E parlo di limpida ansia da prestazione maturata col tempo "grazie" proprio alla prostatite
Buongiorno,
sono un ragazzo di 21 anni e da 4 combatto giorno dopo giorno contro la mia, già diagnosticata e più volte curata, prostatite batterica.Tra i sintomi possibili NON ho mai presentato dolori di nessun genere. Solo una erezione "affaticata", rossore su glande e prepuzio che si ripresenta ogni volta che mi adoperi in prestazioni con una partner o anche autoerotiche e una strana patina biancastra ancora nelle zone sopra citate. Oltre ciò, sono presenti problemi nella fase di digestione che, come mi è già stato spiegato da specialisti in malattie infettive, sono dovuti alla flora batterica intestinale. Le mie analisi, infatti, (esami di tipo colturale) hanno rilevato in prima battuta la presenza di e.coli, svaniti dopo cura antibiotica, e in seguito di enterococcus faecalis, anch'essi curati.Il problema, però, non è mai scomparso del tutto e presento ancora, in minore entità, i sintomi già elencati. Ho letto però anche della possibilità che il trattenimento dell'eiaculazione possa provocare questa stessa infezione e siccome ho spesso praticato quest'uso vorrei poterne sapere di più. Mi sarebbe oltremodo d'aiuto sapere se le sigarette (fumo come MINIMO un pacchetto al dì da ormai 7 anni), e ,più in generale, una vita sregolata (3 caffè al giorno, alcool-tanto-nel week end, nessuna attività fisica e, quindi, insonnia etc..)possano avere una qualche responsabilità a riguardo, visti gli esiti negativi delle analisi e le visite urologiche che non hanno presentato anomalie. Posso assicurarvi che riconosco di avere problemi di natura psicologica che non mi aiutano affatto in questo senso, e parlo di limpida ansia da prestazione maturata col tempo "grazie" proprio alla prostatite. Ma, potete credermi, il problema è anche fisico e lo posso riscontrare con la sintomatologia di cui sopra. Insomma, vorrei solo guarire, sapere almeno se è possibile farlo, perchè di tempo ne ho buttato fin troppo (patetico, lo so, ma rende l'idea). Grazie dell'attenzione!!
sono un ragazzo di 21 anni e da 4 combatto giorno dopo giorno contro la mia, già diagnosticata e più volte curata, prostatite batterica.Tra i sintomi possibili NON ho mai presentato dolori di nessun genere. Solo una erezione "affaticata", rossore su glande e prepuzio che si ripresenta ogni volta che mi adoperi in prestazioni con una partner o anche autoerotiche e una strana patina biancastra ancora nelle zone sopra citate. Oltre ciò, sono presenti problemi nella fase di digestione che, come mi è già stato spiegato da specialisti in malattie infettive, sono dovuti alla flora batterica intestinale. Le mie analisi, infatti, (esami di tipo colturale) hanno rilevato in prima battuta la presenza di e.coli, svaniti dopo cura antibiotica, e in seguito di enterococcus faecalis, anch'essi curati.Il problema, però, non è mai scomparso del tutto e presento ancora, in minore entità, i sintomi già elencati. Ho letto però anche della possibilità che il trattenimento dell'eiaculazione possa provocare questa stessa infezione e siccome ho spesso praticato quest'uso vorrei poterne sapere di più. Mi sarebbe oltremodo d'aiuto sapere se le sigarette (fumo come MINIMO un pacchetto al dì da ormai 7 anni), e ,più in generale, una vita sregolata (3 caffè al giorno, alcool-tanto-nel week end, nessuna attività fisica e, quindi, insonnia etc..)possano avere una qualche responsabilità a riguardo, visti gli esiti negativi delle analisi e le visite urologiche che non hanno presentato anomalie. Posso assicurarvi che riconosco di avere problemi di natura psicologica che non mi aiutano affatto in questo senso, e parlo di limpida ansia da prestazione maturata col tempo "grazie" proprio alla prostatite. Ma, potete credermi, il problema è anche fisico e lo posso riscontrare con la sintomatologia di cui sopra. Insomma, vorrei solo guarire, sapere almeno se è possibile farlo, perchè di tempo ne ho buttato fin troppo (patetico, lo so, ma rende l'idea). Grazie dell'attenzione!!
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Caro Utente,tutto quanto ci racconta circa il metodo contraccettivo e l'alimentazione avranno certamente degli effetti negativi nel futuro ma dubito che,al momento,possano dar luogo ad una prostatite recidivante e/o ad una disfunzione erettile permanente.Mi soffermerei,invece sull'abuso,dichiarato,di alcool e fumo,i quali,senza alcun dubbio,possono favorire e determinare il disagio sessuale .Non ci dice nulla circa gli esami eeguiti,per cui altro non posso dire,se non invitarLa a consultare un andrologo dedicato che sappia individuare,con il supporto eventuale di uno psicosesuologo,le cause del disequilibrio riferito. Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
caro Dr. Izzo,
innanzitutto La ringrazio per la tempestiva risposta. Vede, l'eventualità di ricorrere ad uno psicosessuologo preferirei scartarla. Sembra bizzarra come risposta ma credo di voler, più che poter, affrontare la questione da solo. Nel corso degli anni ho imparato a vivere la mia condizione in modo decisamente più maturo. Il fatto che mi inquieta è che non riesco ad avere erezioni spontanee e quelle mattutine sono poco "vigorose". Per non parlare del chiaro arrossamento del glande e della corona prepuziale (se così si chiama). Utilizzo per lavarmi un detergente intimo femminile a ph neutro, e questo allevia, sì, ma non guarisce. Riferisco inoltre che il mio urologo sostiene che il mio prepuzio sia un po' breve, infatti durante le erezioni la pelle non scende se non con il mio intervento. Mi consiglia la visita da un dermatologo-venereologo per poterne sapere di più?
Grazie ancora per l'attenzione.
Cordiali saluti.
innanzitutto La ringrazio per la tempestiva risposta. Vede, l'eventualità di ricorrere ad uno psicosessuologo preferirei scartarla. Sembra bizzarra come risposta ma credo di voler, più che poter, affrontare la questione da solo. Nel corso degli anni ho imparato a vivere la mia condizione in modo decisamente più maturo. Il fatto che mi inquieta è che non riesco ad avere erezioni spontanee e quelle mattutine sono poco "vigorose". Per non parlare del chiaro arrossamento del glande e della corona prepuziale (se così si chiama). Utilizzo per lavarmi un detergente intimo femminile a ph neutro, e questo allevia, sì, ma non guarisce. Riferisco inoltre che il mio urologo sostiene che il mio prepuzio sia un po' breve, infatti durante le erezioni la pelle non scende se non con il mio intervento. Mi consiglia la visita da un dermatologo-venereologo per poterne sapere di più?
Grazie ancora per l'attenzione.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 03/11/2009.
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