Fuga venosa
Salve a tutti,
ho girato nelle risposte date in cui l'argomento fuga venosa era trattato.
Non mi sono pero' riuscito a fare una idea chiara al riguardo dei seguenti punti
1) La FV è congenita o si sviluppa con il tempo?
2) Se è congenita, perche' ad un certo punto diventa un problema per il mantenimento dell'erezione?
2) Se emerge con il tempo, cosa la genera?
3) E' una patologia stabile o che puo' degenerare? E se si a fronte di cosa?
4) Una volta riscontrata, il passare per i vari Cialis,viagra,Levitra è l'unica soluzione per gestirla?
Vi ringrazio in anticipo per i chiarimenti.
ho girato nelle risposte date in cui l'argomento fuga venosa era trattato.
Non mi sono pero' riuscito a fare una idea chiara al riguardo dei seguenti punti
1) La FV è congenita o si sviluppa con il tempo?
2) Se è congenita, perche' ad un certo punto diventa un problema per il mantenimento dell'erezione?
2) Se emerge con il tempo, cosa la genera?
3) E' una patologia stabile o che puo' degenerare? E se si a fronte di cosa?
4) Una volta riscontrata, il passare per i vari Cialis,viagra,Levitra è l'unica soluzione per gestirla?
Vi ringrazio in anticipo per i chiarimenti.
[#1]
Caro Utente,la FV puo' essere congenita,ed in tal caso il P. non riferisce mai di avere avuto una buona erezione,o seconndaria,dovuta,il piu' delle volte a fattori traumatici,dismetabolici e,quindi,potenzialmente degenerativi.Non e' detto che gli inibitori della fosfodiesterasi 5 possano ,stabilmente od occasionalmente,risolvere il problema.Ne parli,comunque,con l'andrologo di riferimento,in quanto,come ha visto,tale fenomeno non ha un andamento univoco.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
Grazie Dott. Izzo.
Quando parla di fattori traumatici,dismetabolici cosa intende?
Mettiamola cosi', mi e' stata diagnosticata una FV ma non ricado nel primo caso descritto da lei e sinceramente fino ad una certa data non ho sofferto di problemi degni di nota (se non eventi giustificati da situazioni particolari).
La FV mi fu diagnosticata a valle di un check approfondito fatto da un suo collega e in quanto all’inizio di una relazione osservai dei comportamenti mai osservati e quindi decisi di fare un check.
Con il senno di poi posso dire che c'erano una serie di motivazioni psicologiche ad amplificare il tutto impattando direttamente sulla sfera sessuale (dove finisco subito per scaricare una serie di disagi).
Quindi a posteriori mi è sorto un dubbio, su cui mi farebbe piacere avere la Sua opinione (ma anche di altri suoi colleghi).
Il fatto di diventare consapevole che ci potrebbe essere una causa fisica (FV) innesca il circolo vizioso dell’ansia da prestazione, in quanto certi che si scontera’ il problema al prox rapporto.
Quindi, quello che prima era li ma non era tale da creare un problema, improvvisamente lo diventa anche perche’ l’ansia da prestazione amplifica tutto.
A meno che i fattori che lei indica sopra, improvvisamente, abbiano cambiato la scena al contorno.
Quindi volevo capire quali potevano essere e capire se si potevano individuare con certezza.
Insomma, ancora non capisco quanto il problema osservato sia diventato un problema nel momento in cui mi e’ stato detto “tu hai un problema! e lo risolvi solo con il Cialis”.
Quando parla di fattori traumatici,dismetabolici cosa intende?
Mettiamola cosi', mi e' stata diagnosticata una FV ma non ricado nel primo caso descritto da lei e sinceramente fino ad una certa data non ho sofferto di problemi degni di nota (se non eventi giustificati da situazioni particolari).
La FV mi fu diagnosticata a valle di un check approfondito fatto da un suo collega e in quanto all’inizio di una relazione osservai dei comportamenti mai osservati e quindi decisi di fare un check.
Con il senno di poi posso dire che c'erano una serie di motivazioni psicologiche ad amplificare il tutto impattando direttamente sulla sfera sessuale (dove finisco subito per scaricare una serie di disagi).
Quindi a posteriori mi è sorto un dubbio, su cui mi farebbe piacere avere la Sua opinione (ma anche di altri suoi colleghi).
