Circoncisione chirurgica venuta male

Salve sono stato operato di fimosi non serrata 2 mesi fa e mi hanno lasciato il glande mezzo scappucciato. Ora però sento dei dolori, cioè tira alla base del glande (premetto che si è tutto cicatrizzato non ci sono più punti) quando questo è eretto, e osservo che una parte del residuo prepuziale a sinistra tira, e non viene fuori come a destra, questo mi causa la sensazione di strozzatura del pene eretto mentre a destra esce più fuori. a seguito di una pratica masturbatoria noto un rigonfiamento locale e anche dopo alcune ore fa male a livello di pelle del prepuzio anche la semplice scopritura del glande a riposo. Ovviamente mi sono rivolto al chirurgo di fiducia che mi ha diagnosticato una circoncisione non eseguita bene da altri suoi colleghi che non hanno effettuato un taglio accurato e uniforme circolare e che quindi è sorto un "dislivello" fastidioso. Ora lui mi ha proposto e questo mi ha distrutto moralmente un nuovo ritocco che va a pareggiare la pelle quindi un nuovo e triste intervento ai ferri. Questa recidiva data la mia giovane età e la voglia che avevo di togliermi del tutto il problema mi ha avvilito.. alla fine il dottore mi ha consigliato( in attesa di valutare il ritocco) un olio che possa almeno farmi sperare di rendere la pelle più elastica. Ora mi chiedo, visto il quasi certo ricorso chirurgico che mi spetta se con l olio non dovesse cambiare, se, a questo punto, non mi convenga farlo circoncidere del tutto perche ho molti dubbi su questo ritocco che lo stesso dottore ha definito estremamente delicato. Ora voi direte di fidarmi del tutto del dottore ma vorrei qualche altro parere anche dettato dall'esperienza , a questo punto mi conviene un ritocco o una completa cirocncisione che almeno spero mi tolga del tutto il problema? Grazie per la comprensione
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,

penso che sia importante fondamentalmente una discussione chiara con chi la opererà su quanto lei desidera e sui pro e contro di una circoncisione completa. Mi permetto di segnalarle che la circoncisione completa ha indubbi vantaggi per l'igiene locale, ma ciò detto quello che lei deciderà non dovrebbe essere null'altro che il risultato della discussione con il suo chirurgo.

Cordialmente,

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro ragazzo concordo col collega che mi ha preceduto sugli aspetti igienici assolutamente indiscutibili. Tuttavia nel tuo caso visto che sei un ragazzo molto giovane mi soffermerei sull'aspetto sensazioni...ovvero avrai notato sicuramente il cambiamento della sensibilità del glande dopo la circoncisione parziale. Bene sappi che una circoncisione completa,scoprendo completamente il glande ti porterà ad avere una sensibilità assolutamente diversa da quella finora avuta, pertanto ti invito a riflettere sul problema, che certo sarà poi soltanto di abitudine quotidiana (vedi sfregamento sullo slip, pulizia dei genitali, pratica sessuale, ecc...).
La scelta è personale e va concordata con l'urologo o con chiunque altro chirurgo tu abbia deciso di consultare per un eventuale ritrattamento.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
caro lettore 28010,

può capitare che una circoncisione "parziale" possa determinare problemi di simmetria cutanea o disagi mal sopportabili.
Qualche volta per problemi di tecnica chirurgica , qualche volta per anomali processi di guarigione, cicatrizzazione.
Direi che , in tale situazione, si deve procedere ad una circoncisione totale, completa, che non determina problemi rilevanti o modificazioni importanti della sensibilità e "prestazione" del pene.
E' un intervento semplice, breve, in anestesia locale, ambulatoriale.
Lo affronti con serenità
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore,
comunque anch'io ribadisco l'importanza , già sottolineata da altri colleghi che mi hanno preceduto ,di una aperta e franca discussione degli eventuali "disagi" post-chirurgici con il chirurgo che eventualmente la opererà.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Utente
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio per le sincere opinioni espresse, so bene che una eventuale circoncisione totale potrebbe comportarmi dei disagi, ma penso io a breve termine poiche se non erro, dovrebbe essere una questione di abitudine. Mi sembra strano che alcuni di voi criticano la totale circoncisione, è davvero cosi sgradevole? Ma, se a questo punto, una parziale mi ha lasciato nelle condizioni di dover essere rioperato, non vedo perchè non passare a una totale e togliermi definitivamente il pensiero. Se con una parziale sono arrivato a questo limite di sopportazione e sto in queste condizioni... un eventuale e delicato ritocco dove mi porterebbe? Quindi premettendo che la cosa importante sia il dialogo aperto col proprio chirurgo, (cosa che ho già fatto però mi è sembrato piuttosto convinto di procedere al ritocco), mi è stato da voi consigliato un intervento totale che contraddice l opinione del mio chirurgo e appoggia la mia tesi. Scusate ma a mio parere sembra che ognuno abbia una propria soggettiva visione del caso e la sensazione sembra quella che si proceda a tentativi invece di seguire tutti una linea unica.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
non si tratta di procedere a tentativi ma le diverse risposte derivano dalle diverse esperienze più o meno lunghe di ogni chirurgo
in questo campo della circoncisione non ci sono linee guida di quello che è assolutamente meglio fare per tutti i pazienti

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
L'intervento di circoncisione, procedura come sempre ripeto delicata e non banale, consiste nell'asportare l'anello di prepuzio ristretto che strozza il glande in erezione, se non serrata, oppure anche a riposo dell'organo, se serrata.
Non esistono diversi tipi di circoncisione...che so io, parziale, totale, semicirconcisione. La circoncisione è una. Esistono diverse tecniche chirurgiche per eseguirla.
Io personalmente preferisco eseguire una circoncisione che comporti la possibilità di ricoprire il glande a riposo e di scoprirlo con estrema facilità in erezione. Credo che questo aiuti a preservare la delicata sensibilità della zona. Ma sempre circonciisone è. Spero di essere stato chiaro.
Altri Chirurghi eseguono una perfetta circoncisione che lascia sempre scoperto il glande anche a riposo. Dipende dalle abitudini e convinzioni sia del Chirurgo che del paziente. Quest'ultimo, entro determinati limiti, può senz'altro scegliere fra le due possibilità.
La plastica "a zeta", ha indicazioni diverse dalla semplice fimosi. Io la utilizzo quando non voglio, o non posso, eseguire proprio una circoncisione, vista magari la presenza anche di anomalie congenite di conformazione del pene, per l'esistenza di fimosi con patologie associate (ipospadia ad esempio), quando l'anello prepuziale è congenitamente minimo o assente in alcune parti, quando la fimosi è susseguente ad un trauma, quando la fimosi è susseguente ad ustioni etc.
Se la situazione è quella che Lei descrive, non resta che farla rivalutare dal Chirurgo che ha proceduto all'intervento e necessariamente procedere ad un reintervento. E' inutile aggiungere che tutte le rassicurazioni del caso, e le risposte a legittime domande, Lei le avrà davvero solo dal Chirurgo di fiducia che sceglierà per essere operato.
Affettuosi auguri di pronta risoluzione del Suo problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it