Caverject
Gentili Dottori, la mia situazione da due mesi è la seguente: erezioni complete quando sono da solo, erezione quasi completa durante i preliminari, erezione non sufficiente al momento della penetrazione.
Rivoltomi ad un andrologo questi mi prescrive Cialis per far fronte al problema nell'immediato, inizia a farmi iniezioni di Caverject (adducendo problemi di circolazione nella zona in oggetto) e mi prescrive esami del sangue (testosterone, prolatina, emocromo, glicemia).
Il Cialis mi consente di avere rapporti completi senza alcun problema (utilizzato 2 volte in tutto), nel frattempo mi sono state praticate 3 iniezioni (2mcg - 3mcg - 2mcg). Gli esami infine hanno riportato valori all'interno del range di riferimento.
L'episodio di mancata erezione mi era già occorso più di 10 anni fa (particolare che ho riferito al medico), salvo poi risolversi "da solo" dopo un paio di passaggi a vuoto. Sulla base di questa esperienza sono portato ad attribuire la mia difficoltà ad un problema psicologico più che fisico.
Vorrei capire la vostra opinione in merito all'utilizzo del caverject, ed eventuali suggerimenti circa strade alternative che potrei pereguire.
Vi ringrazio per l'attenzione che potrete riservare a questa mia richiesta.
Cordiali saluti
Rivoltomi ad un andrologo questi mi prescrive Cialis per far fronte al problema nell'immediato, inizia a farmi iniezioni di Caverject (adducendo problemi di circolazione nella zona in oggetto) e mi prescrive esami del sangue (testosterone, prolatina, emocromo, glicemia).
Il Cialis mi consente di avere rapporti completi senza alcun problema (utilizzato 2 volte in tutto), nel frattempo mi sono state praticate 3 iniezioni (2mcg - 3mcg - 2mcg). Gli esami infine hanno riportato valori all'interno del range di riferimento.
L'episodio di mancata erezione mi era già occorso più di 10 anni fa (particolare che ho riferito al medico), salvo poi risolversi "da solo" dopo un paio di passaggi a vuoto. Sulla base di questa esperienza sono portato ad attribuire la mia difficoltà ad un problema psicologico più che fisico.
Vorrei capire la vostra opinione in merito all'utilizzo del caverject, ed eventuali suggerimenti circa strade alternative che potrei pereguire.
Vi ringrazio per l'attenzione che potrete riservare a questa mia richiesta.
Cordiali saluti
[#1]
Caro Utente,cercando di interpretare i risultati del test con la prostaglandina,che non ci trasmette,escuderei un problema di natura vascolare.Anche la risposta al tadalafil mi sembra positiva.Assieme alla normalita' dei parametri ormonali,la diagnosi andrologica esclude un problema organico/funzionale del deficit erettivo.Non resta,a questo punto,
che seguire i consigli dell'andrologo di riferimento,prestando molta attenzione ad un corretto stile di vita (alcol,fumo etc.).Cordialita'.
che seguire i consigli dell'andrologo di riferimento,prestando molta attenzione ad un corretto stile di vita (alcol,fumo etc.).Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
I test con la prostaglandina hanno dato i seguenti esiti: erezione di circa 2 ore e mezza (abbastanza dolorosa) con 3 mcg, invece con 2 mcg solo un rigonfiamento del pene per circa 1 ora e mezza.
Relativamente allo stile di vita, non bevo, non fumo e faccio molta attività sportiva.
La ringrazio per la risposta.
Saluti
Relativamente allo stile di vita, non bevo, non fumo e faccio molta attività sportiva.
La ringrazio per la risposta.
Saluti
[#3]
Egr.lettore,
alla Sua eta',se non ci sono importanti fattori di rischio(diabete,ipertensione,etc)e' improbabile una causa organica,che comunque va' ricercata con esami ematochimici,eventuale ecocolordoppler dinamico,ma sarei cauto con le iniezioni intracavernose .
Esclusi problemi organici(prima si fa' la diagnosi poi la terapia!) si potra' pensare ad una terapia comportamentale per ridurre l'ansia,probabile fattore di vasocostrizione e calo dell'erezione.
alla Sua eta',se non ci sono importanti fattori di rischio(diabete,ipertensione,etc)e' improbabile una causa organica,che comunque va' ricercata con esami ematochimici,eventuale ecocolordoppler dinamico,ma sarei cauto con le iniezioni intracavernose .
Esclusi problemi organici(prima si fa' la diagnosi poi la terapia!) si potra' pensare ad una terapia comportamentale per ridurre l'ansia,probabile fattore di vasocostrizione e calo dell'erezione.
dr. Diego D'agostino
[#4]
Utente
La ringrazio per la risposta.
Il mio andrologo ha iniziato a praticarmi le iniezioni di prostaglandina proprio perchè riteneva ci fossero dei problemi di vasocostrizione dovuti all'ansia, secondo lui con le iniezioni si dovrebbe giungere al risultato di "liberare" i vasi (potrei anche aver male interpretato la spiegazione del mio andrologo non essendo io un medico).
Saluti
Il mio andrologo ha iniziato a praticarmi le iniezioni di prostaglandina proprio perchè riteneva ci fossero dei problemi di vasocostrizione dovuti all'ansia, secondo lui con le iniezioni si dovrebbe giungere al risultato di "liberare" i vasi (potrei anche aver male interpretato la spiegazione del mio andrologo non essendo io un medico).
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.2k visite dal 31/03/2010.
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