Decorso post circoincisione
Gent.mi Dottori buongiorno,
in data 4 gennaio 2009 mi sono sottoposto ad un intervento di circoincisione dovuta ad un restringimento dell'anello prepuziale insorto al seguito di un rapporto sessuale.
La diagnosi del medico di famiglia è stata "parafimosi secondaria" e mi ha indicato un consulto presso un chirurgo della mia città il quale ha ritenuto di dovermi praticare una circoincisione, su mia richiesta (compatibilmente con le condizioni da lui verificate) senza asportazione completa del prepuzio.
Il problema per il quale vorrei un vostro parere riguarda il decorso post operatorio, in quanto il pene ed il prepuzio residuo si sono ingrossati in maniera davvero notevole, ed il prepuzio stesso risulta completamente tumefatto e gonfio al punto da pesare notevolmente ed avere dimensioni preoccupanti.
Al momento della dimissione è stata notata tale tumefazione che però durante la giornata di ieri è lievemente aumentata con qualche residuo sanguinamento.
Mi è stato indicato di applicare una pomata (gentalyn) e di prendere delle compresse di reparil per ridurre la tumefazione.
Eseguo dei lavaggi a base di acqua tiepida ed euclorina.
La preoccupazione nasce dal non potere provvedere ad applicare la pomata internamente al prepuzio in quanto il gonfiore è tale da impedirne una manipolazione.
Vorrei pertanto sapere se posso smettere di preoccuparmi del gonfiore e se avete qualche indicazione riguardo i tempi nei quali il gonfiore dovrebbe attenuarsi e permettermi una manipolazione per una migliore applicazione della pomata (che al momento applico esternamente.
La visita di controllo è stata prevista per il giorno 8 gennaio, pertanto dopo 4 giorni dall'intervento.
Vi ringrazio se poteste darmi qualche indicazione
in data 4 gennaio 2009 mi sono sottoposto ad un intervento di circoincisione dovuta ad un restringimento dell'anello prepuziale insorto al seguito di un rapporto sessuale.
La diagnosi del medico di famiglia è stata "parafimosi secondaria" e mi ha indicato un consulto presso un chirurgo della mia città il quale ha ritenuto di dovermi praticare una circoincisione, su mia richiesta (compatibilmente con le condizioni da lui verificate) senza asportazione completa del prepuzio.
Il problema per il quale vorrei un vostro parere riguarda il decorso post operatorio, in quanto il pene ed il prepuzio residuo si sono ingrossati in maniera davvero notevole, ed il prepuzio stesso risulta completamente tumefatto e gonfio al punto da pesare notevolmente ed avere dimensioni preoccupanti.
Al momento della dimissione è stata notata tale tumefazione che però durante la giornata di ieri è lievemente aumentata con qualche residuo sanguinamento.
Mi è stato indicato di applicare una pomata (gentalyn) e di prendere delle compresse di reparil per ridurre la tumefazione.
Eseguo dei lavaggi a base di acqua tiepida ed euclorina.
La preoccupazione nasce dal non potere provvedere ad applicare la pomata internamente al prepuzio in quanto il gonfiore è tale da impedirne una manipolazione.
Vorrei pertanto sapere se posso smettere di preoccuparmi del gonfiore e se avete qualche indicazione riguardo i tempi nei quali il gonfiore dovrebbe attenuarsi e permettermi una manipolazione per una migliore applicazione della pomata (che al momento applico esternamente.
La visita di controllo è stata prevista per il giorno 8 gennaio, pertanto dopo 4 giorni dall'intervento.
Vi ringrazio se poteste darmi qualche indicazione
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini, la ringrazio per la rapida risposta.
Purtroppo ho molta difficoltà a tenere il pene verso l'alto in quanto tumefatto oltre il normale (le dimensioni sono circa il doppio e poco più del pene "prima" dell'intervento), ho provato ma il pene pesa troppo e quindi resta sempre verso il basso (anche se cerco di restare quasi sempre seduto o sdraiato).
Ho anche difficoltà a scoprire il glande per fare penetrare il gentalyn all'interno, mi limito a metterlo sulla corona di punti e fin dove posso scendere, ma temo che scoprendolo completamente (cosa che sinceramente dubito anche mentalmente di essere in grado di fare in queste condizioni) possa restare strozzato sulla base del glande...
La visita di controllo è fissata comunque tra due giorni, nel mentre spero che il reparil ne riduca il gonfiore (che interessa non soltanto il prepuzio ma anche la base del pene) in maniera sensibile (sembrerebbe un minimo ridotto tra ieri d oggi), a questo riguardo le chiedo se lei ha un'idea sul periodo di durata di tale gonfiore e se potesse fornirmi qualche ulteriore informazione (devo riconoscere che il chirurgo è stato sbrigativo e che che un minimo di informazioni me le ha date solo un altro medico che mi ha soccorso in quanto sono svenuto mentre cercavo di urinare la sera ed ha preferito tenermi una notte in ospedale e la dottoressa di reparto che ha firmato la mia dimissione e che ha medicato e visionato il pene tumefatto)
Purtroppo ho molta difficoltà a tenere il pene verso l'alto in quanto tumefatto oltre il normale (le dimensioni sono circa il doppio e poco più del pene "prima" dell'intervento), ho provato ma il pene pesa troppo e quindi resta sempre verso il basso (anche se cerco di restare quasi sempre seduto o sdraiato).
