Parere su spermiogramma/icsi/imsi

Egregi Dottori,

da un paio d'anni, con la mia compagna siamo alla ricerca di una gravidanza che, però, non è mai arrivata.
Così, circa un anno fa, sono andato in visita dal mio andrologo di fiducia.
Dopo una serie di accertamenti è emerso che il mio problema di fertilità è dovuto ad una operazione di criptorchidismo bilaterale (operato all'età di 4 anni) e un varicocele di terzo grado (anch'esso operato, ma all'età di 23 anni).
Dall'ecografia è emersa una riduzione della dimensione di entrambi i testicoli e un elevato valore di FSH (di poco sopra al limite massimo).
Il resto degli ormoni, così come gli esami genetici, era assolutamente nella norma.
Dopo una cura ormonale (di cui non ricordo il nome), a settembre u.
s. mi sono sottoposto ad un esame del liquido seminale, i cui valori sono i seguenti:
Volume 2, 2 ml
Spermatozoi 5.000
Spermatozoi totali 11.000
Motilità PR+NP del 52%
Forme tipiche del 2%

Stante soprattutto il numero bassissimo di spermatozoi (prossimo allo zero), lo specialista ci ha consigliato l'unica strada possibile, ovvero, la ICSI.

Così, tra ottobre e novembre abbiamo fatto il nostro primo tentativo, andato male.
Gli ovuli (di discreta qualità e quantità) non si sono fecondati a causa del mio liquido seminale che, nel frattempo (a distanza di 60gg), è terribilmente peggiorato.
Infatti, fermo restando il numero invariato, la motilità è passata dal 52% all'1% e le forme tipiche a 0.
L'unica "spiegazione" che mi sono dato è che, il mese precedente, a causa di una estrazione dentale, ho fatto una cura antibiotica (Augmentin).
L'altra spiegazione che non mi riesco a dare è perchè abbiano proceduto ugualmente ed inutilmente con quel liquido seminale (potevano congelare gli ovociti e ci saremmo trovati al 50% del percorso la volta successiva).

A stretto giro, risentirò il mio andrologo.

Nel frattempo, volevo chiedervi un parere: ammesso che il problema sia stata la cura antibiotica ed ipotizzando di riuscire a recuperare i valori dello spermiogramma di settembre, questi ultimi sono "sufficientemente decenti" per provare una ICSI?
Lo chiedo perchè, leggendo i consulti anche su questa pagina, in alcuni casi si dice che con la ICSI il numero e la qualità non c'entrano perchè il rapporto è di uno a uno (quindi, selezionano lo spermatozoo con forma tipica e che si muove), in altri casi, invece, è proprio il liquido seminale che condanna all'insuccesso la ICSI.

La strategia che intendo perseguire, se l'andrologo è d'accordo, è di provare a recuperare i valori di settembre, crioconservare e riprovare con la IMSI.
Ciò sia per avere una selezione più accurata, sia per evitare raccolte seminali casuali (il giorno del pick-up) che potrebbero, come già successo, riservare amare sorprese.
Secondo voi, tale strategia può funzionare?

Chiedo scusa se mi sono dilungato ma ci tenevo a dare delle informazioni corrette e, per quanto possibile, precise.

In attesa di un vostro riscontro, vi ringrazio e vi saluto cordialmente.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

corretta la sua prospettiva, ora comunque risenta sempre in diretta il suo andrologo di riferimento.

Nel frattempo, se desidera poi avere informazioni più dettagliate sull’utilizzo delle tecniche di riproduzione assistita, le consiglio di consultare anche l'articolo pubblicato e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/215/la-fecondazione-in-vitro-e-la-icsi-come-si-svolgono-e-cosa-avviene-in-laboratorio/

Infine, può pure leggersi questo testo:

Cavallini G., Beretta G. (2015) The Role of the Andrologist in Assisted Reproduction. In: Cavallini G., Beretta G. (eds) Clinical Management of Male Infertility. Springer, Cham.
https://doi.org/10.1007/978-3-319-08503-6_18

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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