Una prostatite che è arrivata al punto
Salve e complimenti per il vostro servizio.
Ho 26 anni e sto facendo analisi per valutare sospetta prostatite. Tre mesi fa mi sono rivolto al medico di famiglia per lievissimi problemi di disfunzione erettile, calo del desiderio, eiaculazione ritardata, calo quantitativo dello sperma (meno denso) e moderata balanite con perdita di sensibilità sul glande che mi hanno messo la pulce nell'orecchio essendosi presentati anche altri sintomi, sempre in maniera molto lieve, che possono ricondurre ad una diagnosi di prostatite/uretrite (bruciore alla fine della minzione, secrezione biancastra durante minzione, gocciolamento finale). Tuttavia tali sintomi, esclusi i disturbi sessuali, si erano presentati anche nei 4 o 5 anni passati ma sempre in maniera molto sporadica e lievissima, tanto da non indurmi nel sospetto. In questi ultimi mesi la lieve disfuzione erettile non mi ha mai impedito di vivere rapporti sessuali completi (che ho con frequenza pressochè giornaliera) e si presenta anche all'erezione mattutina, molto meno energica rispetto al passato.
Le analisi del sangue escludono problemi quali diabete, ipertensione etc... . Linfociti un po' alti, sospetta infiammazione.
Ho quindi effettuato visita urologica. L'urologo dopo esame digito-rettale ha detto che la mia prostata è normale perchè non ho avverito dolore al contatto col dito e mi ha liquidato prescrivendomi il Levitra 10 mg dicendomi che avrebbe "sbloccato la situazione". Dato che non ho bisogno del farmaco vista la lievissima flessione erettiva non l'ho mai acquistato, ne credo che lo farò. Ho sbagliato? L'urologo dell'ospedale è stato molto frettoloso, non mi fidavo.
La spermiocoltura ha dato esito positivo per "Ureaplasma urealyticum" sensibile a tutti gli antibiotici secondo AB, il medico di famiglia mi ha prescritto ciclo di 10gg di Doxiciclina 100mg 2 volte al giorno.
Al termine del ciclo antibiotico i sintomi si sono affievoliti ma non completamente scomparsi, con singole sporadiche ricadute significative. Dopo 25 giorni d'attesa ho fatto nuova spermiocoltura. Oggi ho ritirato le analisi e sono negative.
I sintomi tuttavia seppur affievoliti permangono ma sembra che, anche se a poco a poco, evolvano nel tempo diminuendo in intensità.
Vorrei chiedere:
- Possibile aver sconfitto una prostatite che è arrivata al punto di causare disturbi sessuali (seppur lievi) con un solo ciclo di Antibiotici?
- Qualora la terapia antibiotica abbia estirpato l'infezione quanto tempo occorre all'apparato per riacquisire le sue complete funzionalità? Sono necessari diete/integratori?
- Quanto è alta la possibilità di un falso negativo per la spermiocoltura? Potrebbe esser utile eseguire nuovi test magari il prossimo mese o è una perdita di tempo (e 5 giorni d'astinenza!) ?
Chiedo tutto ciò per sapere se, secondo il vostro illustre parere, è il caso di approfondire o aspettare.
Ps. Per dicembre ho prenotata eco transrettale, la lista mi fa attendere 3 mesi dalla prenotazione.
Grazie.
Mik (PG)
Ho 26 anni e sto facendo analisi per valutare sospetta prostatite. Tre mesi fa mi sono rivolto al medico di famiglia per lievissimi problemi di disfunzione erettile, calo del desiderio, eiaculazione ritardata, calo quantitativo dello sperma (meno denso) e moderata balanite con perdita di sensibilità sul glande che mi hanno messo la pulce nell'orecchio essendosi presentati anche altri sintomi, sempre in maniera molto lieve, che possono ricondurre ad una diagnosi di prostatite/uretrite (bruciore alla fine della minzione, secrezione biancastra durante minzione, gocciolamento finale). Tuttavia tali sintomi, esclusi i disturbi sessuali, si erano presentati anche nei 4 o 5 anni passati ma sempre in maniera molto sporadica e lievissima, tanto da non indurmi nel sospetto. In questi ultimi mesi la lieve disfuzione erettile non mi ha mai impedito di vivere rapporti sessuali completi (che ho con frequenza pressochè giornaliera) e si presenta anche all'erezione mattutina, molto meno energica rispetto al passato.
Le analisi del sangue escludono problemi quali diabete, ipertensione etc... . Linfociti un po' alti, sospetta infiammazione.
Ho quindi effettuato visita urologica. L'urologo dopo esame digito-rettale ha detto che la mia prostata è normale perchè non ho avverito dolore al contatto col dito e mi ha liquidato prescrivendomi il Levitra 10 mg dicendomi che avrebbe "sbloccato la situazione". Dato che non ho bisogno del farmaco vista la lievissima flessione erettiva non l'ho mai acquistato, ne credo che lo farò. Ho sbagliato? L'urologo dell'ospedale è stato molto frettoloso, non mi fidavo.
