Prostatite?

Buongiorno,
da circa un anno ho questo disturbo intermittente che mi sta mandando fuori di testa.
Si tratta di un lieve bruciore all'ano ed al glande, persistente.
Al glande, in realtà, ho come la sensazione che sia costantemente bagnato.
Inizialmente per qualche mese i sintomi erano pressoché continui con pochi giorni di pausa.
Ora il fastidio torna ogni tanto e dura circa 7-10 giorni per poi passare da solo.
Il tutto è iniziato circa 10 giorni dopo un rapporto orale non protetto con una ragazza che solo successivamente mi ha detto di aver avuto un herpes labiale nei giorni precedenti (al momento del rapporto non vi erano più vescicole ma solo un alone roseo che non ho notato sotto il rossetto).
Mi sono quindi sottoposto ad esame urine, urinocoltura e tampone uretrale, tutti negativi.
IgM per Herpes 1 borderline (ne sono portatore a livello labiale).
Per il persistere dei sintomi ho ripetuto gli esami dopo circa un mese, tutto negativo tranne IgM per Herpes 1 debolmente positive, ma circa 7 giorni dopo ho avuto le manifestazioni a livello labiale.

Non ho mai avuto le lesioni cutanee ma ho provato comunque ad assumere aciclovir durante i sintomi su consiglio di un dermatologo senza alcun beneficio.
Nel frattempo ho continuato ad avere rapporti con questa ragazza, anche non protetti e in corso di sintomi, ma lei non ha mai avuto alcun fastidio.

Siccome ho iniziato ad avere dei fastidi durante i rapporti, come aumentata sensibilità al glande ed un certo dolore durante l'orgasmo, mi sono rivolto ad un andrologo che mediate ecografia trans-rettale mi ha diagnosticato una prostatite.
Circa due anni prima avevo fatto uno spermiogramma nell'ambito di accertamenti per un varicocele che aveva mostrato una aumentata viscosità. Il dottore mi ha detto che poteva già essere un sintomo di infiammazione. Mi ha fatto fare la spermiocoltura, risultata negativa e prescritto terapia antibiotica (ciorofloxacina e azitromicina per un totale di 10 giorni) e con calcitriolo per 3 mesi.
I sintomi persistono e a breve dovrò eseguire la visita di controllo.

Il mio problema è che l'ansia di avere l'herpes mi preoccupa ogni volta che la sintomatologia torna a farsi sentire.

È possibile che abbia una prostatite da anni e che ora stia cominciando a dare questi sintomi? Possibile che l'esordia sia solo una combinazione temporale con quel rapporto a rischio o l'Herpes rimane la diagnosi più probabile a questo punto?
Vi ringrazio per la risposta.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

domanda da un milione di dollari; impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.

Comunque, quando sono presenti queste "problematiche andro-urologiche", oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo od andrologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale: 


1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;


2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;


3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;


4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2-3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;


5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;


6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;


7) tenere d'occhio la bilancia;


8) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista andrologo od urologo che la stanno seguendo.


Detto questo, si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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