Ho anche difficoltà a scoprire il glande per fare penetrare il gentalyn all'interno, mi limito a metterlo sulla corona di punti e fin dove posso scendere, ma temo che scoprendolo completamente (cosa che sinceramente dubito anche mentalmente di essere in grado di fare in queste condizioni) possa restare strozzato sulla base del glande...
La visita di controllo è fissata comunque tra due giorni, nel mentre spero che il reparil ne riduca il gonfiore (che interessa non soltanto il prepuzio ma anche la base del pene) in maniera sensibile (sembrerebbe un minimo ridotto tra ieri d oggi), a questo riguardo le chiedo se lei ha un'idea sul periodo di durata di tale gonfiore e se potesse fornirmi qualche ulteriore informazione (devo riconoscere che il chirurgo è stato sbrigativo e che che un minimo di informazioni me le ha date solo un altro medico che mi ha soccorso in quanto sono svenuto mentre cercavo di urinare la sera ed ha preferito tenermi una notte in ospedale e la dottoressa di reparto che ha firmato la mia dimissione e che ha medicato e visionato il pene tumefatto)
[#4]
Utente
Salve, a distanza ormai di 8 giorni la situazione è migliorata in maniera sensibile, ma con alcune piccole "stranezze"... i sanguinamenti sono sempre stati ridottissimi, così come i dolori per i punti, limitati a piccoli fastidi momentanei... ma da due giorni ho iniziato a trovare la garza sporca di sangue fresco e trovare tutto il glande coperto di sangue... ho provveduto alla pulizia ed ho notato due punti slegati, e la perdita sembra provenire in corrispondenza di un terzo punto che forse è stato un po' "stirato"... oggi ho preferito farmi controllare dai medici dell'ospedale presso il quale sono stato operato ma in corrispondenza della visita non presentavo alcuna perdita... finora non sono stato in grado di scoprire il glande se non per pochissimo, ma il medico mi ha spiegato che è fondamentale farlo per evitare aderenze... ora le mie domande (e punti oscuri) sono queste:
1)provando a scoprire il glande mi rendo conto che il prepuzio è molto stretto (spero solo causa punti e tumefazione persistente nella parte inferiore dello stesso) e scoprirlo completamente mi sembra pericoloso sia per un'eventuale blocco del prepuzio alla base, sia per via dei punti che tirano e non vorrei riaprissero la ferita
2)è normale che abbia questa fuoriuscita di sangue a distanza di 8 giorni dall'intervento?... devo preoccuparmi o posso ritenere che si tratti del sangue dell'edema che sta fuoriuscendo (ed in effetti sembra che da due giorni a questa parte l'edema sia diminuito e sia schiarito il suo colore)
3)oggi sono riuscito a tenere il pene verso l'alto (complice una riduzione del gonfiore dell'asta) e l'impressione che ho avuto è che si sia sgonfiato ancora di più l'asta all'improvviso... è rimasta una sacca sul lato sinistro che al tatto sembra "comunicare" con il prepuzio... ovvero se la tocco sento una qualche reazione sul prepuzio...
Ammetto di sembrare paranoico (e forse un pò lo sono), ma non vorrei correre in ospedale per ogni piccola cosa perché rischio di apparire oltremodo ridicolo, ma ovviamente noi pazienti non abbiamo quella competenza medica che ci potrebbe trasmettere la serenità per affrontare ogni cosa nella giusta maniera, inoltre trattandosi di un organo così delicato, e che finora è stato (come si può leggere da una mia precedente richiesta di consulto) "oggetto di problemi" limitandomi anche la vita sessuale ci terrei a risolvere i problemi prima che scaturiscano in insicurezza psicologica
Ringrazio il Dott. Cavallini e quanti risponderanno
1)provando a scoprire il glande mi rendo conto che il prepuzio è molto stretto (spero solo causa punti e tumefazione persistente nella parte inferiore dello stesso) e scoprirlo completamente mi sembra pericoloso sia per un'eventuale blocco del prepuzio alla base, sia per via dei punti che tirano e non vorrei riaprissero la ferita
2)è normale che abbia questa fuoriuscita di sangue a distanza di 8 giorni dall'intervento?... devo preoccuparmi o posso ritenere che si tratti del sangue dell'edema che sta fuoriuscendo (ed in effetti sembra che da due giorni a questa parte l'edema sia diminuito e sia schiarito il suo colore)
3)oggi sono riuscito a tenere il pene verso l'alto (complice una riduzione del gonfiore dell'asta) e l'impressione che ho avuto è che si sia sgonfiato ancora di più l'asta all'improvviso... è rimasta una sacca sul lato sinistro che al tatto sembra "comunicare" con il prepuzio... ovvero se la tocco sento una qualche reazione sul prepuzio...
