Problema con l'erezione

Salve,sono un ragazzo di 18 anni e da poco mi sono avvicinato ai rapporti sessuali.Da circa un mese l'intimità con la mia ragazza si è fatta sempre più forte, e da questo tempo circa tentiamo di avere dei rapporti o semplicemente dell'erotismo. Il mio problema consiste nel ragiungere l'erezione completa.Questo però non influenza l'eccitazione che rimane molto forte, ma non mi permette di andare oltre. Penso sia un problema di carattere psicologico, anche perchè prima di avere questi rapporti con la ragazza, al semplice bacio e piccola carezza, l'erezione avveniva, ma dal momento in cui siamo nudi sul letto non riesco ad averne una completa. Ne ho parlato con lei, e io credo sia una questione di ansia, come dite voi, di paura da prestazione.Vorei gentilmente sapere come fare per superare questo tipo di "imbarazzo".Grazie Anticipatamente
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,
per prima cosa ,in queste situazioni, se esiste un buon rapporto affettivo con la o il partner, si consiglia di non insistere con un rapporto penetrativo ma di cercare di "giocare", drammatizzare la situazione, abbondare nei giochi erotici preliminari. Se questo non è sufficiente a sbloccare la situazione bisogna ricorrere ad una intervento psicologico più mirato.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,

mi sembra di poter condividere la sua interpretazione: ansia, che è abbastanza frequente ai primi rapporti.
Vorrei innanzitutto suggerirle cosa NON fare: appoggiarsi a farmaci per l'erezione!
Sul cosa fare: arrivare gradualmente alla penetrazione. Vale a dire: concordare con la sua ragazza di avere qualche incontro sessuale (nudi sul letto), in cui poter avere vari tipi di stimolazione sessuale, che però escludano la penetrazione. Potete poi arrivare alla penetrazione quando lo stare insieme in intimità non le creerà più ansia.
Questa è una delle strategie possibili, se non fosse efficace varrebbe la pena avere una valutazione specialistica.

Cordialmente,

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile utente,
lei ha già superato lo scoglio più difficle: parlare con la sua ragazza delle sue proccupazioni riguardanti la difficoltà a raggiungere l'erezione completa.

Prosegua nel condividere con lei le sue paure, ma anche i suoi desideri e fantasie. Trovate un vostro modo personale e intimo di vivere l'approccio alla sessualità, considerandolo una sorta di gioco di coppia, che gradualmente vi possa portare a vivere con maggior serenità un rapporto sessuale completo.

Cerchi in quei momenti di non concentrarsi esclusivamente sul "monitoraggio" continuo della sua erezione, ma si lasci andare in complicità con la sua partner, e vedrà che gradualmente ci arriverete insieme!

Se questo non funzionasse, si potrà in seguito rivolgere a uno specialista, ma non viva la sua attuale difficoltà come un problema insormontabile o una specie di sfida. Vivere una piena e completa intimità con la propria partner è un traguardo da raggiungere, non - come purtroppo accade sovente - un punto da cui partire!

Cordialmente,

Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo con i colleghi

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che la Sua intuizione sia la più corretta. Inutile procedere per tentativi, prove, posizioni e situazioni. Credo che un supporto psicosessuologico specialistico sia utilissimo. Concordo quindi con quanto sostenuto nella Sua risposta dalla Collega CACIOPPO.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che la Sua intuizione sia la più corretta. Inutile procedere per tentativi, prove, posizioni e situazioni. Credo che un supporto psicosessuologico specialistico sia utilissimo. Concordo quindi con quanto sostenuto nella Sua risposta dalla Collega CACIOPPO.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che la Sua intuizione sia la più corretta. Inutile procedere per tentativi, prove, posizioni e situazioni. Credo che un supporto psicosessuologico specialistico sia utilissimo. Concordo quindi con quanto sostenuto nella Sua risposta dalla Collega CACIOPPO.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che la Sua intuizione sia la più corretta. Inutile procedere per tentativi, prove, posizioni e situazioni. Credo che un supporto psicosessuologico specialistico sia utilissimo. Concordo quindi con quanto sostenuto nella Sua risposta dalla Collega CACIOPPO.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che la Sua intuizione sia la più corretta. Inutile procedere per tentativi, prove, posizioni e situazioni. Credo che un supporto psicosessuologico specialistico sia utilissimo. Concordo quindi con quanto sostenuto nella Sua risposta dalla Collega CACIOPPO.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che la Sua intuizione sia la più corretta. Inutile procedere per tentativi, prove, posizioni e situazioni. Credo che un supporto psicosessuologico specialistico sia utilissimo. Concordo quindi con quanto sostenuto nella Sua risposta dalla Collega CACIOPPO.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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