Pene curvo post corporoplastica

Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 23 anni che 6 mesi fa ha subito un intervento di corporoplastica + circoncisione per una curvatura non congenita.
Premetto che l'intervento, effettuato in feb '24, è andato bene, ma a distanza di mesi sto notando alcuni problemi:
1) rispetto a prima ho meno sensibilità al glande, dato che prima era sensibilissimo, ma è pur sempre sensibile, e per ridurrà ulteriormente sto utilizzando una crema a base di Lidocaina e Prilocaina;
2) il pene non è ricurvo come prima dell' ntervento ma noto che in erezione massima presenta una curvatura ventrale verso l'alto con glande appena ruotato rispetto all'asse dell'asta, la curvatura è importante ed ho paura che possa compromettere i rapporti sessuali, che al momento non ho
3) presento ed ho sempre presentato eiaculazione precoce, e il medico di base mi ha consigliato delle compresse (non ricordo però il principio attivo).

Secondo voi esperti in materia, potrei avere rapporti sessuali con un pene curvo verso l'alto?
Dovrei utilizzare posizioni particolari per effettuare i rapporti?
Dato che alle volte provo ad abbassarlo per emulare la penetrazione vaginale ma sento che il pene ovviamente essendo in erezione è rigido e, se dovessi effettuare la penetrazione stessa (pure se non sono sicuro che riesca ad effettuarla), ho paura che avendo rapporti possa incorrere in una frattura del pene.
Grazie a tutti e a chi risponderà
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

quello che ci racconta non sembra nulla di drammatico ma si ricordi che, in queste situazioni cliniche post-chirurgiche molto particolari, difficile per noi capire se vi è o meno un problema senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile formulare una risposta mirata e corretta.

 Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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