I.p.p. e noduli.
Buongiorno,
vorrei chiedere un consulto perchè sto andando in crisi in quanto, come giustamente i Medici consigliano, non ho cercato la soluzione su internet ma mi sono fatto visitare da 2 Andrologi, il problema è che mi stanno dicendo due cose opposte e in questo caso un paziente entra in crisi.
Riassumo la mia storia in breve:
A parte alcuni problemi fissi di difficoltà e mantenimento di erezione e eiaculazione precoce affrontati anche con lo psicologo, nel 2009 ho fatto un esame ecocolordoppler penieno che non aveva mostrato problemi, dopo 7 mesi ho notato la comparsa di alcuni noduli duri lungo il pene e sono tornato dallo stesso Medico che con un' ecografia ha mostrato la comparsa di una grossa placca unica e dell' I.P.P. e mi ha consigliato di farmi visitare da un altro Andrologo di sua conoscenza che è uno dei pochi che riesce a risolvere realmente il problema con una cura e senza operare.
Sono andato da questo Medico che mi ha prescritto di fare una lastra al pene in un Centro Radiologico da un altro Medico di sua conoscenza e il risultato della radiografia è stato che sono presenti delle calcificazioni a spirale.
Mi ha prescritto dei farmaci da prendere per alcuni mesi, per le vene, antidolorofici e antiinfiammatori per il pene e integratori naturali, trattamento affiancato poi da un certo numero cadenzato di infiltrazioni da fare nel suo studio per alcuni mesi e affiancato anche da trattamenti di ionoforesi che dovrò fare quotidianamente sempre per un bel po' di mesi con una macchina appositamente progettata e dimensionata per la ionoforesi peniena che dovrò acquistare da una Società che mi ha consigliato e che costa abbastanza per le mie tasche.
Se è necessario pur a malincuore seguirò la cura ma per avere la conferma primadi acquistare la macchina sono andato da un altro Andrologo (tra l' altro questo con una visita in convenzione con il S.S.N.) che dopo la visita mi ha detto che la ionoforesi non serve a niente e che i noduli se calcificati non andranno via e pensa guardando la forma del pene che i noduli non c' entrano niente con la I.P.P. che parte dalla base del pene.
Per capire di quanto è l' angolo di piegatura mi ha detto di tornare con delle foto da varie angolazioni del pene in erezione.
La data fissata dal primo Andrologo per le prime infiltrazioni incombe perchè è tra pochi giorni e dovrei affrettarmi a acqquistare la macchina, secondo voi cosa dovrei fare?
vorrei chiedere un consulto perchè sto andando in crisi in quanto, come giustamente i Medici consigliano, non ho cercato la soluzione su internet ma mi sono fatto visitare da 2 Andrologi, il problema è che mi stanno dicendo due cose opposte e in questo caso un paziente entra in crisi.
Riassumo la mia storia in breve:
A parte alcuni problemi fissi di difficoltà e mantenimento di erezione e eiaculazione precoce affrontati anche con lo psicologo, nel 2009 ho fatto un esame ecocolordoppler penieno che non aveva mostrato problemi, dopo 7 mesi ho notato la comparsa di alcuni noduli duri lungo il pene e sono tornato dallo stesso Medico che con un' ecografia ha mostrato la comparsa di una grossa placca unica e dell' I.P.P. e mi ha consigliato di farmi visitare da un altro Andrologo di sua conoscenza che è uno dei pochi che riesce a risolvere realmente il problema con una cura e senza operare.
Sono andato da questo Medico che mi ha prescritto di fare una lastra al pene in un Centro Radiologico da un altro Medico di sua conoscenza e il risultato della radiografia è stato che sono presenti delle calcificazioni a spirale.
