Sospetta uretrite da ist
Buonasera.
Primo contatto sessuale dopo diverso tempo: ricevo solo sesso orale non protetto.
48h dopo il rapporto, accuso leggera febbricola (max 38 C) con leggero mal di gola.
Al mattino successivo svanisce tutto via.
Quattro giorni dopo il rapporto inizio ad avvertire glande leggermente urente con minime secrezioni acquose inodori e incolori, fastidio in area perineo.
Una settimana dopo il rapporto, inizio ad avvertire tensione non dolorosa al testicolo sx, mentre glande e perineo non danno più fastidio progressivamente.
Nei due giorni successivi la tensione non svanisce (assumo 1 compressa al giorno di ibuprofene 400mg sin dalla prima febbricola, per un totale di 4 giorni) e, complice il fiato corto probabilmente legato all’ansia, mi reco al pronto soccorso.
Dopo doppler, la diagnosi: vascolarizzazione simmetrica dei testicoli senza elementi suggestivi di flogosi scroto, emiscroti simmetrici, no idrocele.
Sospetta uretrite.
Mi viene somministrato ceftriaxone e.
v. 2000 mg e prescritta cura di 4gg di cefixoral 400mg, estesa poi a 8gg dopo consulto con medico di base.
Mi viene anche prescritto tampone uretrale (che eseguirò il 31/1, a 6 gg dalla fine della cura antibiotica).
Esame completo urine svolto contestualmente in sede di visita ospedaliera evidenziano solo 0, 1 mg/dl di emoglobina (effetto dell’ibuprofene?) , mentre esame sangue nei parametri standard.
Tra ansia e tensione i giorni passano, a metà cura la tensione testicolare diminuisce quasi del tutto, la sacca scrotale è rilassata ma il testicolo sx (lato esterno) è leggermente in tensione.
Decido di masturbarmi per valutare che il funzionamento sia regolare, avverto come parziale soffocamento del gettito (indolore), riduzione del quantitativo consueto di sperma e sensazione di non aver espulso del tutto il liquido (ultimi spasmi sono a vuoto almeno all’esterno).
Le mie perplessità, che vi espongo a ormai 15 giorni dal rapporto ricevuto, sono:
- possibile uretrite da clamidia?
(Il 31/1 farò tampone uretrale, ma se esistono strumenti per test casalingo vorrei accorciare i tempi di diagnosi)
- l’uretrite può indurre anche orchite/epididimite con sintomatologie non dolorose?
- è possibile che tutto ciò porti a eiaculazione astenica e/o retrograda?
Condizione transitoria o devo correre dall’andrologo prima di fare tutte le analisi già prenotate?
- fra 2 giorni terminerò la cura di cefixoral, mi domando se questa, insieme alla singola dose di ceftriaxone e.
v., sono terapie che - nei tempi descritti - consentono una cura adeguata efficace verso clamidia, gonorrea e sifilide (al netto dei test che ho in programma).
Ogni consiglio e indicazione è assolutamente ben accetta.
La partner non ha avuto recentemente sintomatologia per IST, anche lei sta procedendo con le visite e le analisi.
PS: sono prossimo ai 35 anni
Grazie
Primo contatto sessuale dopo diverso tempo: ricevo solo sesso orale non protetto.
48h dopo il rapporto, accuso leggera febbricola (max 38 C) con leggero mal di gola.
Al mattino successivo svanisce tutto via.
Quattro giorni dopo il rapporto inizio ad avvertire glande leggermente urente con minime secrezioni acquose inodori e incolori, fastidio in area perineo.
Una settimana dopo il rapporto, inizio ad avvertire tensione non dolorosa al testicolo sx, mentre glande e perineo non danno più fastidio progressivamente.
Nei due giorni successivi la tensione non svanisce (assumo 1 compressa al giorno di ibuprofene 400mg sin dalla prima febbricola, per un totale di 4 giorni) e, complice il fiato corto probabilmente legato all’ansia, mi reco al pronto soccorso.
Dopo doppler, la diagnosi: vascolarizzazione simmetrica dei testicoli senza elementi suggestivi di flogosi scroto, emiscroti simmetrici, no idrocele.
Sospetta uretrite.
Mi viene somministrato ceftriaxone e.
v. 2000 mg e prescritta cura di 4gg di cefixoral 400mg, estesa poi a 8gg dopo consulto con medico di base.
Mi viene anche prescritto tampone uretrale (che eseguirò il 31/1, a 6 gg dalla fine della cura antibiotica).
