Difficoltà a completare il rapporto sessuale

Salve, da molti anni mi trascino una quasi costante difficoltà nel completare il rapporto sessuale per il fatto che non riesco a mantenere l'erezione durante la penetrazione.

La mia partner è molto comprensiva su questo, ci conosciamo da oltre 15 anni, abbiamo avuto figli, l'affettività e l'intesa sono ottime, ma ora penso sia arrivato il momento di capire di cosa si tratta.

Vorrei sapere a chi rivolgermi e/o che tipo di esami effettuare, da dove partire insomma, non posso escludere una natura psicologica, ma vorrei prima escludere quella fisica.

Ho una storia clinica lineare, l'unica nota rilevante è un'ulcera duodenale diagnosticata dieci anni fa, curata con omeprazolo e ranitidina, e risolta ormai da 3/4 anni.

Una cosa che mi stona è il fatto che mi sveglio almeno una volta a notte, spesso anche due, ed è sempre presente lo stimolo per urinare, stimolo che mi porta ad alzarmi ed ad espletare l'atto di conseguenza, questo fatto comincia a farmi venire qualche pensiero. Può in qualche modo essere la spia del problema in oggetto o essere l'indizio di qualcosa comunque da approfondire?

Grazie anticipatamente dei vostri utili responsi.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore,
per valutare attentamente la sua situazione clinica potrebbe essere utile consultare un esperto andrologo con buone competenze urologiche anche alla luce dei disturbi allo svuotamento vescicale che lei riferisce alla fine della sua lettera.
Con il collega andrologo , dopo una attenta valutazione clinica diretta , sarà possibile impostare una mirata strategia diagnostica e poi ,capita la causa o le cause dei suoi disturbi, prendere in considerazione la terapia più corretta.
Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta.
www.centromedicocerva.it.

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Concordo con il collega

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore, data la sua giovane età, la invito a non trascurare ulteriormente il problema (che sicuramente avrà in sè anche qualche problema psicogeno) e dunque a rivolgersi presso un ambulatorio di urologia della sua zona, dove il collega urologo che la visiterà saprà certamente inquadrare in modo organico il suo problema e saprà suggerirle cosa fare a riguardo.
Le faccio i miei migliori auguri.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore 27848,

il suo caso potrebbe far pensare alla esistenza di qualche problematica vascolare a carico della circolazione del pene.
Potrebbe essere presente una qualche disfunzione veno-occlusiva cavernosa che si rende evidente man mano che passa il tempo e l'afflusso arterioso diventa meno valido ed efficace.
Si faccia vedere da uno specialista andrologo che potrà valutare in maniera corretta la sua situazione vascolare.
la concomitanza di problemi urinari, minzionali, non mi sembrerebbe associabile alle problematiche erettili, ciò nonostante ne parli con il suo medico
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Daniele Bonanno Psicologo, Sessuologo 73 1
Gentile utente,
concordo certamente sulla necessità di accertare la presenza di cause organiche attraverso una visita andrologica-urologica.
La situazione descritta potrebbe tuttavia corrispondere ad una causalità prevalentemente psicologica e associabile ad una generale tendenza ansiosa. In effetti anche gli stessi risvegli notturni e il concomitante stimolo ad urinare rientrano spesso in un quadro ansioso.
Se il primo passo resta certamente la valutazione della funzionalità organica potrebbe successivamente essere indicata una consulenza psico-sessuologica per approfondire i possibili fattori psicologici coinvolti.
Un saluto.
Daniele Bonanno

Dott. Daniele Bonanno
Psicologo perfezionato in Sessuologia Clinica
bonanno@aisps.net - http://www.aisps.net

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
senza dubbio effettuerei inizialmente un'accurata indagine andrologica onde escludere l'esistenza di patologie mediche, e nel caso contatterei uno psicologo per effettuare un approfondimento.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo con il collega Beretta

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Utente
Utente
Desideravo ringraziare di cuore. Siete stati tutti molto cortesi e professionali, comincerò con l'indagare le possibili cause fisiche.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
COLGO L'OCCASIONE CHE LEI CI DA PER RICORDARE AGLI UTENTI CHE DAL 12 AL 19 MARZO SI SVOLGE LA SETTIMANA GRATUITA DELLA PREVENZIONE ANDROLOGICA DOVE POTETE EFFETTUARE UNA VISITA ANDROLOGICA GRATUITA E CHIARIRE MOLTI DUBBI
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi di essere in pieno accordo con quanto sostenuto nelle loro risposte dai Colleghi BONANNO e BULLA.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it