Disfunzione erettile,prostatite,congestione pelvica

Salve,
sono un ragazzo di 23 anni. Scrivo perchè da qualche mese ho dei problemi relativi alla mia sfera sessuale. In particolare non riesco più ad avere erezioni tali da farmi avere rapporti sessuali soddisfacenti ed ho notato un improvviso calo del desiderio (forse legato al fatto di non avere più erezioni come prima). Ho notato che anche le erezioni notturne sono meno frequenti e meno turgide del passato e talvolta assenti. Ho effettuato una visita urologica, in quanto soffro di dolore nella parte inferiore dell' addome che spesso interessa la base del pene, e il medico mi ha diagnosticato una prostatite. Ho eseguito la spermiocultura per 2 volte, ma è risultata negativa. Il mio medico mi ha anche consigliato un dosaggio ormonale nel quale risulta essere tutto nella norma.. Non so quanto possa essere utile, ma circa nove mesi fa ho avuto un problema di emorroidi esterne ed anche ora, mi si gonfiano via via delle vene intorno all' ano. Ho letto sul web che anche una congestione pelvica può dare problemi di DE. Tra due settimane ho nuovamente l' appuntamento con l' urologo dove farò vedere le analisi. Nel frattempo mi piacerebbe sapere secondo Voi quale problema potrebbe causare questa parziale DE (visto che non so se è prostatite dato l' esito negativo della spermiocultura). Sono molto preoccupato per la mia sfera sessuale che da ormai 4 o 5 mesi non risulta essere quella a cui ero abituato ed ho paura che pian piano questo stato mi causi ansia e depressione. Ringrazio in anticipo per la risposta,
cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore,
con una spermiocoltura negativa dubito che possa trattarsi di prostaite o congestione pelvica. Chieda direttamente al collega se il suo può consiuderarsi problema psicogeno che alla sua età con ormoni e prostata normali è la causa più frequente. Facccia sapere se vuole.
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Utente
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Gentilissimo dottore, la ringrazio anzitutto per la risposta. Ho effettuato la visita urologica. Il dottore mi ha detto sostanzialmente che secondo lui il mio problema è psicologico e mi ha prescritto il cialis giornaliero da 5 mg per un mese "per sbloccarmi" ed anche per rendersi conto se il problema sia psicogeno o organico. In effetti ho notato un miglioramento, specialmente nelle erezioni notturne, ma la turgidità del pene in erezione non mi pare più quella di quando stavo bene. Inoltre continuo ad avere delle vene che si gonfiano intorno all' ano e a volte sento delle fitte tra l' ano e lo scroto. Ho solo 23 anni e non riesco a capire quale sia il mio problema! Il fatto che anche con cialis le mie erezioni (seppur migliorate) non risultano quelle di una volta, mi fa pensare che abbia un problema organico (nonostante effettivamente stia attraversando un periodo sentimentalmente difficile). Devo anche aggiungere che in questo mese durante il quale ho effettuato la cura non ho avuto una partner sessuale. Potrebbe anche essere questo il motivo per cui non ho riscontrato decisi miglioramenti? Nei prossimi giorni, finita la terapia, ho un secondo appuntamento con l' urologo. In attesa, volevo chiedere cosa ne pensate del mio problema. Grazie ancora e saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore,
fuori dai denti: se il suo è problema psicologico meglio consultare uno psicoloesperto piuttosto che utilizzare farmaci, raramente sbloccano: 15% dei casi. Ne parli col collega. La prescrizone di farmaci a volte è controindicata anche perchè subentra un "esame della efficacia" da parte del paziente con risultai analoghi ai suoi (temo sia organico),
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
desidero innanzitutto eingraziarLa per la risposta.
