Il medico mi ha detto che questi batteri sono duri ad andarsene

salve ..sono un ragazzo di 30 anni ...ho sempre praticato sesso sicuro..ma da un anno a questa parte durante il rapporto sentivo una specie di indolenzimento del glande ...sotto cutaneo.... non particolrmente fastidioso ma neanche carino d'avere .... dopo il rapporto il glande è molto indolenzito ...e quando si gonfia la parte diventa molto piu sensibile.... ma ripeto a volte la passione non mi fa sentire niente.....

il mio medico curante mi ha fatto fare un antibiogramma .. e mi è uscito un mycoplasma hominis e streptococco fecalis..... ripeto ho sempre fatto sesso sicuro..ma il mio medico mi ha detto che io sempre il glande scoperto quindi le infezioni sono più facili.....

ho fatto un mese di antibiotico sensibile a questi batteri ...ma il fastidio è rimasto.... il medico mi ha detto che questi batteri sono duri ad andarsene e che l'infiamazzione ormai potrebbe essere cronica... e quindi dovro usare o anestetici o antiinfiammatori..... cmq un mese di antibiotico ..troppo duro....

cmq rifarò l'antibiogramma e poi andrologo..... e vediamo..magari c'è qualche cura ricostituente

piccola curiosità tutti questi problemi mi hanno portato ad avere un ansia dia prestazione .... mi diventa duro ma non mantengo più l'erezione se non sono stimolato sempre..... poi ho notato che il glande rimane morbido rispetto al pene..ma il medico (generico) mi ha detto che il glande deve rimanere morbido per favorire la penetrazione..il glande si indurisce solo prima della eiaculazione... e poi mi ha detto che 'infezione potrebbe portare a problemi erettili......

voi che ne pensate...?? cmq parlero con l'andrologo anche se sono sfiduciato perchè leggendo in giro tutti finiscono con viagra o altro... ma non ci sono metodi per curare naturalmente il pene???? speriamo bene...

senza divagare e farmi viaggi mentali vorrei chiederle una curiosità..leggo in giro di persone che prendon viagra o cialis con regolarità anche per tanti anni ma se io dovessi cominciare a questa età si riuscirebbe a trovare un equilibrio di dosaggio che non danneggi il cuore alla lunga...insomma queste sostanze negli anni non portano ad un indebolimento del cuore o sono solo leggende??? (questo ultimo passaggio è solo una curiosità per sapere la verità su queste sostanze)
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
caro lettore ,

le rispondo all'ultima domanda dicendole che i farmaci da lei indicati non danno "un indebolimento del cuore" e poi
la invito a non mettere le mani avanti e prima di pensare ad una possibile terapia bisogna fare una diagnosi delle cause del suo problema precisa.

Detto questo poi, se posso dare una mia sensazione , penso che buona parte dei suoi problemi abbiano una base psicologica-funzionale.

Le consiglio a questo punto una attenta vista con un esperto andrologo e nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Utente
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