Esame completo urine svolto contestualmente in sede di visita ospedaliera evidenziano solo 0, 1 mg/dl di emoglobina (effetto dell’ibuprofene?) , mentre esame sangue nei parametri standard.
Tra ansia e tensione i giorni passano, a metà cura la tensione testicolare diminuisce quasi del tutto, la sacca scrotale è rilassata ma il testicolo sx (lato esterno) è leggermente in tensione.
Decido di masturbarmi per valutare che il funzionamento sia regolare, avverto come parziale soffocamento del gettito (indolore), riduzione del quantitativo consueto di sperma e sensazione di non aver espulso del tutto il liquido (ultimi spasmi sono a vuoto almeno all’esterno).
Le mie perplessità, che vi espongo a ormai 15 giorni dal rapporto ricevuto, sono:
- possibile uretrite da clamidia?
(Il 31/1 farò tampone uretrale, ma se esistono strumenti per test casalingo vorrei accorciare i tempi di diagnosi)
- l’uretrite può indurre anche orchite/epididimite con sintomatologie non dolorose?
- è possibile che tutto ciò porti a eiaculazione astenica e/o retrograda?
Condizione transitoria o devo correre dall’andrologo prima di fare tutte le analisi già prenotate?
- fra 2 giorni terminerò la cura di cefixoral, mi domando se questa, insieme alla singola dose di ceftriaxone e.
v., sono terapie che - nei tempi descritti - consentono una cura adeguata efficace verso clamidia, gonorrea e sifilide (al netto dei test che ho in programma).
Ogni consiglio e indicazione è assolutamente ben accetta.
La partner non ha avuto recentemente sintomatologia per IST, anche lei sta procedendo con le visite e le analisi.
PS: sono prossimo ai 35 anni
Grazie
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Caro Utente,in medicina si pone prima una diagnosi e poi si prescrive una terapia.A questo punto,aspetterei gli esiti del tampone uretrale programmato,senza allenare la fantasia,allontanandosi dal web.Cordialita'
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
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Utente
La ringrazio, certamente il web influisce negativamente sullo stato psicologico.
Ho chiesto questo consulto per capire come muovermi al meglio una volta acquisite tutte le informazioni dalle analisi, mi premeva solo capire se le tempistiche con cui sto affrontando questa questione sono regolari oppure c’è modo per arrivare ad una diagnosi più rapida e dunque una terapia più tempestiva
Ho chiesto questo consulto per capire come muovermi al meglio una volta acquisite tutte le informazioni dalle analisi, mi premeva solo capire se le tempistiche con cui sto affrontando questa questione sono regolari oppure c’è modo per arrivare ad una diagnosi più rapida e dunque una terapia più tempestiva
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Utente
Aggiornamento #1
Al termine della cura antibiotica a base di cefixima, sto notando negli ultimi due giorni la formazione di una patina opaca in corrispondenza del glande, soprattutto a ridosso dei lati della corona.
Non ho dolore, bruciore o arrossamento, solo quel che sembra essere smegma inodore.
Ho deciso di anticipare una visita specialistica a lunedì prossimo, mentre gli esami di laboratorio li eseguirò il 29 (tampone) e il 31 gennaio (esame completo urine e urinocoltura).
Nei giorni scorsi ho cambiato detergente intimo, a ph 3/3,5, da quando ho notato questa leggera formazione ho sospeso l’uso del detergente, passando a semplici lavaggi con acqua tiepida.
Esistono prodotti senza prescrizione che potrebbero essere utilizzati sin da subito per intervenire su questa formazione?
È abbastanza appiccicosa, sebbene al momento non sembra inficiare con l’elasticità del prepuzio . Diciamo che sembra più dovuto a una minore umidificazione dell’area
Grazie a chi risponderà
(Sperando che questa mia testimonianza possa servire anche ad altri utenti)
Al termine della cura antibiotica a base di cefixima, sto notando negli ultimi due giorni la formazione di una patina opaca in corrispondenza del glande, soprattutto a ridosso dei lati della corona.
Non ho dolore, bruciore o arrossamento, solo quel che sembra essere smegma inodore.
Ho deciso di anticipare una visita specialistica a lunedì prossimo, mentre gli esami di laboratorio li eseguirò il 29 (tampone) e il 31 gennaio (esame completo urine e urinocoltura).
Nei giorni scorsi ho cambiato detergente intimo, a ph 3/3,5, da quando ho notato questa leggera formazione ho sospeso l’uso del detergente, passando a semplici lavaggi con acqua tiepida.