Il fatto di diventare consapevole che ci potrebbe essere una causa fisica (FV) innesca il circolo vizioso dell’ansia da prestazione, in quanto certi che si scontera’ il problema al prox rapporto.
Quindi, quello che prima era li ma non era tale da creare un problema, improvvisamente lo diventa anche perche’ l’ansia da prestazione amplifica tutto.
A meno che i fattori che lei indica sopra, improvvisamente, abbiano cambiato la scena al contorno.
Quindi volevo capire quali potevano essere e capire se si potevano individuare con certezza.
Insomma, ancora non capisco quanto il problema osservato sia diventato un problema nel momento in cui mi e’ stato detto “tu hai un problema! e lo risolvi solo con il Cialis”.
[#3]
...aldila' delle motivazioni psicologiche che non vanno sottovalutate ne' dal Paziente ne',principalmente,dal medico,sottolineo che,per traumatiche intendo quelle lesioni legate alla spinta coitale.Per cause dismetaboliche intendo ipertensione,diabete,dislipidemia,fumo etc..Non ci ha detto se la terapia con tadalafil abbia sortito effetti favorevoli o meno.Cordialita'.
[#4]
Ex utente
Il medico non si è preoccupato di suggerire un percorso psicologico (e non daro' commenti su questo approccio, ma le posso dire che il prox andrologo non sara' lui, ovviamente).
Fattori traumatici,dismetabolici, per come ne descrive lei non ne ho mai avuti ne ne ho (come confermato sia dalle analisi fatte al tempo dal suddetto medico, come da dai controlli periodici che faccio).
Se ha fatto effetto la terapiacon tadalafil?
Le posso dire che tendenzialmente si, anche se in alcuni casi meno e in un caso no (ma lo adduco ad una fortissima ansia da prestazione).
E gia' questo mi fa domandare perche' non sempre c'è lo stesso risultato, se trattasi di un problema fisico e basta.
E' anche vero che, secondo me, assumere certe sostanze falsa il concetto di prestazione fornendo un riferimento con cui confrontarsi non sempre verosimile (laddove si ritorni ai fasti di quando si avevano 20 anni, per capirci).
Quindi, quando si prova senza chimica, osservare una prestazione nella norma (e che prima non aveva mai dato alcun tipo di problema con le partner, anzi) con i riferimenti cambiati viene vissuta come inadatta e si va in ansia da prestazione.
Spero di essere stato chiaro: di fatto la mia sensazione è che l'ansia (ed io mi rendo conto che oramai mi osservo costantemente prima e durante), insieme ad un approccio non a 360° del suo collega (per disinnescare eventuali problemi psicologici), insieme all'effetto dopante del tafadil abbia innescato un circolo vizioso.
Differentemente temo la soluzione sara' tafadil a vita.
Fattori traumatici,dismetabolici, per come ne descrive lei non ne ho mai avuti ne ne ho (come confermato sia dalle analisi fatte al tempo dal suddetto medico, come da dai controlli periodici che faccio).
Se ha fatto effetto la terapiacon tadalafil?
Le posso dire che tendenzialmente si, anche se in alcuni casi meno e in un caso no (ma lo adduco ad una fortissima ansia da prestazione).
E gia' questo mi fa domandare perche' non sempre c'è lo stesso risultato, se trattasi di un problema fisico e basta.
E' anche vero che, secondo me, assumere certe sostanze falsa il concetto di prestazione fornendo un riferimento con cui confrontarsi non sempre verosimile (laddove si ritorni ai fasti di quando si avevano 20 anni, per capirci).
Quindi, quando si prova senza chimica, osservare una prestazione nella norma (e che prima non aveva mai dato alcun tipo di problema con le partner, anzi) con i riferimenti cambiati viene vissuta come inadatta e si va in ansia da prestazione.
Spero di essere stato chiaro: di fatto la mia sensazione è che l'ansia (ed io mi rendo conto che oramai mi osservo costantemente prima e durante), insieme ad un approccio non a 360° del suo collega (per disinnescare eventuali problemi psicologici), insieme all'effetto dopante del tafadil abbia innescato un circolo vizioso.
Differentemente temo la soluzione sara' tafadil a vita.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 07/10/2009.
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