La spermiocoltura ha dato esito positivo per "Ureaplasma urealyticum" sensibile a tutti gli antibiotici secondo AB, il medico di famiglia mi ha prescritto ciclo di 10gg di Doxiciclina 100mg 2 volte al giorno.
Al termine del ciclo antibiotico i sintomi si sono affievoliti ma non completamente scomparsi, con singole sporadiche ricadute significative. Dopo 25 giorni d'attesa ho fatto nuova spermiocoltura. Oggi ho ritirato le analisi e sono negative.
I sintomi tuttavia seppur affievoliti permangono ma sembra che, anche se a poco a poco, evolvano nel tempo diminuendo in intensità.
Vorrei chiedere:
- Possibile aver sconfitto una prostatite che è arrivata al punto di causare disturbi sessuali (seppur lievi) con un solo ciclo di Antibiotici?
- Qualora la terapia antibiotica abbia estirpato l'infezione quanto tempo occorre all'apparato per riacquisire le sue complete funzionalità? Sono necessari diete/integratori?
- Quanto è alta la possibilità di un falso negativo per la spermiocoltura? Potrebbe esser utile eseguire nuovi test magari il prossimo mese o è una perdita di tempo (e 5 giorni d'astinenza!) ?
Chiedo tutto ciò per sapere se, secondo il vostro illustre parere, è il caso di approfondire o aspettare.
Ps. Per dicembre ho prenotata eco transrettale, la lista mi fa attendere 3 mesi dalla prenotazione.
Grazie.
Mik (PG)
[#1]
Il desiderio e le performances sessuali possono variare nel tempo in realazione a diverse variabili , stress ecc.
Le consiglio di consultare un andrologo per una più accurata valutazione , la terapia di una prostatite richiede spesso un trattamento di tre settimane per cercare di eradicare completamente il germe patogeno, L'eco prostatica tran rettale può essere di qualche utilità nella diagnosi, ma ,a mio avviso, non è un esame strettamente necessario e quindi può aspettare la data programmata..
Distinti saluti
Le consiglio di consultare un andrologo per una più accurata valutazione , la terapia di una prostatite richiede spesso un trattamento di tre settimane per cercare di eradicare completamente il germe patogeno, L'eco prostatica tran rettale può essere di qualche utilità nella diagnosi, ma ,a mio avviso, non è un esame strettamente necessario e quindi può aspettare la data programmata..
Distinti saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
[#2]
Caro signore,
vista la sua età e le parole del collega (tantoper sbloccare un po) difficile pensare ad una causalità che non sia psicologica. Quello che le manca è una diagnosi dello status quo incontrovertibile, col risultao che la sua testa si riempie di dubbi alla ricerca di spiegazioni inutili. Pertanto consulti un esperto andrologo,che la sua sua città ne ha di bravo, con buona pace dei colleghi urogi, frettolosi.
vista la sua età e le parole del collega (tantoper sbloccare un po) difficile pensare ad una causalità che non sia psicologica. Quello che le manca è una diagnosi dello status quo incontrovertibile, col risultao che la sua testa si riempie di dubbi alla ricerca di spiegazioni inutili. Pertanto consulti un esperto andrologo,che la sua sua città ne ha di bravo, con buona pace dei colleghi urogi, frettolosi.
[#3]
Utente
Grazie delle risposte,
mi sento di escludere cause psicologiche e sento di conoscere bene il mio corpo. E credo fermamente che la prescrizione di Viagra ad un ventiseienne dopo 5 minuti di visita sia la dimostrazione di un atteggiamento superficiale. Il mio medico di famiglia (molto bravo) ha condiviso. ( E anche io, da Agronomo, non darei trattamenti fitosanitari pericolosi senza prima aver valutato lo stato fisiologico della pianta in cura)
Inoltre non credo che un calo del liquido seminale possa essere derivato da fattori psicologici.
Poco dopo l'insorgere dei primi disturbi nonostante frequentassi assiduamente una nuova ragazza (che per giunta mi piaceva molto) le ho subito parlato del problema senza imbarazzo e ho continuato a fare l'amore con lei con grande soddisfazione, nonostante avvertissi che il mio desiderio fisico sessuale fosse calato, cosiccome la quantità e la qualità del liquido seminale. L'uso del preservativo complicava le cose riducendo eccessivamente la sensibilità già compromessa dalla lieve balinite. Senza l'uso del profilattico i problemi erano e sono quasi assenti.
In passato non ho mai avuto problemi di questo genere.
Ora, dopo la cura antibiotica (di 10 gg), la lieve disfunzione erettiva è diventata lievissima e il volume del liquido seminale aumentato, ma non tornato ai livelli precedenti seppur la spermiocoltura abbia ora dato esito negativo.
Al di fuori dei risvolti psicologici, non valutabili in questa sede, mi chiedevo principalmente quanto fosse alta la possibilità di falsi negativi nelle colture spermatiche e quanto possa durare la regressione di un infiammazione all'apparato sessuale in quanto non vorrei trascurare il problema e trovarmi in futuro con una prostatite cronica di difficile risoluzione dato che alcune infezioni (come nel mio caso quella da ureaplasma) so che potrebbero decorrere in maniera alquanto asintomatica.
