Deficit erettile, 24 anni

Gentili dottori,
ormai rassegnato al peggio, chiedo probabilmente per un'ultima volta un vostro aiuto.

Con diversi account ho esposto diverse richieste di consulto, convinto che un insieme di sintomi fosse testimonial di una malattia molto grave, che poi,a mio malgrado, si è rivelata essere depressione maggiore con imponenti fenomeni ansiosi.

Tensioni e dolori muscolari, tachicardia episodica, ipersudorazione, lievi tremori, deficit erettile sono solo i rimasugli di uno stato ben più grave, che mi ha costretto a letto per circa un anno e mezzo, facendo saltare i miei propositi universitari già maturati fuori tempo massimo e decrementando ulteriormente la mia fiducia.

Inoltre, da questa agonia, mi sono risvegliato con il problema erettile ancora integro. Gli psicofarmaci che assumo adesso sono wellbutrin 300mg e zoloft 150mg, da un anno.

Già in origine insicuro delle dimensioni del mio pene e delle prestazioni sessuali, aggiungendo negli ultimi anni questo problema, non sono mai riuscito ad avere il coraggio di intraprendere un rapporto. Il deficit erettile consiste in una scarsa libido che, quando presente, porta ad erezioni parziali, instabili, scarse, poco durature, come bloccate da una tensione muscolare presente a priori. Testimonial di questa tensione è il fatto stesso che la minzione risulta attenuata nello stimolo e anche l'eiaculazione. Inoltre tracciando un cerchio tra zona addominale e lombare appena sopra la zona pubica, si può delineare una zona di tensione muscolare costante.

Ultimamente ho preso un virus influenzale che mi ha visto rimettere in continuazione. Il fatto di rimettere comporta la pressione dei muscoli della pancia. La compressione di certe zone risultava difficoltosa anche all'atto involontario di rimettere. Dopo una sensazione di "frescura" e rilassamento si diffondeva nel corpo, senza cmq sbloccare i muscoli. Questo come esempio.

Meditando, talvolta riesco a prendere il controllo di tali muscoli e rilassarli.

Inoltre il pene, poco stimolato dalla libido, sembra ritrarsi, rimpicciolendosi.

Credo anche di soffrire della sindrome del pene nascosto, avendo parecchio grasso nella zona pubica.

Mi concentro su questo problema, cosciente che la mia malattia copre un raggio molto più ampio di sottoproblemi di cui, cmq, questo per me è quello di maggior importanza. Sono attualmente in cura da un anno da una psicologa con la quale non mi sento di esporre tutto nei dettagli.

Quello che voglio chiedere è 1 cosa posso fare medicamente. 2 quale stile di vita (dieta, ecc.) si presta meglio ad ottimizzare i miei stati di depressione, ansia e deficit erettile, al di fuori del campo medico, considerando che sono studente.
3. ipotizzando l'impossibilità di una soluzione al problema erettile, fondamentale in ogni società, io voglio cambiare vita. Non mi va di rimanere ed essere etichettato come l'"impotente" o lo "sfigato". Voglio andarmene e dedicare la vita a qualcosa che sia il mio futuro, in cui credere. Cosa può essere?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore ,

prima di pensare a qualsiasi soluzione farmacologica, il suo complesso e particolare quadro clinico deve essere attentamnete valutato e soppesato da un esperto psicologo.

Anche il suo atteggiamneto poi che la porta a non "sentirsi di esporre tutto nei dettagli" alla propria psicologa non è utile e corretto.

Comunque per farle avere più informazioni mirate al riguardo le sposto comunque il suo post in area "psicologia".

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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