Mi ha prescritto dei farmaci da prendere per alcuni mesi, per le vene, antidolorofici e antiinfiammatori per il pene e integratori naturali, trattamento affiancato poi da un certo numero cadenzato di infiltrazioni da fare nel suo studio per alcuni mesi e affiancato anche da trattamenti di ionoforesi che dovrò fare quotidianamente sempre per un bel po' di mesi con una macchina appositamente progettata e dimensionata per la ionoforesi peniena che dovrò acquistare da una Società che mi ha consigliato e che costa abbastanza per le mie tasche.
Se è necessario pur a malincuore seguirò la cura ma per avere la conferma primadi acquistare la macchina sono andato da un altro Andrologo (tra l' altro questo con una visita in convenzione con il S.S.N.) che dopo la visita mi ha detto che la ionoforesi non serve a niente e che i noduli se calcificati non andranno via e pensa guardando la forma del pene che i noduli non c' entrano niente con la I.P.P. che parte dalla base del pene.
Per capire di quanto è l' angolo di piegatura mi ha detto di tornare con delle foto da varie angolazioni del pene in erezione.
La data fissata dal primo Andrologo per le prime infiltrazioni incombe perchè è tra pochi giorni e dovrei affrettarmi a acqquistare la macchina, secondo voi cosa dovrei fare?
[#1]
Caro Utente,credo che sia mandatario esibire delle foto ed aggiornare il quadro diagnostico.Altro non posso dire in quanto i colleghi hanno avuto il privilegio di averLa visitata e sudiato i referti delle indagini strumentali eseguite.Sottolineo che l'assenza di dolenzia e di deviazioni dell'asse sono un punto a Suo favore...Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
Buongiorno,
ho dimenticato di riportare l' informazione che l' anno scorso ho avuto 2 rapporti con una partner in cui ho avuto 2 traumi di schiacciamento e sfregamento troppo forte dei tessuti del pene e questa mi hanno detto i 2 Andrologi potrebbe essere stata la causa della comparsa dei noduli ma ora non so quale dei 2 punti di vista dovrei seguire, posso tornare dal 2° Andrologo sicuramente con le foto che ha richiesto ma dal 1° Andrologo se torno devo aver comprato la macchina per la ionoforesi e dovrei iniziare le infiltrazioni del farmaco.
Cordiali saluti.
ho dimenticato di riportare l' informazione che l' anno scorso ho avuto 2 rapporti con una partner in cui ho avuto 2 traumi di schiacciamento e sfregamento troppo forte dei tessuti del pene e questa mi hanno detto i 2 Andrologi potrebbe essere stata la causa della comparsa dei noduli ma ora non so quale dei 2 punti di vista dovrei seguire, posso tornare dal 2° Andrologo sicuramente con le foto che ha richiesto ma dal 1° Andrologo se torno devo aver comprato la macchina per la ionoforesi e dovrei iniziare le infiltrazioni del farmaco.
Cordiali saluti.
[#3]
Ci sono molte evidenze scientifiche oramai che dimostrano che le infiltrazioni nelle placca servono a ben poco , la terapia con integratori e la ionioforesi nella fase acuta possono essere di qualche utilità e non sono dannose (ma non c'è alcuna robusta evidenza scientifica sulla loro effettiva utilità) . Nella fase di stabilizzazione ,una volta valutata la curvatura effettiva, si può valutare la necessità dell'intervento. Io personalmente non spenderei soldi per la jonioforesi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
[#6]
Ex utente
Sì infatti me lo hanno detto anche i Medici che mi hanno visitato, ma la cosa che mi stava impensierendo era soprattutto sapere se i noduli possono essere curati e se c' entrano con la I.P.P. dato che il primo Andrologo mi ha detto che la cura con 2 infiltrazioni mensili per non infliggere troppo spesso dei traumi e ionoforesi e i farmaci avrebbe sicuramente risolto il problema se seguita per un certo preciso numero di mesi con costanza, mentre il secondo Andrologo ha detto che i noduli non c' entrano con l' I.P.P. e che essendo calcificati non possono essere curati con la ionoforesi.