Grazie del vostro prezioso aiuto.
mi sento di escludere cause psicologiche e sento di conoscere bene il mio corpo. E credo fermamente che la prescrizione di Viagra ad un ventiseienne dopo 5 minuti di visita sia la dimostrazione di un atteggiamento superficiale. Il mio medico di famiglia (molto bravo) ha condiviso. ( E anche io, da Agronomo, non darei trattamenti fitosanitari pericolosi senza prima aver valutato lo stato fisiologico della pianta in cura)
Inoltre non credo che un calo del liquido seminale possa essere derivato da fattori psicologici.
Poco dopo l'insorgere dei primi disturbi nonostante frequentassi assiduamente una nuova ragazza (che per giunta mi piaceva molto) le ho subito parlato del problema senza imbarazzo e ho continuato a fare l'amore con lei con grande soddisfazione, nonostante avvertissi che il mio desiderio fisico sessuale fosse calato, cosiccome la quantità e la qualità del liquido seminale. L'uso del preservativo complicava le cose riducendo eccessivamente la sensibilità già compromessa dalla lieve balinite. Senza l'uso del profilattico i problemi erano e sono quasi assenti.
In passato non ho mai avuto problemi di questo genere.
Ora, dopo la cura antibiotica (di 10 gg), la lieve disfunzione erettiva è diventata lievissima e il volume del liquido seminale aumentato, ma non tornato ai livelli precedenti seppur la spermiocoltura abbia ora dato esito negativo.
Al di fuori dei risvolti psicologici, non valutabili in questa sede, mi chiedevo principalmente quanto fosse alta la possibilità di falsi negativi nelle colture spermatiche e quanto possa durare la regressione di un infiammazione all'apparato sessuale in quanto non vorrei trascurare il problema e trovarmi in futuro con una prostatite cronica di difficile risoluzione dato che alcune infezioni (come nel mio caso quella da ureaplasma) so che potrebbero decorrere in maniera alquanto asintomatica.
Grazie del vostro prezioso aiuto.
[#5]
Utente
Vero. Per ora però i sintomi e disturbi sono quasi praticamente scomparsi quindi attendo qualche mese e poi vedrò. Comunque se mi devo presentare da un andrologo almeno aspetto l'esito della ecografia, già programmata tra poco più di un mese, così ho un dato in più alla mano.
Volevo chiedere un ultima cosa per non perdere ulteriore tempo e denaro in esami inutili. Il medico di famiglia mi ha prescritto anche lo spermiogramma, per valutare l'incidenza dell'infezione sulla qualità del liquido seminale ma essendo trascorso poco tempo dall'infezione e dalle cure, e non essendo per ora intenzionato alla procreazione, ho lasciato l'impegnativa nel cassetto. Anche perchè i valori sarebbero sicuramente alterati, vista l'infezione e la cura, e ciò mi è stato confermato dalla direttrice del laboratorio analisi dove ero andato per avere informazioni sull'esame.
Pur non essendo per ora intenzionato ad avere figli ero comunque intenzionato ad effettuare uno spermiogramma per escludere totalmente occlusioni delle vie seminali, seppur improbabili. Poi però, leggendo bene il referto della spermiocoltura ho visto la dicitura "molti nemaspermi" (all'esame microscopico), termine che peraltro non sapevo fosse sinonimo di spermatozooi e a cui non avevo dato importanza fino a ieri.
Vorrei comunque fare un ultima domanda:
- Pur sapendo che sicuramente non dia informazioni biologiche circa vitalità, motilità etc... la dicitura "molti nemaspermi" all'esame microscopico effettuato per la spermiocoltura esclude l'azoospermia?
Vi saluto e vi ringrazio.
Volevo chiedere un ultima cosa per non perdere ulteriore tempo e denaro in esami inutili. Il medico di famiglia mi ha prescritto anche lo spermiogramma, per valutare l'incidenza dell'infezione sulla qualità del liquido seminale ma essendo trascorso poco tempo dall'infezione e dalle cure, e non essendo per ora intenzionato alla procreazione, ho lasciato l'impegnativa nel cassetto. Anche perchè i valori sarebbero sicuramente alterati, vista l'infezione e la cura, e ciò mi è stato confermato dalla direttrice del laboratorio analisi dove ero andato per avere informazioni sull'esame.
Pur non essendo per ora intenzionato ad avere figli ero comunque intenzionato ad effettuare uno spermiogramma per escludere totalmente occlusioni delle vie seminali, seppur improbabili. Poi però, leggendo bene il referto della spermiocoltura ho visto la dicitura "molti nemaspermi" (all'esame microscopico), termine che peraltro non sapevo fosse sinonimo di spermatozooi e a cui non avevo dato importanza fino a ieri.
Vorrei comunque fare un ultima domanda:
- Pur sapendo che sicuramente non dia informazioni biologiche circa vitalità, motilità etc... la dicitura "molti nemaspermi" all'esame microscopico effettuato per la spermiocoltura esclude l'azoospermia?
Vi saluto e vi ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 22/10/2009.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?