Le indagini cliniche hanno evidenziato

Salve, ho 22 anni, sono uno studente universitario e soffro di gravissimi problemi della sfera sessuale; premetto che ho avuto solo un paio di rapporti sessuali nella mia vita (tra l'altro in questo ultimo mese) ma la situazione è veramente disastrosa.
Partendo da più indietro con gli anni, ho sempre sofferto nei numerosi rapporti incompleti che ho avuto, di eiaculazione abbastanza veloce; la cosa non mi ha mai più di troppo preoccupato, i miei rapporti non sono mai stati completi e comunque era ancora accettabile. Col passare degli anni, però, la situazione è notevolmente peggiorata e tutti i sintomi che le andrò a descrivere sono lievitati esponenzialmente.


1)erezioni “inadeguate”: inizio ad avere una forte erezione già nelle prime fasi di approccio con la partner (addirittura prima del bacio, quando “penso” che sta per iniziare il petting). Durante l'erezione, inoltre, il pene è molto duro e con pochissimi gradi di mobilità, cioè rimane quasi rigidamente a contatto con la pancia.
2)Dopo queste erezioni (anche se non raggiungo l'eiaculazione) ho perdita (anche abbondante) di liquido seminale, che riscontro negli slip. La stessa cosa, con proporzioni maggiori, dopo l'eiaculazione. Anche dopo la minzione devo fare attenzione e pulirmi molto bene, perchè ho perdite di urina anche a distanza di decine di minuti.
3)Dopo qualche minuto di intimità con una ragazza, il solo contatto della mano anche all'esterno, mi causa in pochissimi secondi, l'orgasmo, causando un'evidente stato di imbarazzo e di delusione in entrambi.
4)La situazione varia molto poco al secondo “rapporto” consecutivo, che normalmente dovrebbe durare molto di più: anche in questo caso, la masturbazione della mia partner causa in meno di un paio di minuti, l'orgasmo.
6)Tutte queste cose che le ho descritto (dolore, sensibilità, “incontinenza”) aumentano all'aumentare della frequenza sessuale (inclusa la masturbazione). Diciamo che sono molto più sensibile se il giorno prima ho avuto un'eiaculazione.

Per quanto riguarda invece la situazione di ogni giorno, non durante i rapporti sessuali:
1)dolore alla base del pene, sx, irradiato a testicolo sx e parte della coscia sx
2)il pene non è mai completamente rilassato, è come se ci fosse una pur minima attività continua muscolare che lo tiene sempre in uno stato di leggero turgore.
3)Ho individuato una zona, quella alla sx del prepuzio, che è estremamente sensibile, tant'è (sempre quando la frequenza sessuale è aumentata) mi da fastidio negli slip. Questo è anche il punto che in assoluto è più sensibile durante il rapporto (incompleto), quasi come se rappresentasse una zona di ipereccitabilità.
4)Empiricamente (non ho alcuna evidenza clinica) mi sembra che vi sia un muscolo (tra testicolo e ano) iperattivo (forse è il muscolo che permette l'eiaculazione?).. mi sembra che sia quasi “affaticato” (sempre dalla parte sx).

Sono stato da un urologo, spinto dal dolore testicolare e le indagini cliniche hanno evidenziato:
1)varicocele minimo (l'ecodoppler l'ha quasi escluso) al testicolo sinistro;
2)formula spermatica alterata (ho fatto due esami: in uno astenooligospermia, nell'altro solo oligospermia e iperspermia
Questi riscontri strumentali hanno indirizzato il mio andrologo verso una diagnosi di prostatite cronica, nonostante lui non avesse rivelato alterazioni di dimensioni all'esame obiettivo.
Ho quindi eseguito altri test che hanno riportato i seguenti risultati:
1)etg reno-vescicale e prostatica trans-rettale: dimensioni della prostata nella norma, minimo stato di flogosi peri-uretrale (all'etg reno-vesciale), mentre la trans-rettale ha evidenziato una piccola calcificazione senza cono d'ombra posteriore lungo il decorso dell'uretra e un'ipoecogenicità periuretrale;
2)stamey test: le due colture dell'urina (primo e secondo getto) sono risultate negative, mentre quella del liquido seminale è risultata positiva all'Enterococco Faecalis. L'urologo ha seguito le indicazioni dell'antibiogramma prescrivendomi una cura dai 7 gg a base di antibiotici (cirpofloxacina), accostata ad un ricostituente/integratore per la prostata (profluss).
Personalmente ritengo che il test fosse stato contaminato, in quanto dopo la cura non è cambiato assolutamente niente.

