Pene curvo e impotenza..
salve a tutti i dottori. Dunque,avevo scritto tempo fa riguardo il mio "calvario" da sempre avuto ( io 30 anni non riesco a mantenere in nessun modo l'erezione). Ho fatto vari ecodoppler, rigiscan ecc. e mi è stato diagnosticato un deficit da veno-occlusione. Mi aiutano poco le terapie orali, e discretamente le iniezioni ( il caverject 20 mi aiuta poco..mentre mi trovo meglio con le miscele).
Faccio poco tempo fa una nuova visita, ed il medico,fino ai due incontri precedenti, mi conferma la fuga venosa .All'ultimo incontro, voleva accertarsi su quanto medicinale avrei dovuto iniettare per avere rapporti soddisfacenti ,e dunque ha modo di notare per la prima volta il mio pene pienamente eretto ( non avevo mai avuto una buona erezione con le quantità fatte durante i test).
Da quell'istante mi convince che il problema del deficit di mantenimento è sicuramente dato da una lieve curvatura che effettivamente ho. Per farvi capire però, io non ci ho neanche mai fatto caso, perchè è la classica curvatura verso sinistra che non credevo potesse provocarmi un calvario di questo genere ( da sempre ho questo deficit erettile). ancora per essere più chiaro, è una curvatura che , se il pene dritto dovrebbe essere a "ore 12", il mio pene è ore "11" ( o al max 10.30), cmq una curvatura del tutto moderata.
La mia domanda è : è possibile che la fuga venosa mi sia provocata da questa leggera curva del pene?? Lui mi ha fatto un esempio, tenendomi ferma la base del pene con due dita e con l'altra mano spingeva la parte storta come per raddrizzarla, facendomi notare come fosse più duro al tatto il pene in quel momento( spero abbiate capito il tipo di movimento fattomi).
E' possibile che abbia ragione?
scusate ma non so più che pensare.
grazie per le eventuali risposte
Faccio poco tempo fa una nuova visita, ed il medico,fino ai due incontri precedenti, mi conferma la fuga venosa .All'ultimo incontro, voleva accertarsi su quanto medicinale avrei dovuto iniettare per avere rapporti soddisfacenti ,e dunque ha modo di notare per la prima volta il mio pene pienamente eretto ( non avevo mai avuto una buona erezione con le quantità fatte durante i test).
Da quell'istante mi convince che il problema del deficit di mantenimento è sicuramente dato da una lieve curvatura che effettivamente ho. Per farvi capire però, io non ci ho neanche mai fatto caso, perchè è la classica curvatura verso sinistra che non credevo potesse provocarmi un calvario di questo genere ( da sempre ho questo deficit erettile). ancora per essere più chiaro, è una curvatura che , se il pene dritto dovrebbe essere a "ore 12", il mio pene è ore "11" ( o al max 10.30), cmq una curvatura del tutto moderata.
La mia domanda è : è possibile che la fuga venosa mi sia provocata da questa leggera curva del pene?? Lui mi ha fatto un esempio, tenendomi ferma la base del pene con due dita e con l'altra mano spingeva la parte storta come per raddrizzarla, facendomi notare come fosse più duro al tatto il pene in quel momento( spero abbiate capito il tipo di movimento fattomi).
E' possibile che abbia ragione?
scusate ma non so più che pensare.
grazie per le eventuali risposte
[#1]
Gent.le utente,
" mi trovo meglio con miscele ": che vuol dire?
Inoltre se è dimostrata una fuga venosa le prostaglandine la possano aiutare poco ( fuga venosa appunto)mentre è indicato un interv ch
La fuga venosa non è provocata dalle manovre descritte e per l'intanto metterei da parte il supposto problema di "curvatura",focalizzando l'attenzione sulla mancata potenza.
E' inevitabile un controllo specialistico.
Cordiali saluti
" mi trovo meglio con miscele ": che vuol dire?
Inoltre se è dimostrata una fuga venosa le prostaglandine la possano aiutare poco ( fuga venosa appunto)mentre è indicato un interv ch
La fuga venosa non è provocata dalle manovre descritte e per l'intanto metterei da parte il supposto problema di "curvatura",focalizzando l'attenzione sulla mancata potenza.