Esistono prodotti senza prescrizione che potrebbero essere utilizzati sin da subito per intervenire su questa formazione?
È abbastanza appiccicosa, sebbene al momento non sembra inficiare con l’elasticità del prepuzio . Diciamo che sembra più dovuto a una minore umidificazione dell’area
Grazie a chi risponderà
(Sperando che questa mia testimonianza possa servire anche ad altri utenti)
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Utente
Buonasera dottore e a chi vorrà rispondere.
esito del tampone arrivato: negativo.
Per eccesso di ansia/zelo ho anche fatto un’urinocoltura e analisi delle urine complete. Analisi perfette, tutto assente (eccezion fatta per i leucociti che sono risultati rari ) e nei limiti.
In attesa degli esami ho comunque deciso di sottopormi ad una visita specialistica andrologica da privato.
Il medico guardando il referto ospedaliero del primo ricovero e dopo approfondito (sigh!) eco ed esame obiettivo dei genitali e non (essendo prima visita ha indagato anche apparato urinario, fegato etc.), ha riscontrato una piccola cisti in corrispondenza del testicolo (suppongo sia la frequente cisti all’epididimio, lui non è stato specifico) e piccola tracce di sedimento nel rene. Mi ha quindi dato cura di flaminase per una settimana invitandomi ad una spermiocoltura, anziché un doloroso tampone uretrale (visto che a suo vedere il rapporto orale non protetto non dava sospetto a quanto accaduto).
Ho deciso di sottopormi a questo controllo poiché ormai in età opportuna per controllo periodico, ma anche perché la cura di cefixoral aveva ridotto e non rimosso il fastidio.
Ancora fino a ieri questo fastidio sembrava esserci, oggi devo dire di no. Ho colto l’occasione per andare in ufficio in bici per vedere se ci fossero sensazioni strane, ma nulla di allarmante.
A questo punto mi domando (1) se la cura di rocefin e cefixoral abbia completamente estinto ogni traccia di possibile infezione, motivo per il quale è lecito pensare che non sia mai entrato in contatto con alcun agente patogeno, (2) se a questo punto valga ancora la pena fare spermiocoltura (nei giorni in cui il fastidio era latente ma percepibile, eiaculando ho notato un anomalia nel getto - come interrotto sebbene con contrazioni muscolari), (3) se la cisti è un lascìto di qualcosa che ha causato questa mia disavventura e se occorre prendere pronti provvedimenti.
Grazie a chi vorrà interessarsi del mio caso
esito del tampone arrivato: negativo.
Per eccesso di ansia/zelo ho anche fatto un’urinocoltura e analisi delle urine complete. Analisi perfette, tutto assente (eccezion fatta per i leucociti che sono risultati rari ) e nei limiti.
In attesa degli esami ho comunque deciso di sottopormi ad una visita specialistica andrologica da privato.
Il medico guardando il referto ospedaliero del primo ricovero e dopo approfondito (sigh!) eco ed esame obiettivo dei genitali e non (essendo prima visita ha indagato anche apparato urinario, fegato etc.), ha riscontrato una piccola cisti in corrispondenza del testicolo (suppongo sia la frequente cisti all’epididimio, lui non è stato specifico) e piccola tracce di sedimento nel rene. Mi ha quindi dato cura di flaminase per una settimana invitandomi ad una spermiocoltura, anziché un doloroso tampone uretrale (visto che a suo vedere il rapporto orale non protetto non dava sospetto a quanto accaduto).
Ho deciso di sottopormi a questo controllo poiché ormai in età opportuna per controllo periodico, ma anche perché la cura di cefixoral aveva ridotto e non rimosso il fastidio.
Ancora fino a ieri questo fastidio sembrava esserci, oggi devo dire di no. Ho colto l’occasione per andare in ufficio in bici per vedere se ci fossero sensazioni strane, ma nulla di allarmante.
A questo punto mi domando (1) se la cura di rocefin e cefixoral abbia completamente estinto ogni traccia di possibile infezione, motivo per il quale è lecito pensare che non sia mai entrato in contatto con alcun agente patogeno, (2) se a questo punto valga ancora la pena fare spermiocoltura (nei giorni in cui il fastidio era latente ma percepibile, eiaculando ho notato un anomalia nel getto - come interrotto sebbene con contrazioni muscolari), (3) se la cisti è un lascìto di qualcosa che ha causato questa mia disavventura e se occorre prendere pronti provvedimenti.
Grazie a chi vorrà interessarsi del mio caso
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 357 visite dal 21/01/2025.
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