Sono passati ormai vari mesi, ma la mia situazione non è cambiata, anzi.. La mia modestissima opinione è che io abbia un problema organico di fono al quale inevitabilmente si sovrappone lo stress dovuto al fatto di non riuscire ad avere erezioni. I fattori che mi fanno pensare di avere un problema organico sono: Assenza (o comunque rarità) delle erezioni notturne e al risveglio (prima erano nella normalità). Difficoltà a raggiungere l' erezione senza una stimolazione continua manuale (prima bastava solo che mi passasse accanto una bella ragazza per intenderci). Difficoltà a mantenere l' erezione senza una continua stimolazione manuale. Tale erezione che comunque non raggiunge mai livelli di turgidità del 100% neanche nel momento del plateau! A questa situazione, ovviamente si va a sommare uno stato di depressione. L' erezione è ormai diventata un' ossessiome! Ho una vita appagante da tutti i punti di vista e sono felice, ma la mia sfera affetivo-sessuale è disastrosa!In un' epoca dove il sesso è padrone di gran parte degli argomenti discussione, ci penso ogni minuto.. Non sono un medico e non ho certo la facoltà di dare diagnosi, ma documentandomi sulla disfunzione erettile ed analizzando i miei sintomi mi viene da pensare che abbia un problema organico (magari venoso dato che gli ormoni sono apposto) alla base di tutto. Vorrei, prima di affidarmi ad uno psicosessuologo, effettuare una visita specialistica andrologica. Ho letto che ci sono degli esami quali il monitoraggio delle erezioni notturne e l' ecocolordoppler penieno che escludono definitivamente o confermano la causa organica. Vorrei sapere, se possibile, il nome di un valido andrologo a Pisa che possa valutare correttamente la mia situazione (magari anche presente tra i medici del sito). Inizio ad essere disperato! Questa situazione di DE mi rende insicuro anche nella quotidianità della vita, nelle situazioni di relazionarsi con il prossimo ecc. Ringrazio in attesa del Vostro valido riscontro. Cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore,
scusi la franchezza, ma penso che la "sua modesttima opinione" abbia poco a che a che vedere con la realtà delle cose, la diagnostica spetta a noi medici, non a lei. Tenga presente che il ritenere a priooristicamente di avere pr5oblema organico è sintomo di problema psicogeno importante. Pertanto come detto sopra, ottenga una diagnis precisa poi se ne può parlare.
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Utente
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Gentile Dottore,
La ringrazio per la risposta. Quello che Lei dice è indubbiamente vero. Io infatti voglio avere una "diagnosi precisa" prima di intraprendere un percorso psicosessuologico. Una spermiocoltura negativa ed un dosaggio ormonale nella norma possono escludere cause organiche o devo effettuare altri accertamenti? In tal caso, quali? A chi posso rivolgermi?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
alla sua 4età bastano q2uelkli ed un colloq2uio ben fatto, esagerando un ecodoppler basale e dinamico del pene. Guardi che la diagnostica del deficit erettivo è facile e ben codificata. A livello pubblico senta il dip. di Urologia Ulrico Bracci della speinza di roma.
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Utente
Utente
Gentili dottori,
forse ho scoperto la causa del mio problema. Nell' esporre la mia situazione ho tralasciato un fatto che probabilmente è importante: da circa 1 anno faccio uso continuo di xyzal antistaminico e di symbicort cortisone. Sono allergico all' acaro della polvere e se interrompo la terapia (per dimenticanza) mi viene un prurito insopportabile su tutto il corpo, rinite e leggero broncospasmo. Non ho mai smesso la terapia (nonostante volevo farlo perchè l' antistaminico mi da sonnolenza ed astenia) perchè questo prurito non mi permette di dormire, di studiare.. di condurre una vita normale insomma. Ora sono tre giorni che non uso tali farmaci, infatti il prurito è insopportabile, ma sto resistendo perchè mi sono accorto che il problema erettile è notevolmente migliorato! Erezioni notturne ed al risveglio rigide e durature e anche durante la masturbazione l' erezione perdura e non ho difficoltà a mantenerla. Facendo mente locale mi sono ricordato che i miei problemi erettili iniziarono (in lieve forma) proprio quando iniziai a prendere tali farmaci e quando avevo la compagna e riuscivo ad avere un rapporto sessuale completo avevo anche tale prurito (ciò mi fa pensare che in quell' occasione mi ero dimenticato il farmaco). Probabilmente le mie sono soltanto farneticazioni, ma ho riscontrato tale corrispondenza! Inoltre mi sento molto più reattivo, meno assonnato e più in forma se non prendo l' antistaminico. Gradirei un' opinione di qualche medico al riguardo. Tengo comunque presente che, se l' uso duraturo di xyzal (lo prendo ogni sera prima di dormire) mi producesse come effetto collaterale la DE dovrei prendere in considerazione di usare altri farmaci antiallergici, perchè questo prurito è veramente insopportabile. Ringrazio in anticipo per i riscontri, saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore, gli antistaminici è raro che facciano questo. In ogni caso, meglio consultare un collega dal vivo.