E' inevitabile un controllo specialistico.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Ex utente
miscele : bimix - trimix .
scusi, ma tutti i medici da me interpellati escludono la legatura delle vene, dichiarandola assolutamente inutile, soprattuto a lungo andare..
quindi il pene curvo non centra nulla con il deficit di mantenimento!!
certo non farò più visite..non posso passare la vita a fare visite specialistiche; ricevere illusioni; e poi alla fine tutto come prima..alemno funzionassero le punture..
che schifo di vita
scusi, ma tutti i medici da me interpellati escludono la legatura delle vene, dichiarandola assolutamente inutile, soprattuto a lungo andare..
quindi il pene curvo non centra nulla con il deficit di mantenimento!!
certo non farò più visite..non posso passare la vita a fare visite specialistiche; ricevere illusioni; e poi alla fine tutto come prima..alemno funzionassero le punture..
che schifo di vita
[#4]
Caro signore le consiglio in primis una maggiore tranquillità nell'affrontare il suo problema. Crearsi ulteriori ansie non fa altro che peggiorare il suo stato emotivo già bersagliato dalla problematica. Segua le indicazioni del collega che l'ha visitata e magari il consiglio del collega Mallus che di esperienza ne ha da vendere.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#5]
Ex utente
la fuga venosa mi è stata diagnosticata in tutti i 3 ecocolordoppler che ho eseguito da 3 diversi medici nel corso di 2 anni. Con 10 mcg di pge1 non ho mai ottenuto una buona erezione, e così con 20mcg. mi è stato detto che le arterie funzionano bene ma avevo un flusso diastolico ( credo si chiami così la fuga dalle vene) molto alto. così anche dall'anamnesi, visto che ho questo prblema anche con la masturbazione. rigiscan su 5 notti con risultati "borderline".Riesco ad avere buoni rpporti sessuali solo con le iniezioni ( anche il levitra in un certo senso mi aiuta).
comunque da tutte le visite fatte, mi pare sia chiaro ( e non voglio creare nessuna polemica) che in casi di accertato deficit organico, non si possa fare più di tanto: o ti aiutano i farmaci orali o le iniezioni ( alla protesi non voglio ancora pensarci).
il dubbio è sapere se effettivamente il professore che mi ha visitato e diagnosticato il pene curvo possa avere ragione sul fatto che sia tutto dovuto a questo. riflettendo, ho capito però che l'unico modo per accertarlo è quello di fare un operazione ( e non da poco come costi e ansia)e vedere come andrà...sottopormi a questo "enorme peso" sapendo che per molti medici non serve a nulla, e poi effettivamente constatare che non si risolve niente mi fa pensare che è meglio lasciare perdere ( anche se il prof. che mi ha assicurato questo è una persona molto affidabile; un primario del più grande ospedale pubblico a roma).
per questo , come dicevo, credo che la cosa migliore è continuare come sto facendo, anche se un po a malincuore, a non avere una storia seria con una donna ( nelle mie condizioni sarebbe solo un peso in più) ma relazioni saltuarie e sporadiche, così soprattutto da potermi gestire con le iniezioni senza abusarne ( visti i possibili rischi di un uso frequente)..
grazie
comunque da tutte le visite fatte, mi pare sia chiaro ( e non voglio creare nessuna polemica) che in casi di accertato deficit organico, non si possa fare più di tanto: o ti aiutano i farmaci orali o le iniezioni ( alla protesi non voglio ancora pensarci).
il dubbio è sapere se effettivamente il professore che mi ha visitato e diagnosticato il pene curvo possa avere ragione sul fatto che sia tutto dovuto a questo. riflettendo, ho capito però che l'unico modo per accertarlo è quello di fare un operazione ( e non da poco come costi e ansia)e vedere come andrà...sottopormi a questo "enorme peso" sapendo che per molti medici non serve a nulla, e poi effettivamente constatare che non si risolve niente mi fa pensare che è meglio lasciare perdere ( anche se il prof. che mi ha assicurato questo è una persona molto affidabile; un primario del più grande ospedale pubblico a roma).
per questo , come dicevo, credo che la cosa migliore è continuare come sto facendo, anche se un po a malincuore, a non avere una storia seria con una donna ( nelle mie condizioni sarebbe solo un peso in più) ma relazioni saltuarie e sporadiche, così soprattutto da potermi gestire con le iniezioni senza abusarne ( visti i possibili rischi di un uso frequente)..
