La rende impossibile accusando notevole dolore

Buongiorno a tutto lo staff e rinnovo i complimenti a tutti voi per il servizio !
vi espongo subito il problema..
siamo due ragazzi che non riescono ad avere un rapporto sessuale completo(nessuno dei due ha mai avuto rapporti )..per impossibilità alla penetrazione..
io presentavo incurvamento congenito ...sono stato operato ed è andato tutto bene ...pensavo di aver risolto tutto ..ma forse (dico forse perche non ero cosi sicuro che la mia curvatura potesse essere la sola causa!!!)... non penso di aver problemi di erezione (erezioni mattutine regolari e nessuna difficolta a mantenere l'erezione)anche se vorrei sapere se esiste qualke metodo per poter capire se si raggiunge la " durezza "dell' asta sufficiente per avere un rapporto...secondo il mio modesto parere il problema è della mia ragazza in quanto nel momento della penetrazione si irrigidisce e la rende impossibile accusando notevole dolore...in condizione dinormalità i contorni dell'orifizio vaginale si presentano adesi ..e lei sente moltissimo dolore nel momento in cui i due margini si distaccano lievemente ..infatti al massimo l'orifizio vaginale presenta un ostio simile se non piu piccolo di quello urinario!...
non so se è la sezione giusta ma forse avrei sbagliato anche a postarla su ginecologia o psichiatria non sapendo il vero motivo della difficolta ! si potrebbe parlare di vaginismo?o di imene sclerotico?..o forse sono io?
il disagio ormai è grande considerando anche l'età1
grazie di nuovo..
[#1]
Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Caro utente,

dalle sue parole sembra che l'impossibilità di penetrazione sia dovuta a difficoltà di dilatazione dell'orifizio vaginale della sua partner.

Vi consiglierei - o meglio consiglierei alla sua fidanzata - innanzitutto di rivolgersi a un ginecologo di fiducia. Potrà così accertare se si tratti di questioni organiche o se vi sia un'origine psicosomatica nel suo dolore al momento della penetrazione.

Solo nel caso siano state escluse eventuali cause fisiche, allora potrà rivolgersi a uno specialista in sessuologia e affrontare il problema da un altro punto di vista.

Proprio perchè avete desiderio di avere rapporti sessuali e lei parla di "disagio", cercate prontamente uno specialista, e non indugiate troppo a documentarvi su internet o chissà dove (non so che tipo diformazione lei abbia, ma dalla terminologia che ha utilizzato in alcuni passaggi mi sembra che si sia documentato), perchè le autodiagnosi non servono a nulla, e anzi spesso possono solo essere controproducenti!

Cordialmente,

Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

[#2]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro ragazzo, sulla base della sua accuratissima descrizione, posso soltanto confortarla suggerendole di accompagnare la sua partner ad una visita specialistica ginecologica per fare opportuna luce sul problema, che certamente ha degli importanti risvolti psicologici.
Se la visita ginecologica fosse negativa, invito anche lei a farsi vedere da uno specialista, stavolta urologo, in modo da accertarsi di eventuali problematiche funzionali.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#3]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,

sostanzialmente sono in linea con i Colleghi precedenti. Da quanto descrive sembra prioritaria una valutazione della sua ragazza, e potrebbe trattarsi di un semplice problema di imene resistente. Ma procastinare una valutazione rischierebbe solo di determinare una problematica psicologica secondaria.

