Eiaculazionetrattenuta
Salve.
Ho 43 anni ed, al fine di una maggiore comprensione, Vi fornisco alcuni dati preliminari. Durante la masturbazione spesso scelgo di trattenere l'eiaculazione agendo sui muscoli pelvici e del perineo che mi consentono di provare l'orgasmo in maniera soddisfacente, ma senza eiaculare. Ho sviluppato questa tecnica, per due motivi:
1) perchè anni fa lessi ( su libri che trattavano del Tantra ) che si poteva prolungare la durata del rapporto se si riusciva a trattenere l'orgasmo.
2) perchè ritengo di produrre poco sperma e preferisco non disperdere il liquido spermatico inutilmente della masturbazione, ma tenerlo per avere una soddisfacente emissione di sperma quando vivo l'orgasmo con la mia partner.
Devo dire che praticare questa tecnica di trattenere l'eiaculazione, ha come effetto pratico alcuni vantaggi:
1) quello di non farmi provare la normale stanchezza e spossatezza post eiaculazione
2) quello di non inibire la qualità delle sensazioni dell'orgasmo
3) quello di sentire che l'erezione tende a mantenersi buona ed infatti mi sento subito pronto ad avere un altro rapporto. Forse perchè non avendo eiaculato il cervello non da il comando di fare defluire il sangue dal pene ...
Ultimo dettaglio. Ci sono giornate che provo un forte desiderio e mi capita di masturbarmi 3 o anche 4 volte in un giorno. E anche quando vedo le mie partner mi capita quasi sempre di avere 3 o 4 rapporti sessuali al giorno. Per cui, almeno da un punto di vista funzionale, non ho notato nessun problema.
I miei dubbi sono: quali conseguenze può generare tale pratica?
1) può variare la qualità del liquido spermatico?
2) può generare sfiancamento dell'uretra la pressione del liquido spermatico che non esce?
3) possono risentirne i testicoli?
Grazie mille per i vostri pareri.
Cordiali saluti.
Ho 43 anni ed, al fine di una maggiore comprensione, Vi fornisco alcuni dati preliminari. Durante la masturbazione spesso scelgo di trattenere l'eiaculazione agendo sui muscoli pelvici e del perineo che mi consentono di provare l'orgasmo in maniera soddisfacente, ma senza eiaculare. Ho sviluppato questa tecnica, per due motivi:
1) perchè anni fa lessi ( su libri che trattavano del Tantra ) che si poteva prolungare la durata del rapporto se si riusciva a trattenere l'orgasmo.
2) perchè ritengo di produrre poco sperma e preferisco non disperdere il liquido spermatico inutilmente della masturbazione, ma tenerlo per avere una soddisfacente emissione di sperma quando vivo l'orgasmo con la mia partner.
Devo dire che praticare questa tecnica di trattenere l'eiaculazione, ha come effetto pratico alcuni vantaggi:
1) quello di non farmi provare la normale stanchezza e spossatezza post eiaculazione
2) quello di non inibire la qualità delle sensazioni dell'orgasmo
3) quello di sentire che l'erezione tende a mantenersi buona ed infatti mi sento subito pronto ad avere un altro rapporto. Forse perchè non avendo eiaculato il cervello non da il comando di fare defluire il sangue dal pene ...
Ultimo dettaglio. Ci sono giornate che provo un forte desiderio e mi capita di masturbarmi 3 o anche 4 volte in un giorno. E anche quando vedo le mie partner mi capita quasi sempre di avere 3 o 4 rapporti sessuali al giorno. Per cui, almeno da un punto di vista funzionale, non ho notato nessun problema.
I miei dubbi sono: quali conseguenze può generare tale pratica?
1) può variare la qualità del liquido spermatico?
2) può generare sfiancamento dell'uretra la pressione del liquido spermatico che non esce?
3) possono risentirne i testicoli?
Grazie mille per i vostri pareri.
Cordiali saluti.
[#1]
le rispondo in sintesi:
1: si se si produce un fatto infiammatorio come conseguenza del modus operandi
2: teoricamente si
3: probabilmente no ma non c'è da giurarci.
se avessimo una casistica più ampia probabilmente ne verrebbero fuori più informazioni, in genere uno o due casi non fanno testo e la risposta, come vede, è necessariamente generica.
cordialmente
1: si se si produce un fatto infiammatorio come conseguenza del modus operandi
2: teoricamente si
3: probabilmente no ma non c'è da giurarci.
se avessimo una casistica più ampia probabilmente ne verrebbero fuori più informazioni, in genere uno o due casi non fanno testo e la risposta, come vede, è necessariamente generica.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
[#2]
Caro Utente,non avendo esperienze tantriche,Le dico subito che siamo fuori strada...La funzione sessuale,come tutte le funzioni dell'organismo,si dovrebbe caratterizzare per una continuità e regolarità delle proprie fasi :eccitazione,plateau,orgasmo con eiaculazione,risoluzione con detumescenza e periodo refrattario (tempo che intercorre tra un coito ed il successivo).Non so se il manuale tantrico parli di effetti collaterali legati al Suo costume sessuale ma la mia esperienza mi porta ad affermare che così facendo,privilegiando uno stile nevrotico,sia nel rapporto eterosessuale che masturbatorio,alla lunga si possa creare un danno alla prostata ed alle vescicole seminali,che,insieme producono il 95% del liquido seminale,mentre i testicoli solo poche gocce...Infine,Le ricordo che lo sperma é prodotto in continuazione e,temo,
che la ridotta quantità possa essere espressione di fenomeni flogistici a carico dell'apparato genitale (prostata etc.).La invito a consultare un andrologo occidentale che,con una corretta diagnosi,prognosi ed eventuale terapia,possa,assieme ai consigli del caso,tutelare la Sua genitalità riproduttiva e sessuale.
Cordialità.
che la ridotta quantità possa essere espressione di fenomeni flogistici a carico dell'apparato genitale (prostata etc.).La invito a consultare un andrologo occidentale che,con una corretta diagnosi,prognosi ed eventuale terapia,possa,assieme ai consigli del caso,tutelare la Sua genitalità riproduttiva e sessuale.
Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 20/02/2010.
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