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Utente
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Gentilissimi dottori,
per stracciare la questione mi sono recato da un nominato andrologo che lavora nella mia zona. Visitandomi la prostata ho sentito molto dolore e mi ha detto che è infiammata. Gli ho spiegato di aver fatto due volte la spermiocultura con esito negativo, ma nonostante ciò mi ha consigliato di rifarla. Nel frattempo mi ha anche consigliato dei cicli di antiffiammatori (oki bustine per l' esattezza) a settimane alterne per vedere come reagisco al dolore e ai problemi erettili. Nel caso di nuovo esito negativo della spermioculture, il medico ha detto che si tratterebbe di prostatite non batterica o CPPS. In tal caso ha detto che potrebbe essere causata da allergie o intolleranze alimentari (il che potrebbe essere data la mia storia clinica) e ha che probabilmente dovrei fare infiltrazioni cortisoniche. Il dottore ha escluso motivi psicologici o meglio, ha detto che una componente psicologica è dovuta alla base organica (anche perchè il dolore sicuramente non me lo invento). Sono un pò preoccupato da questa possibile prostatite non batterica.. C' è la maniera di uscirne? Voglio tornare quello di prima e già il fatto di sapere che sono psicologicamente normale mi rasserena. Ho solo 23 anni ed avere la sfera sessuale compromessa la vedo una tragedia (oltre ai dolori al pene a alla pesantezza addominale che iniziano a diventare fastidiosi). Attendo preziosi riscontri. Saluti.
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Utente
Utente
Gentilissimi dottori,
l' esito degli esami è anche questa volta negativo. Martedì prossimo ho la visita di controllo con l' andrologo. A questo punto, da ciò che mi disse il dottore dovrei avere la cosiddetta "prostatite abatterica cronica". Nel frattempo ho dovuto interrompere i cicli di oki perchè mi procuravano un forte bruciore di stomaco. Mi piacerebbe avere delle opinioni riguardo a questa infiammazione.. Se soprattutto se ne può uscire e in che modo. Ho sentito che spesso anche la cpps viene curata con dei cicli di antibiotici. Inoltre volevo sapere se la spermiocultura è sempre attendibile o talvolta i batteri si nascondono in maniera subdola. Volevo inoltre chiedere se secondo Voi sto affrontando il problema correttamente. Non mi sono ancora affidato ad uno psicosessuologo perchè l' andrologo ha escluso una componente primaria psicogena e ha detto che prima va risolto il problema organico. Siete d' accordo? Vi ringrazio anticipatamente per le risposte. Sto cadendo sempre più in depressione perchè le cose non migliorano anzi.. Vi ringrazio
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Utente
Utente
Gentilissimi dottori,
mi scuso se continuo a scrivere, ma mi piacerebbe avere dei riscontri riguardo all' evolversi della mia situazione. Ieri ho effettuato il controllo andrologico. Il dottore ha detto che si tratta di prostatite abatterica e che tali patologia non sono facili da curare e possono durare anche anni. Mi ha segnato la seguente terapia: ULTRAPROCT supposte (1 alla sera 10 gg si e 10 gg no x un mese) per sfiammare. VIAGRA 50 mg (I e II settimana un quarto di pasticca alla sera. III e IV settimana un quarto di pasticca ogni tre giorni e intera pasticca al bisogno) per ripristinare le funzioni sessuali e perchè anche questo avrebbe un effetto sfiammante. Ho un altro controllo tra un mese e mezzo. Vorrei un' opinione su questa terapia. Ho fiducia nel medico e non cerco conferme, ma solo altre opinioni soprattutto riguardo ai tempi di guarigione da tale patologia. Vi ringrazio anticipatamente. Saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Caro lettore ,

segua le indicazioni ricevute sembrano adeguate e condivisibili rispetto ai complessi problemi da lei segnalati.

Purtroppo sui "tempi di guarigione" noi da questa postazione non possiamo fare alcuna prognosi sicura.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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