Sto avendo problemi di deficit erettile
Salve,
ho 26 anni ed ultimamente sto avendo problemi di deficit erettile. Oltretutto soffro di "fimosi", credo: non sono mai riuscito a far uscire il glande. Può causare problemi alla sensibilità/stimolazione?
Negli ultimi 5 mesi ho avuto due possibilità di avere un rapporto, con lo stesso partner (per questioni personali non abbiamo potuto avere altri rapporti), ma non è andata bene. Al momento di indossare il preservativo è svanito tutto. Rimuovendo il preservativo e con stimolazione, se non mi sono demoralizzato prima, torna tutto in regola. Per tornare a morire, ancora, con il preservativo.
Prima le cose andavano abbastanza bene, ho sempre avuto timore di non tenere l'erezione ma le cose sono sempre andate per il verso giusto. C'è comunque da dire che ho sempre usato un altro tipo di preservativi. Da quando ho cambiato (ho provato 2 marche diverse, non trovando più gli altri) ho avuto prima una difficoltà nel tenere l'erezione e poi una totale impossibilità.
Premesso che ho intenzione di provare altri preservativi, c'è da dire che in generale non sono mai molto soddisfatto della mia erezione, non è sempre al massimo della mia "portata".
Da profano credo sia questione di preservativo e a livello psicologico. Sono una persona abbastanza ansiosa, insicura su alcune cose, mi piacerebbe sempre dare il meglio ma questo finisce con lo stressarmi inutilmente. E' carattere, direi, ed ho imparato a conviverci in un certo senso. Non mi causa grande disagio, sembra causarne più al mio pene.
Ho pensato di rivolgermi ad un andrologo (urologo è la stessa cosa?), se sapeste consigliarmene uno in zona ve ne sarei ampiamente grato.
Quello che mi lascia perplesso, in caso di assenza di problemi organici, è il dover affrontare qualche psico-terapia. Sono piuttosto restio all'idea e per quanto apprezzi la Scuola della Psicologia/Sessuologia nel riuscire a trovare un problema e scovarne la causa, non riesco a credere più di tanto alla risoluzione dello stesso in termini "verbali" e soprattutto in tempi brevi.
Il mio partner è stato entrambe le volte più che comprensivo, nonostante l'ultima volta io abbia avuto un crollo emotivo, piangendo, perchè mi dispiace di averla delusa. Non ne faccio una questione di orgoglio ma voglio soddisfare il mio partner. Anche per questo vorrei una soluzione più o meno immediata.
Superando i dovuti test clinici, pensate sia possibile affiancare l'uso di Viagra (o simili) ad una psicoterapia presente o futura? L'assunzione prolungata nel tempo di questo farmaco può causare problemi? Da premettere che, alla meglio, potrei avere un rapporto a settimana quindi il consumo sarebbe molto contenuto.
So che il Viagra è un rimedio e non la soluzione, ma per ora vorrei spingere verso questa strada. Ammesso che possa funzionare. Vi sembra un'idea tanto stupida? Ci sono effetti collaterali, se ci sono i presupposti medici (dopo le dovute analisi/visite valutate dall'Andrologo) per assumere il Viagra?
Grazie!
ho 26 anni ed ultimamente sto avendo problemi di deficit erettile. Oltretutto soffro di "fimosi", credo: non sono mai riuscito a far uscire il glande. Può causare problemi alla sensibilità/stimolazione?
Negli ultimi 5 mesi ho avuto due possibilità di avere un rapporto, con lo stesso partner (per questioni personali non abbiamo potuto avere altri rapporti), ma non è andata bene. Al momento di indossare il preservativo è svanito tutto. Rimuovendo il preservativo e con stimolazione, se non mi sono demoralizzato prima, torna tutto in regola. Per tornare a morire, ancora, con il preservativo.
Prima le cose andavano abbastanza bene, ho sempre avuto timore di non tenere l'erezione ma le cose sono sempre andate per il verso giusto. C'è comunque da dire che ho sempre usato un altro tipo di preservativi. Da quando ho cambiato (ho provato 2 marche diverse, non trovando più gli altri) ho avuto prima una difficoltà nel tenere l'erezione e poi una totale impossibilità.
Premesso che ho intenzione di provare altri preservativi, c'è da dire che in generale non sono mai molto soddisfatto della mia erezione, non è sempre al massimo della mia "portata".
Da profano credo sia questione di preservativo e a livello psicologico. Sono una persona abbastanza ansiosa, insicura su alcune cose, mi piacerebbe sempre dare il meglio ma questo finisce con lo stressarmi inutilmente. E' carattere, direi, ed ho imparato a conviverci in un certo senso. Non mi causa grande disagio, sembra causarne più al mio pene.
Ho pensato di rivolgermi ad un andrologo (urologo è la stessa cosa?), se sapeste consigliarmene uno in zona ve ne sarei ampiamente grato.
Quello che mi lascia perplesso, in caso di assenza di problemi organici, è il dover affrontare qualche psico-terapia. Sono piuttosto restio all'idea e per quanto apprezzi la Scuola della Psicologia/Sessuologia nel riuscire a trovare un problema e scovarne la causa, non riesco a credere più di tanto alla risoluzione dello stesso in termini "verbali" e soprattutto in tempi brevi.
