Pene curvo e impotenza
Salve a tutti
In breve la mia storia:
ho iniziato i primi rapporti molto tardi (32 anni) e mi sono reso subito conto di essere affetto da fimosi, che mi creava dolore nei rapporti e spesso perdevo la rigidità credevo a causa del dolore.
Dopo l'intervento con un decorso di 2 mesi a causa di un'infiammazione al glande ho ripreso i rapporti ma a volte non raggiungo l'erezione (sento che mi manca la libido) quando la raggiungo riesco a terminare il rapporto, ma se mi deconcentro (magari per cambiare posizione) perdo l'erezione.
Una premessa psiclogica, sono ancora molto teso nei rapporti, e spesso ho scariche di adrenalina che mi fanno perdere l'erezione. Durante il decorso operatorio non potevo avere rapporti e bastava baciare la mia ragazza per avere un'erezione sostenuta, ora non accade più, devo impegnarmi molto nei preliminari.
Mi sono rivolto tempestivamente ad un adrologo che mi ha eseguito NPT con rigiscan per due notti (durante le quali ero molto teso e ho dormito pochissimo) nonstante ciò ci sono stati degli eventi di erezione ma l'andrologo mi ha detto ben al di sotto della media per la mia età. Poi mi ha indotto un'erezione farmacologica e ha visto che ho una curvatura verso il basso (per me molto lieve, visto quelle che si vedono sui siti di andrologia ) e mi ha detto che la soluzione al mio problema è l'intervento per correggere la curvatura.
Io temo che l'andrologo abbia preso troppo ala leggera il mio caso escludendo l'aspetto psicologico (soprattutto del momento, considerando 2 mesi di inattivtà sessuale e dolori), nnostante l'NPT ricordo che prima dell'intervento e prima dei primi rapporti avevo erezioni sostenute e la mattina il pene era sempre rigido, ora non sempre ho la rigidità di mattina, ciò mi fa pensare a influenza del mio stato emotivo attuale.
Inoltre l'andrologo non mi ha chiesto nessun esame per escludere la concomitanza di altri problemi a livello fisiologico e questo mi preoccupa.
Io sono risoluto nel consultare un altro andrologo (magari in una struttura pubblica, vivo a Roma) visto che in 3 visite (con NPT) ho sborsato 700 euro.
Vorrei sapere se qualcuno conosce una struttura pubblica a roma con un bravo andrologo, e un consiglio sulla mia situazione e sull'ipotesi di intervento.
Grazie
In breve la mia storia:
ho iniziato i primi rapporti molto tardi (32 anni) e mi sono reso subito conto di essere affetto da fimosi, che mi creava dolore nei rapporti e spesso perdevo la rigidità credevo a causa del dolore.
Dopo l'intervento con un decorso di 2 mesi a causa di un'infiammazione al glande ho ripreso i rapporti ma a volte non raggiungo l'erezione (sento che mi manca la libido) quando la raggiungo riesco a terminare il rapporto, ma se mi deconcentro (magari per cambiare posizione) perdo l'erezione.
Una premessa psiclogica, sono ancora molto teso nei rapporti, e spesso ho scariche di adrenalina che mi fanno perdere l'erezione. Durante il decorso operatorio non potevo avere rapporti e bastava baciare la mia ragazza per avere un'erezione sostenuta, ora non accade più, devo impegnarmi molto nei preliminari.
Mi sono rivolto tempestivamente ad un adrologo che mi ha eseguito NPT con rigiscan per due notti (durante le quali ero molto teso e ho dormito pochissimo) nonstante ciò ci sono stati degli eventi di erezione ma l'andrologo mi ha detto ben al di sotto della media per la mia età. Poi mi ha indotto un'erezione farmacologica e ha visto che ho una curvatura verso il basso (per me molto lieve, visto quelle che si vedono sui siti di andrologia ) e mi ha detto che la soluzione al mio problema è l'intervento per correggere la curvatura.
Io temo che l'andrologo abbia preso troppo ala leggera il mio caso escludendo l'aspetto psicologico (soprattutto del momento, considerando 2 mesi di inattivtà sessuale e dolori), nnostante l'NPT ricordo che prima dell'intervento e prima dei primi rapporti avevo erezioni sostenute e la mattina il pene era sempre rigido, ora non sempre ho la rigidità di mattina, ciò mi fa pensare a influenza del mio stato emotivo attuale.
