Timore contagio malattia venerea

Buonasera,
vi ringrazio anzitutto per il prezioso servizio offerto grazie al vostro costante lavoro.
Circa un anno fa o poco più ho avuto alcuni rapporti occasionali sempre protetti da preservativo, a parte un rapporto orale ricevuto inizialmente senza protezione e dopo poco proseguito anch'esso con preservativo.
A distanza di poco tempo ho iniziato ad avvertire un fastidio persistente (non un vero e proprio dolore, quasi un lieve bruciore interno) localizzato nella zona tra la parte bassa dell'addome e l'inguine, sia a destra che a sinistra, unito mi pare ad un leggero gonfiore.
A distanza di qualche mese il fastidio era quasi sparito o per lo meno si manifestava in maniera molto lieve, da circa un paio di mesi a questa parte invece si è ripresentato nella stessa forma iniziale.
Dato che questo problema si è verificato, come sopra detto, praticamente a breve tempo di distanza dai rapporti sessuali occasionali, ho il timore che quel principio di rapporto orale scoperto, o qualche preservativo non perfettamente integro o anche semplicemente qualche altro contatto accidentale che ora non ricordo, possa avermi fatto contrarre qualche malattia venerea che però non riesco ad identificare. In sostanza ricollego questo mio problema ai rapporti occasionali avuti circa un anno fa.
Il mio medico curante mi ha detto che potrebbe trattarsi di una semplice infiammazione, ma sinceramente continuo a non essere tranquillo.
A vostro modo di vedere possono esserci gli estremi per un contagio da malattia venerea?
E se sì, eventualmente di quale malattia potrebbe trattarsi dati i sintomi che ho cercato di descrivervi?
Grazie mille.
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore ,

se le dinamiche sono quelle da lei raccontate, il rischio di aver contratto una malattia a trasmissione sessuale è molto basso.

Comunque risenta il suo medico di medicina generale e con lui decida le valutazioni ematochimiche che generalmente vengono indicate per escludere tali patologie.

Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su queste problematiche che interessano i giovani uomini le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/ .


Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
ho visto nel suo storico diverse ruichieste del genere postate in altra area, riguardanti lo stesso argometo. Sarebbe molto utile consocere quali a ccertamenti ha fatto
[#3]
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentilissimo dottore,
effettivamente in passato feci già alcune richieste su tale argomento.
Ho fatto accertamenti su epatite ed hiv che hanno dato esito negativo, come razionalmente immaginavo.
Ed anche in questo caso "razionalmente" sarei portato a pensare che non ci sia alcun contagio da MST, ma dato che i fastidi persistono, come ho indicato nel quesito iniziale, emotivamente continuo ad avere timore.
A suo modo di vedere, sulla base di quanto ho indicato inizialmente, possono esserci gli estremi per un contagio da MST? ed eventualmente di che tipo?
La ringrazio molto per il suo supporto.
Cordialmente
L.
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore ,

da quello che ci racconta non esiste nessun "estremo" e le valutazioni ematochimiche consigliate possono essere comunque un importante supporto per eliminare tutte le sue eccessive ansie manifestate nei diversi post già in precedenza inviatici.

Un cordiale saluto.