Il mio partner è stato entrambe le volte più che comprensivo, nonostante l'ultima volta io abbia avuto un crollo emotivo, piangendo, perchè mi dispiace di averla delusa. Non ne faccio una questione di orgoglio ma voglio soddisfare il mio partner. Anche per questo vorrei una soluzione più o meno immediata.
Superando i dovuti test clinici, pensate sia possibile affiancare l'uso di Viagra (o simili) ad una psicoterapia presente o futura? L'assunzione prolungata nel tempo di questo farmaco può causare problemi? Da premettere che, alla meglio, potrei avere un rapporto a settimana quindi il consumo sarebbe molto contenuto.
So che il Viagra è un rimedio e non la soluzione, ma per ora vorrei spingere verso questa strada. Ammesso che possa funzionare. Vi sembra un'idea tanto stupida? Ci sono effetti collaterali, se ci sono i presupposti medici (dopo le dovute analisi/visite valutate dall'Andrologo) per assumere il Viagra?
Grazie!
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Caro Utente,per prima cosa dovrebbe,finalmente,affrontare il problema della fimosi che,oltre alle,scontate, difficoltà nella conduzione del coito,può favorire severi fenomeni infettivi e traumatici al sistema prepuzio/glande.L'aver avuto rapporti soddisfacenti in passato non può escludere la possibilità di essere più felice in futuro...!Quanto all'uso del profilattico,aldilà della marca,spesso può dar luogo a detumescenze precoci al momento di indossarlo o della penetrazione.L'assunzione del sildenafil può,certamente, aiutare,ma sempre se un esperto andrologo abbia posto una rigorosa diagnosi ed una strategia terapeutica.Gli effetti collaterali sono minimi.L'eventualità di consultare uno psicosessuologo la valuterei in un secondo momento.Capisco lo stato d'animo ma,al momento,non mi sembra che sia adeguatamente preparato ad affrontare una serena e gratificante vita sessuale.Si attivi nel cercare un andrologo,magari consultando il sito dell SIA :
www.andrologiaitaliana.it,evitando il faidate.Cordialità.
www.andrologiaitaliana.it,evitando il faidate.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Gentilissimo Dr. Izzo,
la ringrazio per la pronta risposta!
Avevo già pensato di approfittare dell'occasione per risolvere il problema della fimosi proprio per alleviare la difficoltà a livello di coito durante un rapporto. Ciò che mi lasciava più perplesso non è l'operazione in sè quanto la possibilità di perdere, ulteriormente, sensibilità. Su questo, ed i dovuti benefici, sono certo che il mio andrologo (che potrò selezionare dalla lista che mi ha gentilmente fornito o al limite uno consigliato dal medico di fiducia che possa essere un pochino più in zona).
Spero che il mio andrologo possa risolvere anche la questione della detumescenza precoce. Lo stato d'animo, al momento, non è nulla di particolare: sono intenzionato a trovare un medico quanto prima e seguire le sue istruzioni, anche risolvere la fimosi.
Assolutamente niente fai-da-te (non ho conoscenze mediche, sarebbe oltremodo stupido e rischioso), l'unica cosa che mi premeva sapere era appunto se, in presenza delle dovute possibilità cliniche, avrei potuto chiedere all'andrologo la possibilità di orientarmi verso sildenafil che non verso uno psicoterapeuta, almeno per i primi mesi.
Penso sia lecito, in caso ci saranno effettivamente possibilità multiple, voler esprimere la propria preferenza verso una terapia o meno. Non vorrei offendere il medico curante, però, per questo chiedevo se effettivamente è lecito o meno esprimergli questi miei dubbi o meno.
Grazie infinite per la pazienza e la cortesia!
la ringrazio per la pronta risposta!
Avevo già pensato di approfittare dell'occasione per risolvere il problema della fimosi proprio per alleviare la difficoltà a livello di coito durante un rapporto. Ciò che mi lasciava più perplesso non è l'operazione in sè quanto la possibilità di perdere, ulteriormente, sensibilità. Su questo, ed i dovuti benefici, sono certo che il mio andrologo (che potrò selezionare dalla lista che mi ha gentilmente fornito o al limite uno consigliato dal medico di fiducia che possa essere un pochino più in zona).
Spero che il mio andrologo possa risolvere anche la questione della detumescenza precoce. Lo stato d'animo, al momento, non è nulla di particolare: sono intenzionato a trovare un medico quanto prima e seguire le sue istruzioni, anche risolvere la fimosi.
Assolutamente niente fai-da-te (non ho conoscenze mediche, sarebbe oltremodo stupido e rischioso), l'unica cosa che mi premeva sapere era appunto se, in presenza delle dovute possibilità cliniche, avrei potuto chiedere all'andrologo la possibilità di orientarmi verso sildenafil che non verso uno psicoterapeuta, almeno per i primi mesi.
Penso sia lecito, in caso ci saranno effettivamente possibilità multiple, voler esprimere la propria preferenza verso una terapia o meno. Non vorrei offendere il medico curante, però, per questo chiedevo se effettivamente è lecito o meno esprimergli questi miei dubbi o meno.
Grazie infinite per la pazienza e la cortesia!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 04/11/2009.
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