Ancora problemi dopo l'intervento al frenulo.
Salve, tempo fa Vi ho contattato per avere informazioni inerenti a problemi di fastidio al glande-mancata erezione se non stimolata con la masturbazione da parte del mio ragazzo,e mi fuconsigliato di effettuare una visita accurata.
E' stato visitato da uno specialista che gli ha riscontrato un frenulo molto corto,probabile causa di questo fastidio,e per tale motivo lo ha sottoposto all'intervento chirurgico,con 10 punti di chiusura,e ha fatto i prelievi del sangue specifici risultando positivi quindi enza riscontrare alcun problema.
Dall'operazione sono trascorse varie settimane,eppure il mio ragazzo non riesce a mantenere un'erezione,scatta l'istinto ma poi non riesce nè a mantenere un'erezione nè tanto meno non riuscirebbe ad iniziare o minimamente a mantenere tale erezione se non stimolandosi da solo e concedendosi una breve penetrazione che da 4 anni ad oggi non gli consente un orgasmo "normale e spontaneo" ma deve sempre procurarsi un"forzato" e "stimolato" orgasmo masturbandosi dopo il rapporto.
Lui sostiene di percepire una sorta di fastidio/dolore al glande...che risulta troppo sensibile,anche se credo che sia anche un problema psicologico,perchè ditemi se sbaglio,a preiscindere da un fastidio al glande un uomo nella normalità dovrebbe comunque istintivamente avere e mantenere un'erezione ed arrivare ad un orgasmo senza doversi masturbare alla fine di ogni rapporto.
Vorrei aggiungere che in passato si è sottoposto alla cura di fiale e sciroppo per la crescita dei capelli che ha comunque smesso da tempo di prendere,non so se gli stessi farmaci possano influire,o se sia anche solo una questione di stress.
Resto in attesa di una Vostra risposta,augurandomi che possiate davvero aiutarmi perchè ritenendo di averle provate tutte non so più a cosa pensare e come aiutarlo ed aiutarci. Grazie.
E' stato visitato da uno specialista che gli ha riscontrato un frenulo molto corto,probabile causa di questo fastidio,e per tale motivo lo ha sottoposto all'intervento chirurgico,con 10 punti di chiusura,e ha fatto i prelievi del sangue specifici risultando positivi quindi enza riscontrare alcun problema.
Dall'operazione sono trascorse varie settimane,eppure il mio ragazzo non riesce a mantenere un'erezione,scatta l'istinto ma poi non riesce nè a mantenere un'erezione nè tanto meno non riuscirebbe ad iniziare o minimamente a mantenere tale erezione se non stimolandosi da solo e concedendosi una breve penetrazione che da 4 anni ad oggi non gli consente un orgasmo "normale e spontaneo" ma deve sempre procurarsi un"forzato" e "stimolato" orgasmo masturbandosi dopo il rapporto.
Lui sostiene di percepire una sorta di fastidio/dolore al glande...che risulta troppo sensibile,anche se credo che sia anche un problema psicologico,perchè ditemi se sbaglio,a preiscindere da un fastidio al glande un uomo nella normalità dovrebbe comunque istintivamente avere e mantenere un'erezione ed arrivare ad un orgasmo senza doversi masturbare alla fine di ogni rapporto.
Vorrei aggiungere che in passato si è sottoposto alla cura di fiale e sciroppo per la crescita dei capelli che ha comunque smesso da tempo di prendere,non so se gli stessi farmaci possano influire,o se sia anche solo una questione di stress.
Resto in attesa di una Vostra risposta,augurandomi che possiate davvero aiutarmi perchè ritenendo di averle provate tutte non so più a cosa pensare e come aiutarlo ed aiutarci. Grazie.
[#1]
Cara lettrice,
in questi casi ,senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta , cioè capire la causa del problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare a livello diagnostico e terapeutico .
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Nel frattempo, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste disfunzioni sessuali, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.
Un cordiale saluto.
in questi casi ,senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta , cioè capire la causa del problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare a livello diagnostico e terapeutico .
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Nel frattempo, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste disfunzioni sessuali, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 19/10/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?