Ero interessato a questo tipo di terapia e volevo dei consigli riguardo i dosaggi e tipo di
Buongiorno . Volevo sapere se è vero che l assunzione a frequenza costante per alcuni mesi di farmaci come Viagra, levitra, cialis, possa portare modifiche benefiche perenni ,a livello fisico, dei vasi sanguigni del pene. Modifiche che permettono erezioni "migliori" anche smettendo di assumere tali farmaci. Ero interessato a questo tipo di terapia e volevo dei consigli riguardo i dosaggi e tipo di farmaco. Ho letto di chi ha provato tale terapia con viagra o cialis. Per esempio assunzione per 4 mesi di levitra (20 mg) 3 volte a settimana , andrebbe bene ? . Grazie in anticipo arrivederci
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Gentile lettore,
quanto lei riporta si riferisce alla cosiddetta ipotesi di "terapia riabilitativa".
Per ora si parla solo di linee di ricerca, soprattutto su soggetti con una particolare situazione, definita "disfunzione endoteliale". Questa situazione costituisce un primo stadio di problematica vascolare, ed è presente soprattutto tra i soggetti che hanno fattori di rischio vascolari/dismetabolici: obesità, sedentarietà, ipertensione, stato di fumatore, grassi elevati nella circolazione sanguigna, eccetera.
Attualmente si hanno a disposizione solo studi preliminari, e solo in soggetti con disfunzione endoteliale, che è poco probabile in un soggetto della sua età. Inoltre queste terapie hanno come obiettivo riportare la funzione erettile vicino a come era prima della disfunzione endoteliale, e non di "potenziarla" al di sopra dei livelli normali.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
quanto lei riporta si riferisce alla cosiddetta ipotesi di "terapia riabilitativa".
Per ora si parla solo di linee di ricerca, soprattutto su soggetti con una particolare situazione, definita "disfunzione endoteliale". Questa situazione costituisce un primo stadio di problematica vascolare, ed è presente soprattutto tra i soggetti che hanno fattori di rischio vascolari/dismetabolici: obesità, sedentarietà, ipertensione, stato di fumatore, grassi elevati nella circolazione sanguigna, eccetera.
Attualmente si hanno a disposizione solo studi preliminari, e solo in soggetti con disfunzione endoteliale, che è poco probabile in un soggetto della sua età. Inoltre queste terapie hanno come obiettivo riportare la funzione erettile vicino a come era prima della disfunzione endoteliale, e non di "potenziarla" al di sopra dei livelli normali.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Ex utente
Buongiorno . Forse mi sono spiegato male, non si tratta di "potenziare" assolutamente niente . Vorrei solo recuperare il mio stato di salute .Ho problemi di erezione e mantenimento da tempo. L erezione anche quando c'è, non è assolutamante come prima . Ho fatto visite e un doppler penieno che pur non avendo rivelato alcun problema mi ha lasciato perplesso dato che il pene ha avuto solo un lieve inturgidimento , impensabile in quella situazione avere un rapporto sessuale . Non so più cosa fare. mi hanno già proposto terapie con i farmaci citati con dosaggi e frequenze diverse, vorrei solo avere una vostra opinione a riguardo . Ossia: che farmaco e con quale frequenza e dosi. Ripeto : assunzione per 4 mesi di levitra (20 mg) 3 volte a settimana , andrebbe bene ? Grazie ancora , cordiali saluti
[#4]
Caro signore concordo pienamente con quanto brillantemente esposto dal collega Pescatori e la invito a rivolgersi presos un ambulatorio di urologia o di andrologia per l'inquadramento corretto del suo caso affidando ad uno specialista e non a teorie o a letture l'utilizzo di farmaci vasoattivi come il sildenafil o il tadalafil.
Occorre tralaltro fare uno studio preliminare con un minimo di diagnostica che il collega saprà prescriverle, così come occorre escludere fattori psicogeni che possono influenzare anche notevolmente lo stato delle cose.
Cordiali saluti,
Dott. Daniele Masala.
Occorre tralaltro fare uno studio preliminare con un minimo di diagnostica che il collega saprà prescriverle, così come occorre escludere fattori psicogeni che possono influenzare anche notevolmente lo stato delle cose.
Cordiali saluti,
Dott. Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#5]
Gentile utente,
i consigli dei Colleghi sono pienamente condivisibili anche dal mio punto di vista. La valutazione di una componente 'psicologica' (e si tratta comunque di un fatto organico, poichè i sintomi fobico-ansiosi non sono altro che l'espressione di una disregolazione neurovegetativa, migliorabile con cure farmacologiche e/o psicoterapiche) è senz'altro fondamentale.
Mi permetta anche un suggerimento: utilizziamo pure Internet, ed i media in generale, come strumento di conoscenza e di suggerimento, ma lasciamo sempre allo specialista (medico, architetto, avvocato, ingegnere etc. etc.) la diagnosi e la scelta della più adeguata terapia.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
i consigli dei Colleghi sono pienamente condivisibili anche dal mio punto di vista. La valutazione di una componente 'psicologica' (e si tratta comunque di un fatto organico, poichè i sintomi fobico-ansiosi non sono altro che l'espressione di una disregolazione neurovegetativa, migliorabile con cure farmacologiche e/o psicoterapiche) è senz'altro fondamentale.
Mi permetta anche un suggerimento: utilizziamo pure Internet, ed i media in generale, come strumento di conoscenza e di suggerimento, ma lasciamo sempre allo specialista (medico, architetto, avvocato, ingegnere etc. etc.) la diagnosi e la scelta della più adeguata terapia.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#6]
Gentile Utente,
la risposta alla Sua domanda, il cui senso è chiarissimo, potrebbe essere positiva, ma nell'ottica di una supervalutazione psicosessuologica come suggerito dal Collega PRESTA, il cui parere condivido in pieno.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
la risposta alla Sua domanda, il cui senso è chiarissimo, potrebbe essere positiva, ma nell'ottica di una supervalutazione psicosessuologica come suggerito dal Collega PRESTA, il cui parere condivido in pieno.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.7k visite dal 20/02/2007.
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