Episodio di retrazione
Salve,
volevo chiedervi cosa potrebbe causare un’improvvisa retrazione del pene, dallo stato di flaccidità fino ad un forte accorciamento temporaneo e sensazione di indurimento e trazione verso l’interno.
Non so se c’entra adrenalina spavento ma ho sperimentato una cosa del genere tempo fa mentre stavo entrando in doccia ed ero assolutamente tranquillo fino al momento della verifica di questo episodio, che nel momento mi causò non poca confusione e spavento.
Non parlo del normale e fisiologico accorciamento che si ha per esempio quando si fa sport, ma proprio di una sensazione di "ritiro".
Fatto sta che non ne parlai subito e cominciai a fissarmi un po’per il timore che potesse accadere di nuovo, anche sul più bello, ed effettivamente cominciai ad alimentare un circolo vizioso con una buona componente di ansia ed eccessiva attenzione al tema.
Ho letto in giro di Hard Flaccid e Koro non voglio appiopparmi etichette ma mi sono riconosciuto in molti dei sintomi descritti.
Andai anche da un andrologo, forse non seppi spiegarmi bene, ma mi disse dopo una visita che avevo tessuti molto elastici e che per questo in stato di flaccidità appariva magari più corto e indurito.
Feci anche dei test ormonali di routine che risultarono nella norma.
Ma io sapevo che non mi ero sempre sentito così, percepivo anche cambiamenti morfologici, le mie erezioni ne risentivano e in generale la serenità della mia vita sessuale.
(Elementi di dismorfismo forse ma anche sensazioni reali).
È passato un po’di tempo, e dopo averlo trattato autonomamente come un fenomeno principalmente ansioso, attraverso rilassamento e consapevolezza delle sensazioni, oggi tutto funziona da bene a benissimo e da tempo le cose sembrano rientrate in uno stato di normalità.
Non dovrei stare a interrogarmi troppo ma mi è rimasto sempre un po’il dubbio su cosa possa aver provocato quell’episodio scatenante iniziale, in assenza di traumi, o comunque se traumi ci sono stati (ma io non me ne accorsi), non concomitanti a quell’episodio di retrazione che col senno di poi tanto disagio mi causò e che vissi come un piccolo grande trauma.
Mi farebbe piacere un vostro parere per fare ulteriormente pace con questa vicenda.
Cioè è possibile che così a casaccio il sistema nervoso decida per esempio di mandare una scarica di adrenalina nella zona genitale ed aumentare il tono adrenergico?
Oppure un improvvisa contrazione del pavimento pelvico?
(Che poi in seguito, nelle fasi più acute del problema, mi accorsi attraverso il rilassamento che era spesso molto contratto).
O un qualche piccolo danno ai nervi temporaneo dovuto a un manipolazione eccessiva che causa una reazione del genere?
Una sorta di attacco di panico?
Capisco che non ha molto senso fare una diagnosi a distanza di spazio e tempo, soprattutto quando le cose oggi sembrano andare bene, ma sentire un po'qualche parere o ipotesi scientifica mi aiuterebbe visto che non ne ho mai parlato veramente bene a suo tempo.
Grazie per il vostro tempo,
volevo chiedervi cosa potrebbe causare un’improvvisa retrazione del pene, dallo stato di flaccidità fino ad un forte accorciamento temporaneo e sensazione di indurimento e trazione verso l’interno.
Non so se c’entra adrenalina spavento ma ho sperimentato una cosa del genere tempo fa mentre stavo entrando in doccia ed ero assolutamente tranquillo fino al momento della verifica di questo episodio, che nel momento mi causò non poca confusione e spavento.
Non parlo del normale e fisiologico accorciamento che si ha per esempio quando si fa sport, ma proprio di una sensazione di "ritiro".
Fatto sta che non ne parlai subito e cominciai a fissarmi un po’per il timore che potesse accadere di nuovo, anche sul più bello, ed effettivamente cominciai ad alimentare un circolo vizioso con una buona componente di ansia ed eccessiva attenzione al tema.
Ho letto in giro di Hard Flaccid e Koro non voglio appiopparmi etichette ma mi sono riconosciuto in molti dei sintomi descritti.
Andai anche da un andrologo, forse non seppi spiegarmi bene, ma mi disse dopo una visita che avevo tessuti molto elastici e che per questo in stato di flaccidità appariva magari più corto e indurito.
Feci anche dei test ormonali di routine che risultarono nella norma.
Ma io sapevo che non mi ero sempre sentito così, percepivo anche cambiamenti morfologici, le mie erezioni ne risentivano e in generale la serenità della mia vita sessuale.
(Elementi di dismorfismo forse ma anche sensazioni reali).
È passato un po’di tempo, e dopo averlo trattato autonomamente come un fenomeno principalmente ansioso, attraverso rilassamento e consapevolezza delle sensazioni, oggi tutto funziona da bene a benissimo e da tempo le cose sembrano rientrate in uno stato di normalità.
Non dovrei stare a interrogarmi troppo ma mi è rimasto sempre un po’il dubbio su cosa possa aver provocato quell’episodio scatenante iniziale, in assenza di traumi, o comunque se traumi ci sono stati (ma io non me ne accorsi), non concomitanti a quell’episodio di retrazione che col senno di poi tanto disagio mi causò e che vissi come un piccolo grande trauma.
Mi farebbe piacere un vostro parere per fare ulteriormente pace con questa vicenda.
Cioè è possibile che così a casaccio il sistema nervoso decida per esempio di mandare una scarica di adrenalina nella zona genitale ed aumentare il tono adrenergico?
Oppure un improvvisa contrazione del pavimento pelvico?
(Che poi in seguito, nelle fasi più acute del problema, mi accorsi attraverso il rilassamento che era spesso molto contratto).
O un qualche piccolo danno ai nervi temporaneo dovuto a un manipolazione eccessiva che causa una reazione del genere?
Una sorta di attacco di panico?
Capisco che non ha molto senso fare una diagnosi a distanza di spazio e tempo, soprattutto quando le cose oggi sembrano andare bene, ma sentire un po'qualche parere o ipotesi scientifica mi aiuterebbe visto che non ne ho mai parlato veramente bene a suo tempo.
Grazie per il vostro tempo,
[#1]
Gentile lettore,
difficile anzi impossibile fare ipotesi scientifiche e darle una risposta clinica corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo, si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
difficile anzi impossibile fare ipotesi scientifiche e darle una risposta clinica corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo, si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 316 visite dal 13/08/2024.
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