Ammetto di sembrare paranoico (e forse un pò lo sono), ma non vorrei correre in ospedale per ogni piccola cosa perché rischio di apparire oltremodo ridicolo, ma ovviamente noi pazienti non abbiamo quella competenza medica che ci potrebbe trasmettere la serenità per affrontare ogni cosa nella giusta maniera, inoltre trattandosi di un organo così delicato, e che finora è stato (come si può leggere da una mia precedente richiesta di consulto) "oggetto di problemi" limitandomi anche la vita sessuale ci terrei a risolvere i problemi prima che scaturiscano in insicurezza psicologica
Ringrazio il Dott. Cavallini e quanti risponderanno
[#7]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini,
la ringrazio per la sua gentilezza, della quale vorrei ancora abusare... ad oggi sono passati 12 giorni dall'intervento e la parte in questione (la parte inferiore del prepuzio) non è semplicemente gonfietta ma notevolmente gonfia (come sempre... le dimensione della "sacca" sono paragonabili quasi ad un pollice della mano), e la perdita di sangue si ripete ogniqualvolta cerco di scoprirlo per lavarlo e rimuovo il coagulo... il mio timore è che le vene che ricordo attraversavano la parte inferiore del prepuzio siano state cauterizzate male ed abbiano inizialmente riversato sangue nel prepuzio formando questa sacca e successivamente continui questo versamento che si è fatto strada anche verso l'esterno.
Dai medici che mi hanno operato non ho trovato molta attenzione, si sono limitati ad un controllo molto sbrigativo senza nemmeno esaminare i punti... questa condizione mi impedisce ogni normale attività perché sono costretto a cambiare la garza ed a lavarmi ogni qualvolta devo orinare, cosa piuttosto complicata in molti bagni, inoltre anche il camminare mi costringe a "posture" piuttosto fastidiose... sono pertanto costretto a casa e dopo due settimane ormai di immobilismo anche l'umore ne risente in maniera piuttosto marcata... i miei timori riguardo lo scenario che le ho indicato possono essere realistici?... cosa potrebbe accadere in quel caso e che consigli può darmi?... i medici mi dicono di stare tranquillo, ma sinceramente al passare dei giorni non noto miglioramento alcuno sul gonfiore del prepuzio e non posso restare ulteriormente bloccato in casa.
Aggiungo che anche sull'asta c'è un gonfiore diffuso sulla parte sinistra, gonfiore che ieri stava aumentando credo per via della posizione "verso l'alto" del pene che mi dava la sensazione di strozzatura alla base.
La ringrazio ancora e spero mi sopporterà anche questa volta...
Saluti
la ringrazio per la sua gentilezza, della quale vorrei ancora abusare... ad oggi sono passati 12 giorni dall'intervento e la parte in questione (la parte inferiore del prepuzio) non è semplicemente gonfietta ma notevolmente gonfia (come sempre... le dimensione della "sacca" sono paragonabili quasi ad un pollice della mano), e la perdita di sangue si ripete ogniqualvolta cerco di scoprirlo per lavarlo e rimuovo il coagulo... il mio timore è che le vene che ricordo attraversavano la parte inferiore del prepuzio siano state cauterizzate male ed abbiano inizialmente riversato sangue nel prepuzio formando questa sacca e successivamente continui questo versamento che si è fatto strada anche verso l'esterno.
Dai medici che mi hanno operato non ho trovato molta attenzione, si sono limitati ad un controllo molto sbrigativo senza nemmeno esaminare i punti... questa condizione mi impedisce ogni normale attività perché sono costretto a cambiare la garza ed a lavarmi ogni qualvolta devo orinare, cosa piuttosto complicata in molti bagni, inoltre anche il camminare mi costringe a "posture" piuttosto fastidiose... sono pertanto costretto a casa e dopo due settimane ormai di immobilismo anche l'umore ne risente in maniera piuttosto marcata... i miei timori riguardo lo scenario che le ho indicato possono essere realistici?... cosa potrebbe accadere in quel caso e che consigli può darmi?... i medici mi dicono di stare tranquillo, ma sinceramente al passare dei giorni non noto miglioramento alcuno sul gonfiore del prepuzio e non posso restare ulteriormente bloccato in casa.
Aggiungo che anche sull'asta c'è un gonfiore diffuso sulla parte sinistra, gonfiore che ieri stava aumentando credo per via della posizione "verso l'alto" del pene che mi dava la sensazione di strozzatura alla base.
La ringrazio ancora e spero mi sopporterà anche questa volta...
Saluti
[#8]
Utente
Come sempre ho sbagliato, non capisco perchè ho scritto "parte sinistra" quando si tratta della destra...
Comunque rileggendo i vecchi interventi forse ho spiegato in maniera poco chiara la situazione... quando mi riferivo ai sensibili miglioramenti mi riferivo allo sgonfiamento quasi improvviso dell'asta, nella quale però rimane un rigonfiamento che mi sembra sia aumentato un pò rispetto alla mia precedente spiegazione... per quanto riguarda il rigonfiamento nel prepuzio questo all'inizio sembrava essersi ridotto, complice una riduzione della tumefazione globale del pene, ma ora che la condizione del pene è migliorata noto che non vi sono sensibili miglioramenti... e mi rendo conto (confrontandomi anche con altre persone che alla mia età hanno affrontato lo stesso intervento) che la mia condizione appare un pò meno "normale" del solito post circoincisione...
