Vene varicose sul pene
Sono un ragazzo di 20 anni, e comincio ad essere preoccupato per un problema che ho da due-tre mesi. Da tempo avevo una vena varicosa sul pene, ma non cambiava le sue dimensioni da anni. Adesso invece, da tre mesi a questa parte, non solo é diventata più grossa e lunga, ma ne sono spuntate altre due. Premetto che non mi provoca alcuna disfunzione, ma sicuramente non é bello da vedere, e non vorrei che la situazione potesse ulteriormente peggiorare, o fosse sintomatica di qualcos'altro. Ho cercato di spiegarmi a cosa potesse essere dovuto, e l'unica cosa a cui potrei ricollegarlo é che gli ultimi mesi sono stati molto stressanti e ho aumentato notevolmente la mia attività maturbatoria(ho letto su questo sito che le vene varicose sono dovute a eccessivo sfregamento). Le mie domende sono due: cosa devo fare e in quanto tempo potrei riolvere questo problema. Ringrazio anticipatamente per la risposta che spero mi darete.
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Gentile Utente,
un conto è parlare di particolare "visibilità" delle vene del circolo venoso superficiale del pene, un conto è parlare di "varicosità". La prima ipotesi può rientrare nella più assoluta normalità, ed accentuarsi proprio nei periodi di aumentato uso dell'organo; la seconda non lo sarebbe, potendo sottointendere anche un processo flogistico o trombotico. La diagnosi differenziale spetta al Medico di base, in primo luogo, e poi su sua indicazione, all'eventuale Specialista.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
un conto è parlare di particolare "visibilità" delle vene del circolo venoso superficiale del pene, un conto è parlare di "varicosità". La prima ipotesi può rientrare nella più assoluta normalità, ed accentuarsi proprio nei periodi di aumentato uso dell'organo; la seconda non lo sarebbe, potendo sottointendere anche un processo flogistico o trombotico. La diagnosi differenziale spetta al Medico di base, in primo luogo, e poi su sua indicazione, all'eventuale Specialista.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
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Gentile lettore,
fatta salva la considerazione che è sempre meglio una valutazione medica diretta, di massima vene visibili sulla cute del pene, che non danno alcun sintomo e che non sono dolorose alla loro compressione, possono rientrare nella normalità.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
fatta salva la considerazione che è sempre meglio una valutazione medica diretta, di massima vene visibili sulla cute del pene, che non danno alcun sintomo e che non sono dolorose alla loro compressione, possono rientrare nella normalità.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
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COLGO L'OCCASIONE CHE LEI CI DA PER RICORDARE AGLI UTENTI CHE DAL 12 AL 19 MARZO SI SVOLGE LA SETTIMANA GRATUITA DELLA PREVENZIONE ANDROLOGICA DOVE POTETE EFFETTUARE UNA VISITA ANDROLOGICA GRATUITA E CHIARIRE MOLTI DUBBI
POTRETE TROVARE SUI PRINCIPALI QUOTIDIANI O SUL SITO WWW.ANDROLOGIAITALIANA.IT I CENTRI DOVE ANDROLOGI ITALIANI, ISCRITTI ALLA SOCIETA' ITALIANA DI ANDROLOGIA,E CON ESPERIENZA,EFFETTUERANNO VISITE GRATUITE PRENOTANDO IN ANTICIPO AI NUMERI CHE TROVERETE
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Caro utente,
concordo con quello che hanno scritto i colleghi. In linea di massima non dovrebbe essere nulla di grave, ma sarebbe opportuno che effettuasse una visita medica specialistica.
Cordiali saluti.
Alessandro Valdiserri
concordo con quello che hanno scritto i colleghi. In linea di massima non dovrebbe essere nulla di grave, ma sarebbe opportuno che effettuasse una visita medica specialistica.
Cordiali saluti.
Alessandro Valdiserri
Dott. Alessandro Valdiserri
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
Master Universitario in Andrologia
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Caro lettroe,
approfitti di questo suo particolare "disagio venoso " per conoscere finalmente, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia. Con lui potrà direttamente chiarire la "questione". Le ricordo che alla sua giovane età già una buon numero di sue coetanee conoscono molto bene il loro o la loro ginecologa di riferimento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.
approfitti di questo suo particolare "disagio venoso " per conoscere finalmente, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia. Con lui potrà direttamente chiarire la "questione". Le ricordo che alla sua giovane età già una buon numero di sue coetanee conoscono molto bene il loro o la loro ginecologa di riferimento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 67.1k visite dal 04/03/2007.
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