Disfunzione erettile in seguito ad incidente in moto (deficit esisteva già in precedenza)

Buongiorno Dottori,
Soffro di D.E.dall'età di 18 anni in seguito ad un primo rapporto nel quale non riuscii a penetrare in modo soddisfacente la mia partner, li iniziarono i problemi.

Circa 12 anni fa mi decisi ad affrontare la situazione e feci degli esami strumentali dal quale non emerse alcuna criticità.

Non ricordo bene il tipo di esame ma credo fosse un doppler con iniezione di caverject.
Ricordo che i medici esclusero cause organiche.

Cominciai una terapia orale (cialis) da assumere all'occasione con risultati eccellenti.

Negli anni successivi, causa poca disponibilità economica e imbarazzo ad andare in farmacia, mi sono affidato ad un sito tedesco che distribuisce prodotti per la D.E.
Da questo sito mi sono approviggionato per anni ed i miei problemi di D.E.
sono spariti, anzi, i farmaci mi consentivano di avere prestazioni assolutamente sopra la media con gli ovvi benefici derivanti in termini di autostima, a me andava bene cosi in quanto la causa della D.E.era stata individuata come psicogena.

Non ho mai avuto (spesso o quasi mai) erezioni mattutine nella mia vita tranne quando la sera prima avevo assunto una pillola per D.E.
ma (forse sbagliando) non mi sono mai preoccupato della cosa in quanto la mia vita sessuale era appagante.

l'8 dicembre 2024 ho avuto un incidente in moto che non ha provocato alcun danno se non contusioni alla spalla dx ed al bacino.

Solo rientrato a casa dall'ospedale (dopo una notte in pronto soccorso) ho realizzato che il mio pene era livido (nulla ai testicoli).

Quando ho ripreso la mia attività sessuale dopo un mese di stop non sono riuscito ad avere alcuna erezione pur avendo assunto farmaci per la D.E. la cosa mi ha preoccupato.

Mi sono rivolto ad un andrologo che alla palpazione del pene riporta "pene di normale morfologia, presenza di aumento di consistenza alle palpazioni dei corpo cavernosi alla radice peninea (cicatrice da trauma?) ".

Mi è stata data una cura di deflan 30 (5 pillole intere per 5 gg e mezza per i successivi dieci + 30 compresse 1/die di tada da 5mg), sostenendo che il cortisone avrebbe rallentato il processo infiammatorio ed il tada avrebbe aiutato i corpi cavernosi.

Dice che potrebbe servire (al termine della cura) una RM in seguito ad inizienione di apostadil (credo si chiamo cosi) per provocare un erezione.

Questa situazione mi sta devastando psicologicamente in quanto temo, anzi ho il terrore, di dove rimpiantare una protesi, L'Idea mi spaventa troppo.
Mi chiedo anche se la mia pregressa D.E. possa avere un ruolo ma il fatto che la terapia orale non faccia effetto come prima mi fa pensare che cosi non è.

Dopo 3 settimane di cura le erezioni mattutine sono migliorate, mi chiedo se un soggetto incapace organicamente di avere erezioni possa avere comunque una erezione mattutina.
Il tessuto fibrotico, contrariamente a quanto riportato dallo specialista, sembrerebbe interessare tutta la base del pene (come un anello fibrotico).

Cosa pensate della cura prescritta?