La ringrazio ancora e la saluto
Comunque rileggendo i vecchi interventi forse ho spiegato in maniera poco chiara la situazione... quando mi riferivo ai sensibili miglioramenti mi riferivo allo sgonfiamento quasi improvviso dell'asta, nella quale però rimane un rigonfiamento che mi sembra sia aumentato un pò rispetto alla mia precedente spiegazione... per quanto riguarda il rigonfiamento nel prepuzio questo all'inizio sembrava essersi ridotto, complice una riduzione della tumefazione globale del pene, ma ora che la condizione del pene è migliorata noto che non vi sono sensibili miglioramenti... e mi rendo conto (confrontandomi anche con altre persone che alla mia età hanno affrontato lo stesso intervento) che la mia condizione appare un pò meno "normale" del solito post circoincisione...
La ringrazio ancora e la saluto
[#9]
Caro signore,
una piccola raccolta di sangue succede, e non fa nulla, basta avere l' accortezza di eliminarla con una "smanacciata", pardon per il termine. lA SMANACCIATA LA FACCIAMO NOI MEDICI NON lEI. Considerto questo le consiglierei di incavolarsi, masgari rivolgendosi all' URP (Ufficio Relazioni col Pubblico) della sua ASL.
una piccola raccolta di sangue succede, e non fa nulla, basta avere l' accortezza di eliminarla con una "smanacciata", pardon per il termine. lA SMANACCIATA LA FACCIAMO NOI MEDICI NON lEI. Considerto questo le consiglierei di incavolarsi, masgari rivolgendosi all' URP (Ufficio Relazioni col Pubblico) della sua ASL.
[#10]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini,
sto ricevendo più informazioni da lei che non forse dai medici che mi hanno operato... e per questo (e per le tempestive e pazienti risposte) la ringrazio tantissimo... lei sente quindi di escludere che si possa trattare di qualche "errore" nel cauterizzare le vene?... visto che ormai la ho stressata tantissimo può spiegarmi in effetti cosa viene fatto in un intervento del genere?
La ringrazio e le farò sapere quando avverrà il lieto (speriamo...) fine!
sto ricevendo più informazioni da lei che non forse dai medici che mi hanno operato... e per questo (e per le tempestive e pazienti risposte) la ringrazio tantissimo... lei sente quindi di escludere che si possa trattare di qualche "errore" nel cauterizzare le vene?... visto che ormai la ho stressata tantissimo può spiegarmi in effetti cosa viene fatto in un intervento del genere?
La ringrazio e le farò sapere quando avverrà il lieto (speriamo...) fine!
[#11]
Ieri ho fatto una circoncisione e stamattina il paziente mi ha chiamato dicendomi che aveva ematomino. L' ho "smanacciato" (drenato in italiano) al volo e medicato (tempo totale 6 minutii scarsi) e questa sera sta benissimo ed è contento. Ergo: vada ad arrabbiarsi con URP.
[#12]
Utente
Mi sono spiegato male nella mia richiesta (avevo compreso il senso di smanacciare)... intendevo cosa si fa alle vene presenti nel prepuzio e cosa accade dopo il loro "taglio"... capisco può sembrare una richiesta stupida ma trovo che le spiegazioni anche "tecniche" aiutino a capire meglio e quindi a vivere questi imprevisti con più tranquillità...
Rinnovo comunque i miei ringraziamenti... a saperlo prima sarei venuto da lei ad operarmi!
Rinnovo comunque i miei ringraziamenti... a saperlo prima sarei venuto da lei ad operarmi!
[#14]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini,
questa volta Le scrivo con buone notizie... approfittando di un parente infermiere (che già aveva visto la situazione sin dal primo giorno) ho mostrato la parte "in causa" e questa persona, riscontrando una continua fuoriuscita di sangue piuttosto denso e denso mi ha suggerito di mostrare la situazione al medico sconsigliandomi di pulirla per il momento... così fatto (sono stato fortunato nel trovare di turno il medico che mi ha operato) sono stato controllato ed il medico mi ha dapprima suggerito di drenare il sangue, per poi decidere di fare lui stesso (cosa che alla fine per me sarebbe stata impossibile vista la quantità di sangue estratta ed il grande "smanacciamento" che ha praticato)... sorvolando sul dolore che è durato pochi istanti (a parte un indolenzimento diffuso sul pene che direi sia più che normale vista la manipolazione fatta)... ora la parte risulta estremamente meno gonfia e più facilmente manipolabile (anche se devo superare completamente il trauma psicologico :-D... ovviamente scherzo) anche se dubito di essere in grado di proseguire in maniera così drastica l'opera di svuotamento... quel che mi chiedo è: MA SERVIVANO 12 GIORNI PER ARRIVARE A FARMI UN DRENAGGIO??? (scusi il maiuscolo, ma è un piccolo sfogo interiore :-D ) spero che ora la situazione si normalizzi da sola nel giro di breve tempo (spero una settimana al massimo)... non mi è stata data nessuna indicazione particolare per farmaci o lavaggi, anche se il mio medico di famiglia mi ha suggerito giorni fa di prendere FORTILASE compresse (visto che mi era stata interrotto il trattamento con REPARIL) in modo da aiutare l'edema a sgonfiarsi e di proseguire i lavaggi con EUCLORINA per aiutare la cicatrizzazione della pelle...
