Strano comportamento del prepuzio e accumulo di smegma

Sono un ragazzo di 15 anni, fino a qualche giorno fa il prepuzio ricopriva circa la metà del glande e mi era difficile scoprirlo completamente in quanto causava dolore.
Ho autonomamente abbassato il prepuzio volta per volta fino a riuscire a scoprirlo completamente e sembrava tutto apposto.
Tuttavia il giorno dopo abbassando nuovamente la pelle del prepuzio quest'ultimo si "incollava" vicino al glande e facendolo scorrere si andava a girare verso l'esterno.
Non so se ho reso l'idea, in pratica la pelle non scende uniformemente per poi rimanere sotto il glande, bensì ad un certo punto va a girarsi all'esterno lasciando spazio poi alla base del glande.
Questo accade solo a volte però, e non capisco da cosa è dovuto, forse ad una mancata pulizia adeguata?
Pulirlo correttamente ora mi risulta difficile in quanto, a differenza di quando la pelle era sopra il glande, in posizione eretta l'estremità del prepuzio rimane appunto sotto il glande, e riesco a riportare sopra solo la pelle sottostante, in questo modo non posso appunto pulire la parte interna.
Una volta tornato flaccido posso nuovamente abbassare la pelle completamente ed in questo modo mi accorgo che la parte interna del prepuzio è piena di smegma.
Mi chiedo dunque, come faccio a ritrarre e riporre correttamente il prepuzio facendolo scivolare correttamente e non causando accumuli di smegma?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 651
Gentile giovane lettore,

quello che ci racconta non sembra nulla di drammatico ma si ricordi che, in queste situazioni cliniche molto particolari, difficile per noi capire se vi è o meno un problema senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile formulare poi una risposta mirata e corretta.

Bisogna, a questo punto, bene, dopo aver parlato con il suo genitore consultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
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