Grazie.
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.2k 478
Caro lettore
i consigli e la terapia consigliata hanno una logica precisa ìn attesa di definire se ci sono lesioni organiche.
Il fatto che abbia dovuto aiutarsi con i farmaci ci dice che molto probabilmente lei soffriva per una problematica vascolare cavernosa, da meglio definire+
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
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Buonasera Dott. Pozza, la ringrazio per il riscontro.
Ho avuto un ulteriore incontro questo venerdì con il mio andrologo al quale ho portato delle foto del pene in erezione (erezione mattutina) dal quale ha potuto appurare l'assenza di curvature pur confermando la presenza di questa massa alla base del pene. Vorrei farle giusto un paio di domande:
Il prossimo esame sara un eco doppler dinamico, è possibile appurare anche la presenza di masse fibrotiche oltre a verificare la circolazione?
e' possibile che un trauma possa compromettere la capacità di avere una erezione e poi regredisca nel tempo? faccio questa seconda domanda perche noto che negli ultimi giorni ho spesso erezioni spontanee ma di breve durata, qualche minuto, ma sufficienti ad avere un rapporto.
In ultimo: è possibile che creare un danno del genere con il pene a riposo? leggo che nella quasi totalità di casi analoghi al mio l'incidente è riconducibile a traumi durante i rapporti e quindi a pene eretto.
ringrazio nuovamente il dott. Pozza e chi vorrà intervenire.
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Gent.li Dottori, aggiorno il consulto con quanto emerso dagli ultimi esami, spero qualcuno possa darmi un parere atteso che come spesso accade in queste situazioni i pareri dei professionisti sono discordanti.
Svolto ecodoppler penineo dinamico:
I corpi cavernosi risultano bilateralmente nella norma per volumetria. Il setto intracavernoso risulta discretamente inspessito lungo tutto il suo decorso con aspetto ispessito. Il polso srterioso a livello delle arterie dorsali e cavernose risulta nella norma in condizioni basali (diametro 0,5mm). Già visibile in fase di riposo aspetto ipercogeneo di entrambi i corpi cavernosi con lacuna vascolare di 0,8 cm a livello del corpo di destra.
Dopo iniezione intracavernosa di 7 di mg di PGE1 si registra un flusso a livello delle arterie cavernose con un picco sistolico pari a 11cm/s destra e 12cm/s a sinistra. Il tratto flussometrico telediastolico presenta un picco velocimetrico >a 8cm/sec. ASSENZA RECURVATUM PATOLOGICO.
A 20 minuti dalla stimolazione farmacologica la rigidità ottenuta risulta pari a 40 Penrig.
Conslusione: l'esame evidenzia una riduzione dell'afflusso a livello delle arterie cavernose con lacuna vascolare di 0,8cm alla base del corpo cavernoso di destra con picco sistolico di 40cm/sec e telediatolico > a 5com/sec. Fibrosi marcata alla base di intrambi i corpi cavernosi (placca fibrocalcifica esito del trauma). Utile consulenza con radiologo interventista per escludere fistola artero-venosa.
Premetto che la questione relativa alla fistola mi è poco chiara e non riesco a capire (a questo punto) se le difficoltà nell'erezione sono da ricondurre ad entrambe le questioni o solo una delle due.
Concludo dicendo che in corso terapia con tada 5mg/die con miglioramenti su erezioni mattutine e durante la masturbazione, non ho avuto modo di verificare con rapporti sessuali.
All'ultimo colloquio con andrologo (prima del doppler) ho portato foto del mi pene in erezione per verificare la presenza di curvature e lo stesso riferiva che un'erezione del genere doveva tranquillizzarmi sul decorso della patologia.
Preciso nuovamente che il trauma è avvenuto 90 giorni fa.
Non so se rivolgermi ad altro andrologo o continuare ed andare dal radiolgo intervenitsta per verificare la necessità di embolizzare questa anomalia arter- venosa.
Spero qualcuno possa consigliarmi almeno sugli approcci possibili. Grazie di cuore
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.2k 478
Caro lettore
dall'esame effettuato (mi sembra molto bene) emerge una fibrosi cavernosa che sicuramente altera il suo sistema veno occlusivo cavernoso. Ma quali fistole artero venose ???
le soluzioni: far affluire più sangue di quanto ne defluisce
1.come se le compresse funzionano utilizzarle fino a che riesce ad avere una valida erezione
2. utilizzare le Farmaco Infusioni con Caverjet. Centinaia di pazienti le usano regolarmente e sono soddisfatti
3 Soluzione chirurgica protesica. Apparentemente "invadente" ma assolutamente conclusiva
ci pensi e non cerchi i miracoli!!!
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
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Caro Dott. Pozza, la ringrazio per il suo prezioso intervento.
Mi sembra di capire dunque che, dal suo punto di vista, la fistola artero-venosa individuata nel doppler non può essere la causa della disfunzione che invece è da ricondursi integralmente alla menzionata fibrosi. Conferma (con le dovute cautele di una diagnosi via web) questa ipotesi?
Confermo che dopo un mese di tada le erezioni mattutine sono migliorate seppur non superino in genere il 80-90% della massima tensione (ritengo sarebbero comunque erezioni sufficienti ad un rapporto completo). Purtroppo non ho potuto ancora fare un "test sul campo" che confido di avere a breve. Invero credo si sia innescato un meccanismo di evitamento della situazione intima con la mia compagna dato l'elevatissimo stress che ha generato in me la situazione con annessi continui attacchi di panico.
Ho letto di terapie che possono contribuire a migliorare la fibrosi (onde d'urto, iniezioni?).
Ad ogni modo non ho totale fiducia nel mio attuale andrologo pertanto ho deciso di chiedere un secondo parere ad uno dei professori che sono soliti rispondere qui sul forum che riceve qui in Campania.
Un ultima domanda dottore, pensa che potrei integrare la terapia di tada con qualcosa che mi aiuti poco prima del rapporto? temo che il dosaggio 5mg possa non garantirmi una buona prestazione alimentando ulteriormente quel meccanissmo di evitamento che, unito alla diagnosi organica, possa peggiorare la situazione.
Per quanto concerne la protesi, pur conscio dei certi benefici, credo che anche solo menzionare questa possibilità possa avere effetti devastanti su un ragazzo di 38 anni come me. Per quanto ho letto su questo tipo di intervento la sola idea mi devasta.