Applicavo anche due volte CANESTEN 2% (prescritto martedì durante la visita di controllo effettuata da un altro medico per sostituire GENTALYN, anche se mi venne detto che non era necessaria) ma temo che stia ritardando la cicatrizzazione dei punti... lei ha qualche suggerimento da darmi... purtroppo dopo la manipolazione ero concentrato "su altro" e vorrei evitare di contattare il medico anche per questa banalità...
La ringrazio ancora per essere stato così utile, non solo dal punto di vista strettamente "medico", ma anche e soprattutto umano...
questa volta Le scrivo con buone notizie... approfittando di un parente infermiere (che già aveva visto la situazione sin dal primo giorno) ho mostrato la parte "in causa" e questa persona, riscontrando una continua fuoriuscita di sangue piuttosto denso e denso mi ha suggerito di mostrare la situazione al medico sconsigliandomi di pulirla per il momento... così fatto (sono stato fortunato nel trovare di turno il medico che mi ha operato) sono stato controllato ed il medico mi ha dapprima suggerito di drenare il sangue, per poi decidere di fare lui stesso (cosa che alla fine per me sarebbe stata impossibile vista la quantità di sangue estratta ed il grande "smanacciamento" che ha praticato)... sorvolando sul dolore che è durato pochi istanti (a parte un indolenzimento diffuso sul pene che direi sia più che normale vista la manipolazione fatta)... ora la parte risulta estremamente meno gonfia e più facilmente manipolabile (anche se devo superare completamente il trauma psicologico :-D... ovviamente scherzo) anche se dubito di essere in grado di proseguire in maniera così drastica l'opera di svuotamento... quel che mi chiedo è: MA SERVIVANO 12 GIORNI PER ARRIVARE A FARMI UN DRENAGGIO??? (scusi il maiuscolo, ma è un piccolo sfogo interiore :-D ) spero che ora la situazione si normalizzi da sola nel giro di breve tempo (spero una settimana al massimo)... non mi è stata data nessuna indicazione particolare per farmaci o lavaggi, anche se il mio medico di famiglia mi ha suggerito giorni fa di prendere FORTILASE compresse (visto che mi era stata interrotto il trattamento con REPARIL) in modo da aiutare l'edema a sgonfiarsi e di proseguire i lavaggi con EUCLORINA per aiutare la cicatrizzazione della pelle...
Applicavo anche due volte CANESTEN 2% (prescritto martedì durante la visita di controllo effettuata da un altro medico per sostituire GENTALYN, anche se mi venne detto che non era necessaria) ma temo che stia ritardando la cicatrizzazione dei punti... lei ha qualche suggerimento da darmi... purtroppo dopo la manipolazione ero concentrato "su altro" e vorrei evitare di contattare il medico anche per questa banalità...
La ringrazio ancora per essere stato così utile, non solo dal punto di vista strettamente "medico", ma anche e soprattutto umano...
[#15]
Appunto, il drenaggio fa fatto il prima poswsibile, se no succede così. Tenga il pene alto contro la pancia, me usi la bordsa di ghiaccio ad intervalli di 15 minuti per 2-3 cicli di 2 ore. Per quanto riguarda i farmaci non so, di qua non posso giudicare. Ma va ben così il più è fatto.
[#18]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini,
sono andato a visita di controllo quest'oggi e sono stato controllato dall'ennesimo medico differente, che comunque ha definito la situazione come positiva... il prepuzio risulta ancora piuttosto ingrossato (e così parte dell'asta) ed all'interno, tra glande e prepuzio c'è un taglio che non è ancora rimarginato completamente, pertanto mi è stato detto di lavare semplicemente con un detergente delicato e non mettere nient'altro in quanto pomate od unguenti potrebbero ritardare la cicatrizzazione del taglio.
Inoltre, avendo ancora alcuni punti, questi sono stati asportati e pertanto anche la pelle risulta "fresca".
Le scrivo questo per informarla del procedere della situazione, spero stavolta stia andando tutto bene... e spero che in pochi giorni il gonfiore passi (ma è normale il gonfiore all'asta ed una sensazione di fastidio su tutto il pene se tocco la parte gonfia?)
La ringrazio ancora e la saluto
sono andato a visita di controllo quest'oggi e sono stato controllato dall'ennesimo medico differente, che comunque ha definito la situazione come positiva... il prepuzio risulta ancora piuttosto ingrossato (e così parte dell'asta) ed all'interno, tra glande e prepuzio c'è un taglio che non è ancora rimarginato completamente, pertanto mi è stato detto di lavare semplicemente con un detergente delicato e non mettere nient'altro in quanto pomate od unguenti potrebbero ritardare la cicatrizzazione del taglio.
Inoltre, avendo ancora alcuni punti, questi sono stati asportati e pertanto anche la pelle risulta "fresca".
