza più frequente è cioè la "subtorsione" o la "torsione franca". Sulla base quindi della storia clinica, chi decide se vale o meno la pena di asportare l'idatide è il Chirurgo. Per quanto riguarda il varicocele, la proposta terapuetica di correggere o meno la patlogoia è meno empirioco di quanto lo prospetta il Suo Chirurgo.
Infatti i motivi per sottoporre a trattamento un varicocele in un soggetto in età giovane-adulta, senza vole entrare nel merito specifico delle modalità tecniche di trattamento, son tre:
1) dispermia
2) sintomatologia soggettiva
3) inestetismi.
Se il Collega che La sta seguendo clinicamente ha deciso di porre l'indicazione al trattamento, dopo averLa anche ovviamente sottoposta a tutto lo screening strumentale e di laboratorio, io rispetto la Sua decisione ma è chiaro che Lei deve rientrare quantomeno nei primi due punti cui ho accennato.
Vorrei aggiungere che le tecniche sono varie e tutte gravate da lati positivi e negativi, e percentuali diverse di persistenza del varicocele dopo trattamento.
Il problema del buon esito dell'intervento viene quindi delegato all'abilità dell'Operatore. Non consiglio mai ai miei pazienti l'intervento per via laparoscopica, essenzialmente per il fatto che tale tecnica richiede gioco forza una anestesia generale, mentre la correzione per via tradizionale chirurgica può essere effettuata in anestesia locale o meglio loco-regionale, con solo qualche ora di permanenza in ambiente clinico. Sono apprezzabili gli interventi di sclero-embolizzazione sia per via retrograda che anterograda, anche questi condotti in anestesia locale e con brevissima permanenza in ambiente clinico. Queste due ultime tecniche hanno diverse percentuali di recidiva, o per meglio dire di persistenza, del varicocele, oltre che di complicanze. Tutto dipende dalla abilità e capacità dell'Esecutore e dalla sua rapidità, visto l'esposizione inevitabile a Raggi X.
Io pratico la tecnica chirurgica della cosiddetta legatura bassa delle vene spermatiche, con minima incisione cutanea a livello dell'orifizio inguinale esterno e con ottimi risultati sia curativi che estetici.
Si tratta dell'intervento di legatura secondo Marmar (cui ho apportato delle piccole modifiche personali). Uso di proposito il termine tecnico per darLe un punto di riferimento se avesse necessità di confronti con pareri diversi. Considero questa tecnica, da eseguirsi con l'aiuto di particolari occhiali ingrandenti, la migliore per risolvere in particolare la quota extra-funicolare di un varicocele di alto grado (II - III etc), intendendo con questo termine non solo il complesso delle vene cremasteriche, ma anche quello delle vene pudende, epigastriche superficiali e soprattutto delle sovrapubiche o "cross over". Negli ultimi studi sull'argomento, a questo particolare gruppo di vene (che il Chirurgo deve ricercare sistematicamente), vengono imputate una buona quota di recidiva o persistenza di patologia dopo varicocelectomia.
Spero di aver motivato una mia scelta e considerazione personale. Aggiungo che non mi piace correggere un varicocele bilaterale nella stessa seduta operatoria. Di solito, se posso e se il paziente condivide l'idea, tratto prima quello più grave e dopo circa 6 mesi (e opportuni controlli clinico-strumentali), quello meno grave.
Senza assistenza sanitaria pubblica, le spese per ricovero e trattamento di un varicocele, qualsiasi sia la tecnica adoperata, sono elevate.
Ma non sono sicuro che Lei debba essere operato :). Le auguro di no!
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Allergia

L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.

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