Questa situazione è diventata ormai insopportabile, non ho una relazione fissa (sarebbe sicuramente peggio), ma ormai non mi è possibile avere una vita sessuale normale tant'è che inconsciamente tendo ad evitare i rapporti per non fare queste brutte figure.
Vorrei ricordare e sottolineare come i dolori, l'eiaculazione precoce e tutti i sintomi che ho descritto aumentano esponenzialmente con la frequenza sessuale, tant'è che tendo a masturbarmi il meno possibile.
Cosa posso Fare!?!
[#1]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro ragazzo leggendo e rileggendo le cose che descrivi francamente sono molto scettico sulla presenza di una qualche vera disfunzione...penserei più probabilmente a qualcosa di psicogeno che magari dovresti cercare di correggere attuando un maggior feeling con la tua compagna o se ciò non bastasse rivolgendoti ad uno psicologo...
Ritengo infatti che gran parte delle cose che hai descritto siano assolutamente normali nella vita sessuale di noi uomini e non c'è da meravigliarsi se ciò accade più o meno spesso.Diciamo che bisogna prendere confidenza con certe situazioni e soprattutto riuscire con serenità ad essere più padroni della situazione in sè.
Quanto al varicocele questo è abbondantemente documentato dagli esami che hai eseguito e confermato alla visita pertanto va deciso se trattarlo o meno e questo dovrai deciderlo solo tu in accordo con il collega specialista che ti sta seguendo. Sono d'accordissimo con lui nella terapia che ti ha dato per l'infezione urinaria, non tanto invece per la durata di essa che personalmente avrei prolungato opportunamente fino a 2 settimane per una maggiore certezza di eradicare il germe presente. Peraltro occorrerebbe ripetere la cultura proprio per avere un riscontro obiettivo.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo dott Masala,
innanzitutto la ringrazio per la rapida risposta. Posso essere d'accordo con lei per quanto riguarda la parte più comportamentale del problema, ma, invece, la Sua risposta non esaudisce e chiarifica i problemi di dolore, aumento di eccitabilità proprio dopo un'eiaculazione e la possibilità di individuare perfettamente la zona più sensibile, non crede?
[#3]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,

nella dettagliata situazione che ci ha esposto ho l'impressione che non vi siano robusti elementi per pensare ad una prostatite. Mi pare invece che vi sia di fondo una importante componente ansiosa che a sua volta può determinare uno stato di "ipertono" della regione genitale (detto in maniera molto semplicistica), che a sua volta può spiegare molti se non tutti i disturbi che lei avverte.

Il suggerimento è in primis di rivolgersi ad un Andrologo per una corretta valutazione della problematica; sarà lui eventualmente a suggerirle un percorso psicosessuologico, se indicato.

Cordialmente,

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#4]
Dr. Daniele Bonanno Psicologo, Sessuologo 73 1
Concordo pienamente con l'ipotesi suggerita dal dott. Pescatori e la necessità di consultare un andrologo considerando con lui l'utilità di un percorso psico-sessuologico. Se tale ipotesi fosse confermata potrebbe rivelarsi particolarmente indicato un lavoro psicologico ad integrazione corporea che prevede l'utilizzo di specifiche tecniche autogene e di rilassamento.
Un saluto

Dott. Daniele Bonanno
bonanno@aisps.net

Dott. Daniele Bonanno
Psicologo perfezionato in Sessuologia Clinica
bonanno@aisps.net - http://www.aisps.net

[#5]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
la situazione da lei descritta appare estremamente complessa e difficile risposta sulla base della pur vasta documentazione prodotta.
Appare d'altra parte interessante approfondire la situazione affettiva e relazionale che in presenza di verosimili disturbi di carattere organico potrebbe contribuire ai disagi riferiti.
In tal senso le consiglio un approfondimento presso uno specialista che abbia competenze sia biologiche (quindi un medico) ma anche competenze psicosessuologiche (sessuologo).
Cordialmente.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#6]
Utente
Utente
Aggiorno la mia situazione:
l'andrologo, visto lo spermiogramma alterato anche dopo la cura antibiotica, mi ha sottoposto ad una terapia con Prozac Fd (Cpr) per 3 mesi, mezza compressa al giorno...
cosa pensate?
[#7]
Utente
Utente
non c'è nessuno che può rispondermi?
Dott. Garbolino, essendo anche lei di Torino e avendo la forte intenzione di risolvere al più presto questo problema, chi mi potrebbe consigliare per un consulto? preferirei affidarmi prima ad un bravo andrologo che abbia queste competenze e poi eventualmente ad una consulenza psicosessuologica (come la sua)
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