Il risultato dello spermiogramma era stato

Buongiorno,
ho 36 anni e nel 1997 sono stato operato per un varicocele sinistro di terzo grado tramite legatura e sezione delle vene spermatiche. Gli esami che ho fatto in quell'occasione avevano determinato dei livelli di testosterone basso e alti di prolattina e il risultato dello spermiogramma era stato di azoospermia. Per la prolattina avevo fatto una risonanza magnetica all'ipofisi che aveva escluso la presenza di microadenomi ed ero stato in cura con un farmaco chiamato Parlodel.

Da poco ho rieseguito gli esami, sotto indicazione di un urologo al quale mi sono rivolto, con questi esiti.

Esami Ormonali:

LH 6,7 [0,8 - 7,6]
FSH 23,6 [0,7 - 11,1] *
Prolattina 15,9 [2,5 - 17,0]
Testo. Totale 6,73 [2,62 - 15,93]
Testo. Libero 75,3 [15,0 - 95,0]


Spermiogramma (confermata Azoospermia):

Numero Spermatozoi 0,0
Volume 3,5 ml [ > 2]
pH 8,0 [7,2 - 8,0]


Ecografia ed Ecocolor Doppler Scrotale:

Testicoli in sede. Il sinistro di dimensioni ridotte (volume 5,7 ml), ecostruttura regolare, normale vascolarizzazione. Lieve ectasia del plesso peritesticolare, in esiti di legatura vene spermatiche di sinistra.
Il testicolo destro, del volume di 9,4 ml, presenta ecogenicità e vascolarizzazione nella norma.
Non si evidenziano ectasie del plesso pampiniforme bilateralmente nè in clinostatismo, nè in ortostatismo; nè in condizioni basali, nè durante Valsalva.


Cariotipo: 46,XY - Cariotipo Maschile Normale.


Le conclusioni sono state queste: l'elevato FSH e la normalità del volume del liquido seminale escludono la possibilità di una patogenesi ostruttiva. Obiettivamente deferenti ed epididimi sono presenti e di volume, consistenza e sensibilità nella norma. Prostata regolare. Vescicole seminali non palpabili.
Il quadro è quello di una azoospermia idiomatica. Si propone una biopsia testicolare ed eventuale congelamento spermatozoi per banca e inseminazione assistita secondaria.


La mia domanda è: con questo quadro la biopsia testicolare è l'unica via percorribile ? Ovvero c'è qualcuno che pensa che si possano percorrere altre strade ? Una - seppure parziale - guarigione, è del tutto escludibile ?

Grazie per la vostra disponibilità.
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro signore
sicuramente altri metodi sono molto difficili, le consiglio cmq una visita endrocrinologica

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
Gentile Utente,
in effetti il quadro clinico (ipotrofia gonadica bilaterale)e ormonale depone chiaramente per una azoospermia secretoria e tale condizione non ha purtroppo a tuttoggi nessuna terapia.
L'unica strada è quella di essere sottoposto ad un piccolo atto chirurgico sul testicolo migliore finalizzato a cercare e spermatozoi (TESE) che è tecnicamente come una biopsia e se sono presenti vengono congelati in apposita banca per poi essere in un secondo tempo utilizzati per ICSI. E' necessario quindi rivolgersi ad una struttura competetente, un Centro di sterilità, dove effettuino con certezza crioconservazione del seme. Non si sottoponga alla sola biopsia testicolare a scopo diagnostico perchè assolutamente inutile in quanto se si identificassero spermatozoi non potrebbero essere congelati e quindi dovrebbe essere successivamente sottoposto a TESE senza però la certezza di recuperarne ancora ancora.

Cordiali saluti

x

[#3]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
l'azoospermia di cui Lei è affetto richiede una biopsia testicolare,
ma con il suo quadro ormonale le possibilità di inseminazione sono veramente drammatiche.
Quando il danno colpisce la parte più sensibile e nobile dei testicoli
le possibilità terapeutiche sono incosistenti.
Sento che onestamente ciò Le va detto.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#4]
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Grazie per le vostre risposte.
Non è possibile fare niente nemmeno per le dimensioni ridotte dei testicoli ? Dal risultato dell'eco color doppler pensavo che l'ipotrofia riguardasse solo il testicolo sinistro, mentre la risposta del Dr. Benaglia - che parla di ipotrofia gonadica bilaterale - mi fa pensare che riguardi entrambi.
A cosa può essere dovuto questo stato anormale ?
Spero ancora nelle vostre risposte,
un grazie sentito.
[#5]
Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
SAlve,
purtroppo non siamo in grado sempre di risalire alla causa del problema produttivo testicolare. Diciamo che i pazienti che hanno avuto una discesa testicolare tardiva o importanti problemi di sviluppo adolescenziale o ancora gli esiti di una orchite virale o batterica e ancora radio/ chemioterapie pregresse sono più frequentemente gravemente dispermici o azoospermici.
La genetica ci può dare un aiuto ma fino a un certo punto. Lei ne è la prova vivente: ipotrofia gonadica con FSH elevato in assenza tuttavia di problemi genetici e/o quelli che ho elencato precedentemente.

Cordiali saluti

[#6]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Concordo con tutti i colleghi che mi hanno preceduto e le confermo la necessità di eseguire una biopsia testicolare. Inoltre ma non per fare del terrorismo psicologico le anticipo che se la biopsia desse risultati nulli in considerazione delle dimensioni molto ridotte dei testicoli e dello squilibrio ormonale lei potrebbe essere candidato ad un intervento di orchiectomia bilaterale , in quanto testicoli ipotrofici e non funzionanti hanno alta probabilità di degenerazione.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#7]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
concordo pienamente con quanto asserito dal Collega MALLUS nella sua risposta. E per dirla tutta, sempre a mio parere, Lei è stato sottoposto ad un intervento di correzione del varicocle del tutto inutile e chiaramente non privo di potenziali complicanze e/o sequele.
Mi dispiace davvero affermare queste cose.
Auguri affettuosi per tutto ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it