Inoltre l'andrologo non mi ha chiesto nessun esame per escludere la concomitanza di altri problemi a livello fisiologico e questo mi preoccupa.
Io sono risoluto nel consultare un altro andrologo (magari in una struttura pubblica, vivo a Roma) visto che in 3 visite (con NPT) ho sborsato 700 euro.
Vorrei sapere se qualcuno conosce una struttura pubblica a roma con un bravo andrologo, e un consiglio sulla mia situazione e sull'ipotesi di intervento.
Grazie
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Caro signore si tratta fortunatamente di una patologia assolutamente benigna che non comporta nessun tipo di urgenza se non per il disagio individuale. Può serenamente farsi visitare presso un ambulatorio urologico ospedaliero o di uno dei policlinici universitari dove verrà adeguatamente inquadrato ed eventualmente programmato per intervento chirurgico a carico del SNC.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#4]
Caro lettore 27440,
la sua storia è abbastanza frequente:
Soggetto che non riesce ad avere una erezione ottimale, che tende a "perdere" la rigidità e che non riesce ad avere una penetrazione.
Viene visitato e si vede che esiste un certo "incurvamento, magari ventrale, dell'asta.
Gli viene detto che ha una fimosi, e che dovrebbe operarsi. Si opera ma i problemi di erezione persistono o si possono accentuare. Torna dal ,medico che gli dice che la causa del problema erettile è la deviazione dell'asta che dovrebbe essere corretta chirurgicamente affermando che così migliorerà anche la sua erezione.......!!
La realtà quasi sempre è diversa.
Si tratta spesso di un giovane che presenta un incurvamento ventrale del pene in erezione a cui molto spesso si associa un problema circolatorio di Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa che gli impedisce di ottenere una adeguata rigidità e di mantenerla per il tempo adeguato a conseguire una penetrazione ed un rapporto "accettabile".
Correggendo la curvatura questo paziente si ritrova con un pene diritto ma comunque incapace di consentirgli una penetrazione sessuale.
Diffidi da chi propone interventi troppo semplici, dopo pochi accertamenti specifici !
cari saluti
la sua storia è abbastanza frequente:
Soggetto che non riesce ad avere una erezione ottimale, che tende a "perdere" la rigidità e che non riesce ad avere una penetrazione.
Viene visitato e si vede che esiste un certo "incurvamento, magari ventrale, dell'asta.
Gli viene detto che ha una fimosi, e che dovrebbe operarsi. Si opera ma i problemi di erezione persistono o si possono accentuare. Torna dal ,medico che gli dice che la causa del problema erettile è la deviazione dell'asta che dovrebbe essere corretta chirurgicamente affermando che così migliorerà anche la sua erezione.......!!
La realtà quasi sempre è diversa.
Si tratta spesso di un giovane che presenta un incurvamento ventrale del pene in erezione a cui molto spesso si associa un problema circolatorio di Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa che gli impedisce di ottenere una adeguata rigidità e di mantenerla per il tempo adeguato a conseguire una penetrazione ed un rapporto "accettabile".
Correggendo la curvatura questo paziente si ritrova con un pene diritto ma comunque incapace di consentirgli una penetrazione sessuale.
Diffidi da chi propone interventi troppo semplici, dopo pochi accertamenti specifici !
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#5]
Utente
Grazie per le vostre risposte
Ho capito che è il caso di intraprendere un percorso con la sanità pubblica.
Mi sembra di aver capito che il pene curvo (ribadisco a mio avviso la curvatura è molto lieve) non influisce su eventuali duisfunzioni erettili.
Mi sconvolge come un professionista possa, dopo una anmnesi cosi' superficiale proporre un intervento che peraltro crea delle aspettative dal punto di vista psicologico.
saluti
Ho capito che è il caso di intraprendere un percorso con la sanità pubblica.
Mi sembra di aver capito che il pene curvo (ribadisco a mio avviso la curvatura è molto lieve) non influisce su eventuali duisfunzioni erettili.
Mi sconvolge come un professionista possa, dopo una anmnesi cosi' superficiale proporre un intervento che peraltro crea delle aspettative dal punto di vista psicologico.
saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.2k visite dal 24/04/2007.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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