Sta di fatto che da quel giorno non riesco ad avere più un'erezione
Buongiorno,
Le scrivo per chiederLe un parere relativo ad una situazione che si è verificata e si verifica tutt'ora.
Due settimane fa sono andato con la mia ragazza (da me molto amata) a Madrid e per 5 giorni abbiamo avuto rapporti sessuali, fin li tutto ok, quando siamo tornati nel giro di due giorni purtroppo per diversi problemi ci siamo lasciati. Sta di fatto che da quel giorno non riesco ad avere più un'erezione (Nei modi provocati e neanche con una ragazza) come se fosse un problema mentale. Mi sono molto preoccupato dal momento che ho 24 anni e non mi è mai capitato.
Le chiedo se è utile una visita da un medico specialista o è causato da un fattore psicologico.
Grazie per il tempo dedicatomi
distinti saluti
Luca
Le scrivo per chiederLe un parere relativo ad una situazione che si è verificata e si verifica tutt'ora.
Due settimane fa sono andato con la mia ragazza (da me molto amata) a Madrid e per 5 giorni abbiamo avuto rapporti sessuali, fin li tutto ok, quando siamo tornati nel giro di due giorni purtroppo per diversi problemi ci siamo lasciati. Sta di fatto che da quel giorno non riesco ad avere più un'erezione (Nei modi provocati e neanche con una ragazza) come se fosse un problema mentale. Mi sono molto preoccupato dal momento che ho 24 anni e non mi è mai capitato.
Le chiedo se è utile una visita da un medico specialista o è causato da un fattore psicologico.
Grazie per il tempo dedicatomi
distinti saluti
Luca
[#1]
Gentile lettore,
sembrerebbe proprio un fattore puramente emotivo, e potrebbe rientrare sontaneamente. Ma volendo approfondire la sua situazione le suggerirei in prima battuta una valutazione andrologica.
sembrerebbe proprio un fattore puramente emotivo, e potrebbe rientrare sontaneamente. Ma volendo approfondire la sua situazione le suggerirei in prima battuta una valutazione andrologica.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Gentilissimo utente,
ho letto con molta attenzione la sua richiesta di aiuto.
Come medico e come psicologo, trovo innanzitutto prezioso il consiglio espresso dal collega per una visita specialistica andrologica: questo perché - anche in un caso di disfunzione erettile secondaria ad insorgenza improvvisa, come nel suo caso - vale sempre la pena di escludere in primissimo luogo l'eventualità dell'origine organica di tale patologia.
Fatto questo (che indicherà quasi sicuramente il trattarsi di una disfunzione di origine psicogena), allora potrà attendere la remissione "spontanea" della sua patologia (cosa che avviene 8 volte su 10, ed abbastanza precocemente: dai 4 agli 8 mesi), oppure ricorrere all'intervento (più precoce e sicuramente risolutivo) di un medico-psicologo specialista in sessuologia e/o psicoterapia, dove troverà sicuramente la soluzione al suo problema.
In quest'ultimo caso, le consiglio di scegliere un professionista ad orientamento cognitivo-comportamentale, metodo che si è dimostrato il più efficace (ed il più veloce) per la soluzione di problematiche come la sua.
Se nel frattempo volesse cominciare a fare qualcosa da solo, le propongo un "esercizio" che spesso dà ottimi risultati (se eseguito bene), e che è - tra l'altro - ciò che consiglio ai miei pazienti se sofferenti di patologie analoghe alla sua.
Si tratta di questo: effettuare (da soli e poi con una partner) una "stimolazione non esigente", almeno una volta al giorno, per una o due settimane.Cosa si intende per stimolazione "non esigente"??? E' una stimolazione diretta del pene e - quando con una partner - tutta una serie di "coccole intime", che non prevedono (e non devono prevedere!) come risposta una erezione peniena. L'unico obiettivo manifesto è il procurare (sic et simpliciter) un piacere, da lieve ad intenso, del soggetto maschile. E' evidente che, se càpita una erezione, essa è la benvenuta, ma non è, ripeto non è, l'obiettivo dell'esercizio. In questa ottica, la penetrazione è vietata.
Dopo una, al massimo due settimane, si dovrebbe avere di nuovo una erezione (erezione, ripeto, "non voluta" consapevolmente, e non prevista dall'esercizio).
Quando ci si sente di nuovo sicuri del proprio "funzionamento", e non prima, si potrà tentare una penetrazione. Tutto questo comunque è sempre meglio sia effettuato sotto la supervisione di uno specialista.
Per ora non posso dirle di più.
Nell'inviarle i miei auguri, la saluto cordialmente.
Dott. Luca Borelli
ho letto con molta attenzione la sua richiesta di aiuto.
Come medico e come psicologo, trovo innanzitutto prezioso il consiglio espresso dal collega per una visita specialistica andrologica: questo perché - anche in un caso di disfunzione erettile secondaria ad insorgenza improvvisa, come nel suo caso - vale sempre la pena di escludere in primissimo luogo l'eventualità dell'origine organica di tale patologia.
Fatto questo (che indicherà quasi sicuramente il trattarsi di una disfunzione di origine psicogena), allora potrà attendere la remissione "spontanea" della sua patologia (cosa che avviene 8 volte su 10, ed abbastanza precocemente: dai 4 agli 8 mesi), oppure ricorrere all'intervento (più precoce e sicuramente risolutivo) di un medico-psicologo specialista in sessuologia e/o psicoterapia, dove troverà sicuramente la soluzione al suo problema.
In quest'ultimo caso, le consiglio di scegliere un professionista ad orientamento cognitivo-comportamentale, metodo che si è dimostrato il più efficace (ed il più veloce) per la soluzione di problematiche come la sua.
Se nel frattempo volesse cominciare a fare qualcosa da solo, le propongo un "esercizio" che spesso dà ottimi risultati (se eseguito bene), e che è - tra l'altro - ciò che consiglio ai miei pazienti se sofferenti di patologie analoghe alla sua.
Si tratta di questo: effettuare (da soli e poi con una partner) una "stimolazione non esigente", almeno una volta al giorno, per una o due settimane.Cosa si intende per stimolazione "non esigente"??? E' una stimolazione diretta del pene e - quando con una partner - tutta una serie di "coccole intime", che non prevedono (e non devono prevedere!) come risposta una erezione peniena. L'unico obiettivo manifesto è il procurare (sic et simpliciter) un piacere, da lieve ad intenso, del soggetto maschile. E' evidente che, se càpita una erezione, essa è la benvenuta, ma non è, ripeto non è, l'obiettivo dell'esercizio. In questa ottica, la penetrazione è vietata.
Dopo una, al massimo due settimane, si dovrebbe avere di nuovo una erezione (erezione, ripeto, "non voluta" consapevolmente, e non prevista dall'esercizio).
Quando ci si sente di nuovo sicuri del proprio "funzionamento", e non prima, si potrà tentare una penetrazione. Tutto questo comunque è sempre meglio sia effettuato sotto la supervisione di uno specialista.
Per ora non posso dirle di più.
Nell'inviarle i miei auguri, la saluto cordialmente.
Dott. Luca Borelli
Prof. Dott. Luca Borelli
Medico Chirurgo Psicologo Psicoterapeuta
Docente Universitario di Tecniche di Terapia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 15/01/2010.
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