Spero di poterla leggere nuovamente cosi come spero possa intervenire anche qualche suo collega per un ulteriore chiarimento ai miei quesiti.
La ringrazio e ringrazio tutti voi per il servizio che svolgete che (se utilizzato propriamente) è di valore inestimabile.

Un caro saluto
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Buonasera dottori.
Ho avuto modo di rileggere il mio post e praticamente ogni consulto relativo alla problematica che ho esposto. Ci ho pensato molto e ho deciso di aggiungere questa riflessione nella speranza che possa tornare utile a qualcuno, un ragazzo giovane come me che vive questa situazione.
In se la patologia, ove presente, ha ripercussioni dal punto di vista psicologico importanti che probabilmente hanno un peso maggiore della patologia stessa.
Nelle settimane di buio che sto vivendo ho passato molto tempo a leggere il forum nella speranza di trovare qualcosa che mi confortasse, un po di speranza ma mi sono reso conto che non ho fatto altro che alimentare le mie paure che ormai sono diventate insostenibili. Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e credo di avere anche un tono depresso.
Dico questo per un motivo molto semplice. Alcuni di voi riescono a mio avviso nella totale funzione del medico, altri meno. Dico totale perche a mio avviso un medico è prima uno specialista, qualcuno che deve curare le persone ma è anche colui che in momenti come questi diventa l'unico appiglio, come un faro e deve sempre essere ben consapevole che Le sue parole possono avere un peso eccessivamente importante in bene o in male.
Come riportato nei miei precedenti post (ripeto, ringrazio tutti voi che svolgete questo servizio aggiungendo che ho trovato qui il nuovo specialista che mi seguirà) è troppo importante avere l'attenzione su qualsiasi cosa si dica.
Con questo posto voglio invitare gli utenti ad evitare in modo assoluto qualsiasi consulto online data la totale impossibilità di definire la reale condizione medica e di rivolgersi ad un medico reale.
Cito il dott. Pozza che pur avendo letto il miglioramento della mia condizione a seguito della terapia di tada ha comunque ritenuto di scrivere "che non devo cercare miracoli" invitandomi a pensare alla chirurgia protesica senza tener conto (a mio umilissimo avviso) che una ipotesi del genere, anche solo paventata, può avere effetti devastanti sulla psiche di un paziente.
Invito tutti voi dottori a tener presente che per natura stessa del mezzo chi si rivolge a voi, su questo forum, è con tutta probabilità una persona disperata che ancor più di un paziente in reale ha bisogno di cure ma anche di attenzione.
Abbiate la sensibilità, come molti di voi fanno invero, di astenervi da ipotesi in mancanza di dati certi sulla diagnosi che a ben vedere chi si trova qui, purtroppo, è alla ricerca (in effetti) di un miracolo.

Un caro saluto ed ancora "grazie"
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Disfunzione erettile

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