Trauma coitale
Egr. Dott.ri
circa 10 mesi fa avevo chiesto delle delle delucidazioni e su vostro consiglio mi sono rivolto ad un andrologo, a seguito della visita era emerso che il trauma coitale aveva provocato delle placche di I.P.P. stabilizzate in sede dorsale estesa,settale al terzo distale e lat. sx del terzo medio. Rec. lieve DE lieve.
Adesso dopo avere ripreso fiducia in me stesso mi sono reso conto che l'erezione non è più la stessa di prima considerando anche che il pene in erezione rimane leggermente ricurvo verso l'alto e che è sicuramente accorciato di 1 o 2 cm., è forse possibile che sia l'età (ho 45 anni) o questa diminuzione è dovuto senz'altro al trauma? esiste per caso qualcosa altro che non sia il cialis per fare tornare la rigidità come prima? oppure è necessario procedere con altre terapie? cordiali saluti a presto
circa 10 mesi fa avevo chiesto delle delle delucidazioni e su vostro consiglio mi sono rivolto ad un andrologo, a seguito della visita era emerso che il trauma coitale aveva provocato delle placche di I.P.P. stabilizzate in sede dorsale estesa,settale al terzo distale e lat. sx del terzo medio. Rec. lieve DE lieve.
Adesso dopo avere ripreso fiducia in me stesso mi sono reso conto che l'erezione non è più la stessa di prima considerando anche che il pene in erezione rimane leggermente ricurvo verso l'alto e che è sicuramente accorciato di 1 o 2 cm., è forse possibile che sia l'età (ho 45 anni) o questa diminuzione è dovuto senz'altro al trauma? esiste per caso qualcosa altro che non sia il cialis per fare tornare la rigidità come prima? oppure è necessario procedere con altre terapie? cordiali saluti a presto
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Gentile Signore,
come suggerito dal DR.Cavallini, bisogna effettuare una diagnosi differenziale, capire se il deficit erettivo è correlato alla patologia pregressa , oppure ha altre origini.
In un secondo momento, consulti un sessuologo clinico, con cui effettuare una diagnosi psico-sessuologica, le servirà ad avere ulteriori preziosi elementi e suggerimenti, sulla sua sessualità, difficoltà erettive e qualità della vita intima.
Auguri.
www.valeriarandone.it
come suggerito dal DR.Cavallini, bisogna effettuare una diagnosi differenziale, capire se il deficit erettivo è correlato alla patologia pregressa , oppure ha altre origini.
In un secondo momento, consulti un sessuologo clinico, con cui effettuare una diagnosi psico-sessuologica, le servirà ad avere ulteriori preziosi elementi e suggerimenti, sulla sua sessualità, difficoltà erettive e qualità della vita intima.
Auguri.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 11/06/2010.
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