Le scrivo questo per informarla del procedere della situazione, spero stavolta stia andando tutto bene... e spero che in pochi giorni il gonfiore passi (ma è normale il gonfiore all'asta ed una sensazione di fastidio su tutto il pene se tocco la parte gonfia?)
La ringrazio ancora e la saluto
[#20]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini, oggi dopo 23 giorni dall'intervento, e dopo suggerimento dall'ultima visita, mi sono sottoposto ad un ulteriore controllo (dove a visitarmi è stato l'ennesimo medico differente)... la situazione secondo il medico sta procedendo bene anche se la parte interessata continua ad essere gonfia (e credo che giustamente il medico abbia definito tale gonfiore come "molto"), in particolare la parte inferiore si presenta al tatto come un "cordone" duro e gonfio da non permettere un corretto scorrimento (non si gira completamente).
Anche l'asta continua a presentare un gonfiore sul lato destro che delle volte si mostra più esteso, mentre delle volte più compatto come estensione ma superiore come gonfiore.
L'indicazione datami è stata di avere pazienza ed aspettare, che da un punto di vista del decorso sta comunque procedendo senza problemi, una piccola ferita non riesce a cicatrizzare completamente (ed ho una minima perdita di siero con qualche traccia rossa) ma non sembra dia problemi di infezioni.
L'unica nota che mi ha "demoralizzato" è stato sentire il parere del medico riguardo i tempi di recupero... a suo dire per recuperare completamente la funzionalità saranno necessari 1-2 mesi ancora... ho apprezzato il fatto che il medico mi abbia visitato con calma e non mi abbia semplicemente "dato una pacca" e mandato via come è successo con il chirurgo che mi ha operato, però pensare che sono passate quasi 4 settimane e ritrovarmi ancora a dovere portare le garze ed avere comunque limitazioni anche nel maneggiarlo anche solo per lavarlo non aiuta.
In attesa di sapere cosa ne pensa, la ringrazio ancora, Lei si è mostrato davvero un aiuto prezioso
Anche l'asta continua a presentare un gonfiore sul lato destro che delle volte si mostra più esteso, mentre delle volte più compatto come estensione ma superiore come gonfiore.
L'indicazione datami è stata di avere pazienza ed aspettare, che da un punto di vista del decorso sta comunque procedendo senza problemi, una piccola ferita non riesce a cicatrizzare completamente (ed ho una minima perdita di siero con qualche traccia rossa) ma non sembra dia problemi di infezioni.
L'unica nota che mi ha "demoralizzato" è stato sentire il parere del medico riguardo i tempi di recupero... a suo dire per recuperare completamente la funzionalità saranno necessari 1-2 mesi ancora... ho apprezzato il fatto che il medico mi abbia visitato con calma e non mi abbia semplicemente "dato una pacca" e mandato via come è successo con il chirurgo che mi ha operato, però pensare che sono passate quasi 4 settimane e ritrovarmi ancora a dovere portare le garze ed avere comunque limitazioni anche nel maneggiarlo anche solo per lavarlo non aiuta.
In attesa di sapere cosa ne pensa, la ringrazio ancora, Lei si è mostrato davvero un aiuto prezioso
[#25]
Utente
Io trovo che sia interessante... sono a pagina 11 ma sono curioso di scoprire dove vuole arrivare... :-D
Le dico però una cosa... la sua introduzione mi ha molto rincuorato... ho avuto vari problemi negli anni sulla parte "in esame" (curvatura temo x causa del frenulo che poi è stato asportato ecc) anche se ho comunque avuto una vita sessuale in tutto questo tempo... ma spesso mi sono ritrovato ad avere timore legati "alla presunta fragilità" (e questo ultimo episodio non mi ha aiutato)... quindi un certo peso anche psicologico lo hanno lasciato... ma leggere le vostre parole mi sta già facendo capire che sbagliavo... quindi doppiamente grazie :-)
Le dico però una cosa... la sua introduzione mi ha molto rincuorato... ho avuto vari problemi negli anni sulla parte "in esame" (curvatura temo x causa del frenulo che poi è stato asportato ecc) anche se ho comunque avuto una vita sessuale in tutto questo tempo... ma spesso mi sono ritrovato ad avere timore legati "alla presunta fragilità" (e questo ultimo episodio non mi ha aiutato)... quindi un certo peso anche psicologico lo hanno lasciato... ma leggere le vostre parole mi sta già facendo capire che sbagliavo... quindi doppiamente grazie :-)
[#26]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini, approfitto ancora del suo consulto a distanza ormai di 3 mesi dall'intervento... la situazione appare ancora lontana dalla completa risoluzione, dopo l'ultima visita di controllo mi era stato indicato (dall'ennesimo medico diverso che eseguiva i controlli) un periodo di 2-3 mesi necessari ad un completo decorso... ma purtroppo i 3 mesi sono passati senza risultati apprezzabili.
