Dolore uretra ed eiaculazione precoce
Buongiorno,
sono un ragazzo di 26 anni.
(All'età di 12 mi è stato asportato il testicolo dx per torsione. Prima di andare dall'urologo però un pediatra mi aveva fatto fare un esame con catetere. Nei giorni successivi avevo avuto sanguinamento e dolore alla base del pene.)
Il problema attuale è che da allora, a volte (1 volta su 10), nei minuti successivi all'eiaculazione, ho dei forti bruciori alla uretra (localizzati alla base del pene). Questo avviene specialmente: 1) quando eiaculo avendo contemporaneamente lo stimolo ad urinare e 2) quando passo da una fase "a riposo" del pene all'eiaculazione molto rapidamente.
Se invece ho un'erezione duratura, non segue nessun bruciore.
A questo quadro si aggiunga che soffro da sempre di eiaculazione precoce (non più di 1 minuto), anche se soltanto nel caso dei rapporti completi e non nei rapporti orali o nella masturbazione che si protraggono invece anche per mezz'ora.
Le mie domande sono due:
- vorrei sapere se questo bruciore può essere legato a quel trauma da catetere di 14 anni fa, o da cosa, se può essere causa della precocità e a chi dovrei rivolgermi: sono infatti indeciso tra un andrologo e l'urologo che mi ha operato (al quale però avevo già parlato della mia eiaculazione precoce e l'aveva liquidata con un sorriso dicendo che sarebbe passata da sola).
- sto seguendo i consigli di un libro di una certa Keesling contro l'eiaculazione precoce, che consiglia di "allenare" il muscolo pubbococcigeo, contraendolo più volte nell'arco della giornata, allo scopo di riuscire a frenare, interrompere l'eiaculazione durante il rapporto e continuare a mantenere l'erezione. Questo potrebbe avere effetti negativi alla mia uretra e aumentare la possibilità del bruciore?
Vi ringrazio per il servizio che offrite.
sono un ragazzo di 26 anni.
(All'età di 12 mi è stato asportato il testicolo dx per torsione. Prima di andare dall'urologo però un pediatra mi aveva fatto fare un esame con catetere. Nei giorni successivi avevo avuto sanguinamento e dolore alla base del pene.)
Il problema attuale è che da allora, a volte (1 volta su 10), nei minuti successivi all'eiaculazione, ho dei forti bruciori alla uretra (localizzati alla base del pene). Questo avviene specialmente: 1) quando eiaculo avendo contemporaneamente lo stimolo ad urinare e 2) quando passo da una fase "a riposo" del pene all'eiaculazione molto rapidamente.
Se invece ho un'erezione duratura, non segue nessun bruciore.
A questo quadro si aggiunga che soffro da sempre di eiaculazione precoce (non più di 1 minuto), anche se soltanto nel caso dei rapporti completi e non nei rapporti orali o nella masturbazione che si protraggono invece anche per mezz'ora.
Le mie domande sono due:
- vorrei sapere se questo bruciore può essere legato a quel trauma da catetere di 14 anni fa, o da cosa, se può essere causa della precocità e a chi dovrei rivolgermi: sono infatti indeciso tra un andrologo e l'urologo che mi ha operato (al quale però avevo già parlato della mia eiaculazione precoce e l'aveva liquidata con un sorriso dicendo che sarebbe passata da sola).
- sto seguendo i consigli di un libro di una certa Keesling contro l'eiaculazione precoce, che consiglia di "allenare" il muscolo pubbococcigeo, contraendolo più volte nell'arco della giornata, allo scopo di riuscire a frenare, interrompere l'eiaculazione durante il rapporto e continuare a mantenere l'erezione. Questo potrebbe avere effetti negativi alla mia uretra e aumentare la possibilità del bruciore?
Vi ringrazio per il servizio che offrite.
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Può rivolgersi ad un andrologo o anche ad un urologo con sensibilità andrologica ,cioè che si interessi anche di andrologia.
Un' infiammazione delle vie urinarie (prostatite ,uretrite,)può essere causa di eiaculazione precoce.
Non faccia mille congetture e si rivolga senza indugio alle cure dello specialista che, dopo la visita, potrà inquadrare correttamente il suo problema.
Distinti saluti
Un' infiammazione delle vie urinarie (prostatite ,uretrite,)può essere causa di eiaculazione precoce.
Non faccia mille congetture e si rivolga senza indugio alle cure dello specialista che, dopo la visita, potrà inquadrare correttamente il suo problema.
Distinti saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.7k visite dal 22/10/2009.
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