Non capendo nulla di medicina mi è sorto improvvisamente il dubbio su quale strada seguire o se eventualmente sia necessario portarle avanti entrambe parallelamente, dato che mi è stato detto che anche se al momento non sono grave l' I.P.P. potrebbe aggravarsi e portare serie conseguenze, impotenza, deviazione marcata con problemi anche di minzione, ecc.
Cordiali saluti.
Non capendo nulla di medicina mi è sorto improvvisamente il dubbio su quale strada seguire o se eventualmente sia necessario portarle avanti entrambe parallelamente, dato che mi è stato detto che anche se al momento non sono grave l' I.P.P. potrebbe aggravarsi e portare serie conseguenze, impotenza, deviazione marcata con problemi anche di minzione, ecc.
Cordiali saluti.
[#9]
Ex utente
Vorrei ringraziare molto i Medici che sono intervenuti per le risposte rapide e esaurienti, mi sembra di capire per prima cosa che i noduli non si possono curare ma vanno tenuti sotto controllo, questa non mi sembra una buona notizia, e poi, come seconda cosa, su 4 Andrologi (contando anche quelli che mi hanno visitato) solo 1 considera la ionoforesi e le infiltrazioni risolutive, è un dato importante che devo prendere in considerazione e che scoraggia molto l' inizio di questa cura per di più abbastanza costosa e credo anche abbastanza invasiva.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
[#10]
...io non credo che si debba dolere della ipotesi che porta a considerare i "noduli" non espressione di una malattia degenerativa,quale e' la IPP,ma
"solo" di un esito post traumatico che non prevede evoluzioni nel tempo ne'
l'adozione di terapie di alcun tipo.E' chiaro che le nostre sono solo ipotesi avvalorate da altri colleghi che hanno avuto il privilegio di visitarLa.Cordialita'.
"solo" di un esito post traumatico che non prevede evoluzioni nel tempo ne'
l'adozione di terapie di alcun tipo.E' chiaro che le nostre sono solo ipotesi avvalorate da altri colleghi che hanno avuto il privilegio di visitarLa.Cordialita'.
[#11]
Ex utente
Buongiorno,
mi rendo conto che nell' esposizione del mio problema sono rimasto troppo sul vago, cerco di dare più elementi come il risultato preciso dell' ecografia, tra l' altro tenere questi noduli sinceramente non mi un po' impossibile, fastidiosa e forse poco sicura, quando il pene non è in erezione si avvertono dei corpi duri lungo l' asse del pene veramente grossi che non fanno pensare a niente di buono, infatti inizialmente ero andato a fare l' ecografia perchè temevo si trattasse di un tumore, al momento neanche pensavo più a quei rapporti e a quei 2 traumi.
L' ecografia riporta:
"Esame eseguito con apparecchiatura real time con sonda lineare da 10 e 13 MHZ.
L' esame ecotomografico ha evidenziato una normale conformazione del pene con aspetto ecograficamente fisiologico delle diverse strutture anatomiche.
Nella norma il rapporto corpi cavernosi/corpo spongioso uretrale.
I piani ecotomografici sia longitudinali che trasversali in condizioni di base documentano la presenza, al 3° medio-distale del pene, dorsalmente, di una lesione indurativa di circa mm 28 longitudinalmente x 13 trasversalmente x 6 di spessore massimo, con ecostruttura disomogenea, con calcificazioni intralesionali, irregolari, non compatte, con ombra acustica posteriore, situate alle estremità della lesione.
Il setto intercavernoso appare di spessore e costituzione normale in tutto il suo decorso.
Conclusioni: presenza di lesione da riferire a placca indurativa parzialmente calcificata, utili, sentito il parere del Curante, controlli seriati nel tempo."