Di mia iniziativa ho provveduto ad una visita dermatologica che ha evidenziato la presenza di "granulomi" in corrispondenza di alcuni punti interni a causa del mancato riassorbimento degli stessi, ma soprattutto di una cicatrice estremamente rigida che rende nuovamente fimotico il tutto... di conseguenza non so bene che fare... la dermatologa mi ha suggerito (e provvederò al più presto) di fare un controllo presso il chirurgo plastico del Policlinico Universitario, in quanto eseguono essi stessi interventi di circoincisione, al fine di valutare il da fare... ipotizzo (e spero se non possibile altrimenti) in un intervento di "miglioramento" del precedente senza dovere ripassare per lo stesso calvario... mi chiedo, vista la mia condizione se devo ritenere la mia situazione solo transitoria o possa migliorare spontaneamente, ovvero se la cicatrice si ammorbidirà spontaneamente...
La ringrazio e le auguro una felice Pasqua
Di mia iniziativa ho provveduto ad una visita dermatologica che ha evidenziato la presenza di "granulomi" in corrispondenza di alcuni punti interni a causa del mancato riassorbimento degli stessi, ma soprattutto di una cicatrice estremamente rigida che rende nuovamente fimotico il tutto... di conseguenza non so bene che fare... la dermatologa mi ha suggerito (e provvederò al più presto) di fare un controllo presso il chirurgo plastico del Policlinico Universitario, in quanto eseguono essi stessi interventi di circoincisione, al fine di valutare il da fare... ipotizzo (e spero se non possibile altrimenti) in un intervento di "miglioramento" del precedente senza dovere ripassare per lo stesso calvario... mi chiedo, vista la mia condizione se devo ritenere la mia situazione solo transitoria o possa migliorare spontaneamente, ovvero se la cicatrice si ammorbidirà spontaneamente...
La ringrazio e le auguro una felice Pasqua
[#28]
Utente
Spero proprio sia possibile limitarsi ad una sistematina... tremo all'idea che si opti per una circoincisione totale visto ormai il calvario che ho sopportato... so bene che è impossibile valutare "via web", ma mi chiedevo in cosa potrebbe consistere in termini "chirurgici" tale aggiustatina...
[#30]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini,
dopo essermi sottoposto alla visita presso il chirurgo plastico penso di "avere toccato il fondo" in quanto il medico ha senza troppi mezzi termini detto che non avendomi operato lui la prima volta non gradiva "correggere" cose fatte da altri... non prima almeno di altri 4-5 mesi.
Il suo consiglio è stato quello di continuare a massaggiare con dell'olio (Vea olio) la cicatrice con maggiore vigore in quanto secondo il suo parere la situazione migliorerebbe del 50% nell'arco di un mese (il che a mio dire significherebbe riprenderne la funzionalità)... il problema è che ho ancora una zona dove sono presenti dei granulomi che non sembrano riassorbirsi ed anche la dermatologa, vista la presa di tempo del chirurgo plastico, ha preferito rinviare ogni terapia non prima di altri 5-6 mesi...
Considerando che non riesco ad avere rapporti sessuali (prevalentemente per la fimoticità residua) e che i granulomi non sono sicuramente meno fastidiosi della fimosi stessa, che sono già trascorsi 3 mesi e mezzo dall'intervento e che ormai anche il mio umore è pessimo soprattutto davanti all'impressione di "scaricabarile" che noto vorrei sapere se ha qualche suggerimento... vorrei anche evitare una via crucis passando da un medico all'altro, e sicuramente proseguirò con i massaggi, ma per quanto riguarda i granulomi c'è qualcosa che ne aiuta il riassorbimento?
dopo essermi sottoposto alla visita presso il chirurgo plastico penso di "avere toccato il fondo" in quanto il medico ha senza troppi mezzi termini detto che non avendomi operato lui la prima volta non gradiva "correggere" cose fatte da altri... non prima almeno di altri 4-5 mesi.
Il suo consiglio è stato quello di continuare a massaggiare con dell'olio (Vea olio) la cicatrice con maggiore vigore in quanto secondo il suo parere la situazione migliorerebbe del 50% nell'arco di un mese (il che a mio dire significherebbe riprenderne la funzionalità)... il problema è che ho ancora una zona dove sono presenti dei granulomi che non sembrano riassorbirsi ed anche la dermatologa, vista la presa di tempo del chirurgo plastico, ha preferito rinviare ogni terapia non prima di altri 5-6 mesi...
Considerando che non riesco ad avere rapporti sessuali (prevalentemente per la fimoticità residua) e che i granulomi non sono sicuramente meno fastidiosi della fimosi stessa, che sono già trascorsi 3 mesi e mezzo dall'intervento e che ormai anche il mio umore è pessimo soprattutto davanti all'impressione di "scaricabarile" che noto vorrei sapere se ha qualche suggerimento... vorrei anche evitare una via crucis passando da un medico all'altro, e sicuramente proseguirò con i massaggi, ma per quanto riguarda i granulomi c'è qualcosa che ne aiuta il riassorbimento?
[#34]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini,
ormai è quasi diventato il mio medico personale :-).
Dopo lunghe peripezie, mi sono sottoposto a Cagliari ad una visita da un medico piuttosto conosciuto il quale proprio questa mattina ha provveduto a circoincidermi per correggere la precedente circoincisione fatta a Gennaio.
Ho appena provveduto a lavare la ferita ed a cambiare la garza e devo dire che mi aspettavo qualcosa di terribile mentre invece tutto risultava piuttosto pulito e non gonfio (anche se la garza originale era stata messa strettissima).