Cordialmente,

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#4]
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
non volevo fare autodiagnosi!e mi scuso con tutti se sono sembrato arrogante ...studio medicina e visto il problema che ho avuto ho approfondito lo studio di quel distretto...(per quel che ho potuto in quanto i testi di anatomia eneralo approfondiscono davvero poco l'argomento!)
si la mia ragazza al più presto farà una visita specialistica..riguardo me sinceramente non saprei cosa dire all'urologo in quanto non riscontro problemi e come ho detto kmolto probabilmente non sono io la causa..(sembra quasi che voglio colpevolizzare lei ma le sono totalmente vicino )..
sinceramente ho paura che si tratti di vaginismo e ho paura che lei si rifiuti di presentarsi davanti a uno psicologo..
ma ancora non ho capito se i margini dell'orifizio vaginale in condizioni normali sono adesi oppure delimitano un ostio!e se quest ostio si presenta piu ampio di quello urinario!
[#5]
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
la risoluzione dell'imene resistene è solo di tipo chirurgico ?
[#6]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
confermando quanto espresso dai colleghi mi permetto di aggiungere un'osservazione. Cercate di risolvere il problema un passo alla volta (ed il primo mi sembra sia necessariamente la visita ginecologica) senza preoccuparvi da subito per le difficoltà che incontrerete eventualmente nelle future visite specialistiche, peraltro non ancora indicate visto che dovete effettuare ancora la prima visita.

Inoltre, eventualmente, la sua ragazza potrebbe rivolgersi ad una psicologa, normalmente preparata ad affrontare problemi sessuali anche con persone molto giovani, in modo da gestire meglio l'ansia e le paure.

Per cui io davvero mi tranquillizzerei, farei la visita ginecologica, e per ora spegnerei il computer...

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,
in merito alla qualità delle sue erezioni , prima dell'intervento di raddrizzamento del pene furono fatte delle valutazioni strumentali, tipo ecocolordoppler dinamico delle arterie peniene, e/o fotografiche in cui si valutava il pene in erezione da diversi punti di vista ed angolazioni? Che le disse il collega andrologo od urologo che l'ha operata?
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#8]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
Lei diventerà un buon Medico.
Concordo in pieno con le Sue valutazioni sul caso specifico. La prima tappa non può che essere la visita Ginecologica dell Sua compagna, con relativo controllo sulla quota eventualmente "organica" del problema. Subito dopo, risolto con terapie o meno questo aspetto, non resta che cercare un valido supporto psicosessuologico che, a mio parere, è fondamentale.
Auguri affettuosi per tutto e complimenti per la Sua maturità scientifica e non.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#9]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
Lei diventerà un buon Medico.
Concordo in pieno con le Sue valutazioni sul caso specifico. La prima tappa non può che essere la visita Ginecologica dell Sua compagna, con relativo controllo sulla quota eventualmente "organica" del problema. Subito dopo, risolto con terapie o meno questo aspetto, non resta che cercare un valido supporto psicosessuologico che, a mio parere, è fondamentale.
Auguri affettuosi per tutto e complimenti per la Sua maturità scientifica e non.
Prof. Giovanni MARTINO
[#10]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
Lei diventerà un buon Medico.
Concordo in pieno con le Sue valutazioni sul caso specifico. La prima tappa non può che essere la visita Ginecologica dell Sua compagna, con relativo controllo sulla quota eventualmente "organica" del problema. Subito dopo, risolto con terapie o meno questo aspetto, non resta che cercare un valido supporto psicosessuologico che, a mio parere, è fondamentale.
Auguri affettuosi per tutto e complimenti per la Sua maturità scientifica e non.
Prof. Giovanni MARTINO
[#11]
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
grazie a tutti i medici ..
riguardo al mio intervento si io mostrai delle foto da diverse angolazioni all'andrologo..l'unica annotazione è stata una frase detta li per li ...quando illustrai il mio caso all'androlo praticamnete corresse il mio "impossibilità di penetrazione " con "molta difficoltà nella penetrazione"..la curvatura era al limite era ventrale poco superiore ai trenta gradi..ultimamente sto pensando che quell'intervento non fosse necessario..diciamo che è servito a prevenire un possibile futuro disagio psicologico...
un saluto particolare al Prof Giovanni Martino..
grazie mille a tutti
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore , nonchè futuro collega ,
a questo punto ,sicuro del suo stato "andrologico", è bene affrontare il problema in un ottica di "coppia" e quindi consultare anche un ginecologo o una ginecologa.
Un cordiale saulto.

Giovanni Beretta.
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