Il Medico che ha fatto l' ecografia mi ha consigliato il nome di un Andrologo come ho raccontato a inizio post che mi ha fatto fare una lastra che riporta che ci sono delle calcificazioni a spirale e mi ha prescritto, come raccontato sempre a inizio post, l' acquisto della macchina (di cui non avevo specificato il nome, si chiama Jonobimed) e una cura di infiltrazioni di un farmaco nel pene 2 volte al mese con in più la ionoforesi da fare quotidianamente con la macchina e un integratore a base di Propoli e un farmaco per le vene e uno spray antinfiammatorio da spruzzare sul pene.
Spero che con questi elementi sia più chiara la situazione.
Spero di ricevere ancora altre risposte, tenere i noduli almeno "al tatto" non mi sembra una buona idea, possibile che non si possono curare?
Cordiali saluti.
mi rendo conto che nell' esposizione del mio problema sono rimasto troppo sul vago, cerco di dare più elementi come il risultato preciso dell' ecografia, tra l' altro tenere questi noduli sinceramente non mi un po' impossibile, fastidiosa e forse poco sicura, quando il pene non è in erezione si avvertono dei corpi duri lungo l' asse del pene veramente grossi che non fanno pensare a niente di buono, infatti inizialmente ero andato a fare l' ecografia perchè temevo si trattasse di un tumore, al momento neanche pensavo più a quei rapporti e a quei 2 traumi.
L' ecografia riporta:
"Esame eseguito con apparecchiatura real time con sonda lineare da 10 e 13 MHZ.
L' esame ecotomografico ha evidenziato una normale conformazione del pene con aspetto ecograficamente fisiologico delle diverse strutture anatomiche.
Nella norma il rapporto corpi cavernosi/corpo spongioso uretrale.
I piani ecotomografici sia longitudinali che trasversali in condizioni di base documentano la presenza, al 3° medio-distale del pene, dorsalmente, di una lesione indurativa di circa mm 28 longitudinalmente x 13 trasversalmente x 6 di spessore massimo, con ecostruttura disomogenea, con calcificazioni intralesionali, irregolari, non compatte, con ombra acustica posteriore, situate alle estremità della lesione.
Il setto intercavernoso appare di spessore e costituzione normale in tutto il suo decorso.
Conclusioni: presenza di lesione da riferire a placca indurativa parzialmente calcificata, utili, sentito il parere del Curante, controlli seriati nel tempo."
Il Medico che ha fatto l' ecografia mi ha consigliato il nome di un Andrologo come ho raccontato a inizio post che mi ha fatto fare una lastra che riporta che ci sono delle calcificazioni a spirale e mi ha prescritto, come raccontato sempre a inizio post, l' acquisto della macchina (di cui non avevo specificato il nome, si chiama Jonobimed) e una cura di infiltrazioni di un farmaco nel pene 2 volte al mese con in più la ionoforesi da fare quotidianamente con la macchina e un integratore a base di Propoli e un farmaco per le vene e uno spray antinfiammatorio da spruzzare sul pene.
Spero che con questi elementi sia più chiara la situazione.
Spero di ricevere ancora altre risposte, tenere i noduli almeno "al tatto" non mi sembra una buona idea, possibile che non si possono curare?
Cordiali saluti.
[#13]
Ex utente
Ho inserito i dati di cui disponevo, ringrazio molto entrambi i Medici che hanno risposto, devo dire che ho le idee un po' confuse, serve sicuramente di tornare a fare altre visite ma il consulto almeno mi ha dato un po' un' idea sulla possibilità di successo di alcune cure che mi hanno proposto, è veramente singolare per i pazienti comunque vedere che alcuni Medici propongano una certa cura con sicurezza come probabilmente efficace e altri Medici la considerino scientificamente irrilevante e da evitare, forse si tratta di un campo ancora in fase di studio e soggetto a sperimentazioni?
Vi ringrazio ancora tantissimo per l' aiuto prezioso e le risposte fornite.
Cordiali saluti.
Vi ringrazio ancora tantissimo per l' aiuto prezioso e le risposte fornite.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 6.4k visite dal 08/01/2010.
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