La cosa che un po' mi ha meravigliato è stata quella di vedere ancora una volta la parte sottostante del prepuzio (credo si chiami frontale, mi corregga se sbaglio) gonfia come l'altra volta ed il glande piuttosto "assottigliato"... ho lasciato perdere per il momento, ho preferito non forzare i punti cercando di lavarmi ed ho applicato un velo di luan come indicatomi dal medico.
Ho trascorso l'intera giornata tenendo il pene all'insù (come lei mi consigliò l'altra volta e come questa volta ha fatto il medico della clinica) ed applicandovi la borsa del ghiaccio, forse eccessivamente ma devo dire che mi aiutava a stare bene.
Non ho un vero quesito da porle, se non quei "pensieri" sul gonfiore.
La ringrazio tantissimo per il supporto (anche psicologico) che mi ha dato finora.
ormai è quasi diventato il mio medico personale :-).
Dopo lunghe peripezie, mi sono sottoposto a Cagliari ad una visita da un medico piuttosto conosciuto il quale proprio questa mattina ha provveduto a circoincidermi per correggere la precedente circoincisione fatta a Gennaio.
Ho appena provveduto a lavare la ferita ed a cambiare la garza e devo dire che mi aspettavo qualcosa di terribile mentre invece tutto risultava piuttosto pulito e non gonfio (anche se la garza originale era stata messa strettissima).
La cosa che un po' mi ha meravigliato è stata quella di vedere ancora una volta la parte sottostante del prepuzio (credo si chiami frontale, mi corregga se sbaglio) gonfia come l'altra volta ed il glande piuttosto "assottigliato"... ho lasciato perdere per il momento, ho preferito non forzare i punti cercando di lavarmi ed ho applicato un velo di luan come indicatomi dal medico.
Ho trascorso l'intera giornata tenendo il pene all'insù (come lei mi consigliò l'altra volta e come questa volta ha fatto il medico della clinica) ed applicandovi la borsa del ghiaccio, forse eccessivamente ma devo dire che mi aiutava a stare bene.
Non ho un vero quesito da porle, se non quei "pensieri" sul gonfiore.
La ringrazio tantissimo per il supporto (anche psicologico) che mi ha dato finora.
[#36]
Utente
Gent.mo Dott. Cavallini,
visto che mi ha seguito con estrema pazienza ci tenevo ad informarla dell'esito della convalescenza.
Questa volta tutto è andato davvero liscio, nessun gonfiore incredibile, nessun annerimento dei tessuti, nessuna perdita di sangue se non tracce lievissime sulle garze, e nessun dolore particolare durante queste due settimane eccetto per un fastidio che permane dal giorno dell'anestesia proprio nei due punti di iniezione alla radice del pene.
Dopo 12 giorni avevo la visita di controllo che ha ritenuto la situazione ottimale, anche se spero che il problema sia effettivamente risolto (ho paura che la cicatrice si possa indurire) come pare essere... al momento (dopo 16 giorni dall'intervento) ho ancora 6 punti dei 14 iniziali, due di questi sono nella parte frontale e pertanto più protetti dal prepuzio, ed in corrispondenza di questi due le ferite sono non completamente asciutte.
Pensavo in caso di mancata caduta entro 1-2 giorni di chiedere al mio medico se è possibile asportarli, inoltre mi chiedevo se c'è qualcosa che posso fare per agevolare la ripresa di elasticità dei tessuti, oltre che per favorire la scomparsa del fastidio alla radice del pene.
Un ultima domanda riguardava un suo parere sul tempo eventualmente necessario per riprendere l'attività sessuale, dopo tutto quello che ho dovuto passare non vorrei "fare danni".
La ringrazio ancora.
visto che mi ha seguito con estrema pazienza ci tenevo ad informarla dell'esito della convalescenza.
Questa volta tutto è andato davvero liscio, nessun gonfiore incredibile, nessun annerimento dei tessuti, nessuna perdita di sangue se non tracce lievissime sulle garze, e nessun dolore particolare durante queste due settimane eccetto per un fastidio che permane dal giorno dell'anestesia proprio nei due punti di iniezione alla radice del pene.
Dopo 12 giorni avevo la visita di controllo che ha ritenuto la situazione ottimale, anche se spero che il problema sia effettivamente risolto (ho paura che la cicatrice si possa indurire) come pare essere... al momento (dopo 16 giorni dall'intervento) ho ancora 6 punti dei 14 iniziali, due di questi sono nella parte frontale e pertanto più protetti dal prepuzio, ed in corrispondenza di questi due le ferite sono non completamente asciutte.
Pensavo in caso di mancata caduta entro 1-2 giorni di chiedere al mio medico se è possibile asportarli, inoltre mi chiedevo se c'è qualcosa che posso fare per agevolare la ripresa di elasticità dei tessuti, oltre che per favorire la scomparsa del fastidio alla radice del pene.
Un ultima domanda riguardava un suo parere sul tempo eventualmente necessario per riprendere l'attività sessuale, dopo tutto quello che ho dovuto passare non vorrei "fare danni".
La ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 36 risposte e 4.9k visite dal 06/01/2010.
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