Schiacciamento penieno e conseguenze
Buongiorno,
ormai da qualche mese soffro di un disturbo di somatizzazione a livello genitale, durante il sonno in particolare tendo a schiacciare con le gambe i genitali e anche durante il giorno quasi in modo compulisivo con le mani mi infastidisco la zona peniena con leggeri tiramenti e manipolazioni.
Non ho mai avuto dolore o sviluppato ematomi nella zona, tavolta avverto un fastidioso formicolio alla base dell'asta.
Sono in cura con rivotril gocce e levopraid.
Ora essendo il problema prggiorato nonostamte la terapia a causa di alcuni giorni di forte stress noto una sensibilità peniena diminuita e scarsa se non nulla libido.
Vorrei sapere quanto questi schiacciamenti notturni e manipolazioni diurne sono possibili di causare danni a livello organico, se sia cioè fondamentale intraprendere una terapia più incisiva di quella in essere.
Cordiali saluti.
ormai da qualche mese soffro di un disturbo di somatizzazione a livello genitale, durante il sonno in particolare tendo a schiacciare con le gambe i genitali e anche durante il giorno quasi in modo compulisivo con le mani mi infastidisco la zona peniena con leggeri tiramenti e manipolazioni.
Non ho mai avuto dolore o sviluppato ematomi nella zona, tavolta avverto un fastidioso formicolio alla base dell'asta.
Sono in cura con rivotril gocce e levopraid.
Ora essendo il problema prggiorato nonostamte la terapia a causa di alcuni giorni di forte stress noto una sensibilità peniena diminuita e scarsa se non nulla libido.
Vorrei sapere quanto questi schiacciamenti notturni e manipolazioni diurne sono possibili di causare danni a livello organico, se sia cioè fondamentale intraprendere una terapia più incisiva di quella in essere.
Cordiali saluti.
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Gentile lettore,
quello che ci racconta non sembra nulla di particolarmente drammatico ma si ricordi che, in queste situazioni molto particolari, difficile per noi capire se vi è o meno un problema senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile formulare una risposta mirata e corretta. Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
quello che ci racconta non sembra nulla di particolarmente drammatico ma si ricordi che, in queste situazioni molto particolari, difficile per noi capire se vi è o meno un problema senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile formulare una risposta mirata e corretta. Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 208 visite dal 26/08/2024.
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