grazie
[#6]
Gentile utente,
non sarebbe adeguato esprimere la mia opinione su un quesito puramente medico-chirurgico. Ho avuto in ogni caso l'interesse nel leggere i diversi passaggi nella sua storia clinica trovando la descrizione di una condizione non così invalidante nel settembre 2005 (parlava della possibilità di una buona erezione interrotta da eiaculazione precoce e scriveva "sto utilizzando il cialis da poco e ho notato un grande aiuto") per poi passare progressivamente all'efficacia della sola intracavernosa fino a considerare l'ipotesi protesica. Se questi passaggi possono descrivere l'evoluzione della sua condizione fisica il mio dubbio è se alla sua disfunzione organica non si associno fattori psicologici che ne hanno reso nel tempo ancora più severi e invalidanti le conseguenze. Mi chiedo in questo senso se affrontando le ipotizzabili barriere psicologiche lei possa utilizzare efficacemente il trattamento orale.
Consideri insieme al suo andrologo la possibilità di valutare questa strada avendo ben presente la storia delle sue difficoltà oltre al modo in cui si manifestano attualmente.
Un saluto.
Dott. Daniele Bonanno
bonanno@aisps.net
non sarebbe adeguato esprimere la mia opinione su un quesito puramente medico-chirurgico. Ho avuto in ogni caso l'interesse nel leggere i diversi passaggi nella sua storia clinica trovando la descrizione di una condizione non così invalidante nel settembre 2005 (parlava della possibilità di una buona erezione interrotta da eiaculazione precoce e scriveva "sto utilizzando il cialis da poco e ho notato un grande aiuto") per poi passare progressivamente all'efficacia della sola intracavernosa fino a considerare l'ipotesi protesica. Se questi passaggi possono descrivere l'evoluzione della sua condizione fisica il mio dubbio è se alla sua disfunzione organica non si associno fattori psicologici che ne hanno reso nel tempo ancora più severi e invalidanti le conseguenze. Mi chiedo in questo senso se affrontando le ipotizzabili barriere psicologiche lei possa utilizzare efficacemente il trattamento orale.
Consideri insieme al suo andrologo la possibilità di valutare questa strada avendo ben presente la storia delle sue difficoltà oltre al modo in cui si manifestano attualmente.
Un saluto.
Dott. Daniele Bonanno
bonanno@aisps.net
Dott. Daniele Bonanno
Psicologo perfezionato in Sessuologia Clinica
bonanno@aisps.net - http://www.aisps.net
[#7]
Gentile lettore,
se lei ha una lieve curvatua del pene, presente da sempre, questa non può nella maniera più assoluta determinare la cosiddetta "fuga venosa".
Per continuare nel senso della risposta del Dott. Bonanno, ha mai fatto uno studio delle erezioni notturne? Lo si fa in genere per tre notti consecutive con apparecchio RigiScan.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
se lei ha una lieve curvatua del pene, presente da sempre, questa non può nella maniera più assoluta determinare la cosiddetta "fuga venosa".
Per continuare nel senso della risposta del Dott. Bonanno, ha mai fatto uno studio delle erezioni notturne? Lo si fa in genere per tre notti consecutive con apparecchio RigiScan.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#8]
Gentile lettore ,
dalla sua complessa storia clinica deduco con il collega Bonanno che nel tempo sia sorta anche una problematica di tipo psicologico, funzionale che a spirale tende a peggiorare la sua disfunzione sessuale. Anche la rinuncia ad iniziare una relazione sentimentale è un sintomo dei suoi problemi comportamentali che dovrebbero essere ben valutati e possibilmente corretti. Sulla curvatura del pene come causa del suo disturbo erettivo ho anch'io le perplessità manifestate dal collega Pescatori anche se non ho avuto la personale possibilità di una valutazione clinica diretta.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
dalla sua complessa storia clinica deduco con il collega Bonanno che nel tempo sia sorta anche una problematica di tipo psicologico, funzionale che a spirale tende a peggiorare la sua disfunzione sessuale. Anche la rinuncia ad iniziare una relazione sentimentale è un sintomo dei suoi problemi comportamentali che dovrebbero essere ben valutati e possibilmente corretti. Sulla curvatura del pene come causa del suo disturbo erettivo ho anch'io le perplessità manifestate dal collega Pescatori anche se non ho avuto la personale possibilità di una valutazione clinica diretta.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 11.7k visite dal 16/03/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?