Un valore leggermente basso
Salve,
sono una ragazzo di 24 anni. Soffro di problemi erettili da alcuni anni, tuttavia, data lo scarsa frequenza delle manifestazioni, non ho mai approfondito la problematica. Mi spiego meglio. L'inizio dei problemi risale all'età di 16 anni quando ho cominciato a fumare. Fumavo molto poco e le defaillances erano davvero rare. Verso i 18 anni ho aumentato il consumo di tabacco e i problemi di erezioni sono divenuti più frequenti. Non riuscivo quasi mai ad avere un'erezione spontanea, occorreva sempre una stimolazione. Quando riuscivo ad everla, non ero in grado di mantenerla per un tempo sufficiente. Notavo che l'intensità del problema era proporzionale al consumo di tabacco. Questa mia convinzione è stata rafforzata quando ho smesso di fumare per 3 giorni, durante i quali ho riscoperto delle erezioni vigorose e durature. Purtroppo, però, ho ripreso a fumare fino a al 20 gennaio 2009, data in cui ho accesso la mia ultima sigaretta. Ero sicuro che la situazione dovesse tornare alla normalità in breve tempo. Tuttavia non posso che constatare un peggioramento del quadro. Riesco ad evere erezioni anche senza stimolazioni ma mai complete, il pene risulta non completamente eretto, questo accade sempre, anche sotto stimolazione manuale.
Ho effettuato una visita andrologica.
La visita è stata essenzialmente un colloquio di anamnesi durante il quale il dottore mi ha chiesto le mie abitudini di vita. Mi ha impostato una terapia di 15 gg a base di:
-topster supposte (1 alla sera)
-bisolvon compresse (3 al dì)
-rovigon compresse (2 al dì)
prescrivendomi inoltre i seguenti esami:
-ecografia prostatica sovrapubica
-ecografia tiroidea
-rx colonna vertebrale L5-S1
Dal punto di vista ormonale le analisi sono tutte buone. Un valore leggermente basso di FT3 ha suggerito una possibile diagnosi di noduli alla tiroide.
Tuttavia non sono rimasto del tutto soddisfatto della visita. La terapia di 15 giorni è stata impostata per "sfiammare" la zona (parole del dottore). E' richiesta una nuova visita a terapia ultimata ed esami diagnostici acquisiti.
Vorrei qualche parere su questa terapia.
Ringrazio anticipatamente
Cordialmente
Saluti
sono una ragazzo di 24 anni. Soffro di problemi erettili da alcuni anni, tuttavia, data lo scarsa frequenza delle manifestazioni, non ho mai approfondito la problematica. Mi spiego meglio. L'inizio dei problemi risale all'età di 16 anni quando ho cominciato a fumare. Fumavo molto poco e le defaillances erano davvero rare. Verso i 18 anni ho aumentato il consumo di tabacco e i problemi di erezioni sono divenuti più frequenti. Non riuscivo quasi mai ad avere un'erezione spontanea, occorreva sempre una stimolazione. Quando riuscivo ad everla, non ero in grado di mantenerla per un tempo sufficiente. Notavo che l'intensità del problema era proporzionale al consumo di tabacco. Questa mia convinzione è stata rafforzata quando ho smesso di fumare per 3 giorni, durante i quali ho riscoperto delle erezioni vigorose e durature. Purtroppo, però, ho ripreso a fumare fino a al 20 gennaio 2009, data in cui ho accesso la mia ultima sigaretta. Ero sicuro che la situazione dovesse tornare alla normalità in breve tempo. Tuttavia non posso che constatare un peggioramento del quadro. Riesco ad evere erezioni anche senza stimolazioni ma mai complete, il pene risulta non completamente eretto, questo accade sempre, anche sotto stimolazione manuale.
Ho effettuato una visita andrologica.
La visita è stata essenzialmente un colloquio di anamnesi durante il quale il dottore mi ha chiesto le mie abitudini di vita. Mi ha impostato una terapia di 15 gg a base di:
-topster supposte (1 alla sera)
-bisolvon compresse (3 al dì)
-rovigon compresse (2 al dì)
prescrivendomi inoltre i seguenti esami:
-ecografia prostatica sovrapubica
-ecografia tiroidea
-rx colonna vertebrale L5-S1
Dal punto di vista ormonale le analisi sono tutte buone. Un valore leggermente basso di FT3 ha suggerito una possibile diagnosi di noduli alla tiroide.
Tuttavia non sono rimasto del tutto soddisfatto della visita. La terapia di 15 giorni è stata impostata per "sfiammare" la zona (parole del dottore). E' richiesta una nuova visita a terapia ultimata ed esami diagnostici acquisiti.
Vorrei qualche parere su questa terapia.
Ringrazio anticipatamente
Cordialmente
Saluti
[#1]
Caro Utente,credo sia opportuno un approfondimento diagnostico andrologico con la determinazione dei dosaggi ormonali del testosterone totale,17 beta estradiolo,LH,FSH,Prolattina,nonche' con l'esecuzione di un ecodoppler penieno dinamico.Circa la terapia in oggetto,non avendoLa visitata,non posso esprimermi in merito.Ho la sensazione,comunque,che il collega incontrato non sia un andrologo dedicato.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 27/04/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.